Romlat ha scritto:1) le nuove cam, sempre più automatizzate, e le cui caratteristiche vengono sempre più enfatizzate, in realtà spesso non hanno la stessa valenza delle vecchie cam, visti soprattutto gli innumerevoli soggetti sfocati messi FC; in poche parole: forse era meglio la vecchia messa a fuoco manuale invece del tanto comodo autofocus ?;
Probabilmente sì, il fuoco manuale era visivo, l' autofocus ogni tanto non ci azzecca. Anche se ci sono degli accorgimenti per utilizzarlo al meglio in tutti i manuali di istruzione, sia per le cam più complesse con autofocus a più punti (utilizzabili in blocco o a punto singolo) che per le cam più semplici a fuoco centrale (in questo caso si tratta di comporre la scena, spostarsi sul soggetto che si vuol avere a fuoco, premere il pulsante a metà corsa per mettere a fuoco, ricomporre la scena e scattare). Bisognerebbe sempre leggerle e sperimentare tanto, a mio avviso.
Romlat ha scritto:2) gli autori, allettati dalla possibilita di postare ben 18 opere hanno messo in rete numerose opere, pur consapevoli della loro scarsa qualità (anche se ciò non si era verificato nel contest dei giardini).
Concordo, 18 foto sono tante, troppe, già 15 erano parecchie ... Per la qualità bisogna anche ragionare sul fatto che molte foto erano di interni, che non sempre garantiscono risultati accettabili a causa della scarsa luminosità ... da qui tempi lunghi, diaframmi il più possibile aperti, ISO alle stelle ... problemi che si evitano con le statue in esterno,e che spesso possono rendere l' esito di uno scatto poco felice. Anche in giardini abbiamo avuto casi di scarsa qualità, e secondo me ne abbiamo avuti parecchi di qualità discutibile ... il giardino è natura, che senso ha pubblicare foto con cieli inesistenti o bigi ? Sottoesposte per catturare i colori del cielo o sovraesposte per mantenere il verde? Certo, queste non possono e non devono essere messe FC, ma ha senso pubblicarle?
Romlat ha scritto:3) le statue classiche erano di per sè un soggetto non facile e inadeguato rispetto alle conoscenze tecniche di una parte degli autori;
Non credo.
Penso a centinaia di foto di statue in esterni che ho visionato, più o meno conosciute, riprese in maniera più che decorosa. E altrettante in interni, con condizioni difficili, decisamente da non pubblicare ... Io credo che la fotografia sia una conoscenza che si acquista per gradi, non basta una cam performante, settata in automatico (1/2000, f/10 ISO 1600, ci sono foto fatte così...), ci vuole un briciolo di applicazione, si prova, si riprova, si cestina, magari si va una volta, si fa qualche scatto di prova, lo si studia e si ritorna sul luogo in un altro momento, con un' altra luce ... certo, non puoi farlo a 500 Km da casa, ma se pubblichi materiale "locale" secondo me ne vale la pena.
Romlat ha scritto:4) i controlli sono diventati molto più severi.
Parlo da "controllore".
La "severità" dei controlli dipende anche dall' impostazione del regolamento.
Se nel regolamento c'è scritto che le foto devono essere nitide e a fuoco è chiaro che il margine di tolleranza si riduce rispetto ad un regolamento che non prescrive nulla.
Nel regolamento degli obelischi si richiede che il soggetto sia diritto, e gli exif obbligatori, si controlla, si ammettono le foto in regola, si escludono le altre. Applichiamo i regolamenti.
I cogestori DEVONO valutare applicando il regolamento, che viene lasciato in discussione a volte anche per mesi, affinchè tutti gli autori possano dire la loro.
Fatelo. In tanti.
Ed è da una vita che continuo a ripetere che il fuori concorso non va inteso come una stroncatura, ma come uno sprone a fare di più e meglio.