[Scafati-Pompei] "Io prego così", un libro che vale una vita per Vittorio

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[Scafati-Pompei] "Io prego così", un libro che vale una vita per Vittorio

Messaggioda Marcello Di Sarno » mar 22 dic 2009 02:15

"Una casa per Vittorio". E’ la missione ispiratrice della gara di solidarietà che vede in campo comunità parrocchiali, associazioni e cittadini, uniti nel promuovere l’acquisto del volume “Io prego così” di Umberto Torino.
Una sorta di breviario dei giorni nostri, dove la preghiera muove da una sofferenza personale, quella dell’autore/padre di un ragazzo disabile, per incontrare vicissitudini e drammi della nostra quotidianità. Dalle morti bianche alle guerre "giuste" fino all'immane piaga della discriminazione, vuoi che sia per razza, per sesso o per condizione sociale.

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Sono alcune delle problematiche che l'Autore mette in versi nel libro, acquistabile nelle seguenti chiese di Scafati:
:arrow: San Vincenzo Ferreri, località San Vincenzo - tel 081-859.12.74
:arrow: Santa Maria delle Grazie, piazza Trento - tel 081-850.61.57

Disponibile anche a Pompei presso le seguenti strutture:
:arrow: Apostolato Evangelico di via Piave (sul lato sinistro del Santuario della Beata Vergine).
:arrow: parrocchia Sacro Cuore, via Mariconda 31 - 081-850.50.17

Perchè acquistare il libro?
Il ricavato del libro è destinato alla realizzazione di quello che più che un sogno, si potrebbe definire un progetto di vita, di nuova vita. La vita in questione è quella del figlio ventenne dell’autore, Vittorio, affetto fin dalla nascita da una grave forma di disabilità che rende assai precaria la sua crescita.
Per guadagnare quel diritto alla vita da troppo tempo “disertato”, come ricorda il padre, Vittorio ha bisogno di una nuova casa, spaziosa e solare, così come sconfinato ed ebbro di sole è il suo cuore di eterno fanciullo.
Quella in cui è costretto a vivere oggi rappresenta una grigia prigione per la sua fragile crescita: grigia come lo smog che si trova costretto a respirare, quando cede al suo forte desiderio di comunicare e stare tra la gente. Un desiderio che paga a caro prezzo, per via della malformazione mandibolare da cui è affetto. Una vita di sacrifici cui suo padre non ha mai voluto dire “basta”, nonostante il destino lo abbia più volte portato a scontrarsi con la solitudine degli affetti più cari e con la meschinità e la discriminazione degli altri.
Prendere in fitto una nuova casa rappresenta ormai un miraggio per Umberto; più volte si è visto sbattere la porta in faccia dal proprietario di turno, allorchè quest'ultimo veniva a conoscenza della disabilità del figlio.

A tutto questo, Umberto, piuttosto che col rancore e con l'isolamento, ha risposto con un messaggio che alla sofferenza unisce un profondo senso di speranza, che trae nutrimento dalla fede e da una ritrovata sintonia con Dio. Le sue preghiere sono schegge di vita in cui ogni esistenza può veder rispecchiate la propria quotidianità interiore, fatta di aspettative ed ansie, insieme all'inseparabile bisogno di spiritualità che unisce credenti e non.
Parole che, come suggerisce lo stesso autore, unite diventano un binario di struggente umanità, sul quale viaggia un treno speciale: un treno che ospita Vittorio e che le mani della gente potrebbero accompagnare in breve tempo all’agognata destinazione, quella casa che per Vittorio è sinonimo di rinascita, di serenità, di normalità.
Un libro acquistato, è un mattone aggiunto alla casa che Vittorio sogna ogni istante della sua giornata.
Per info: 338-70.45.519 o 349-45.73.376
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