8 Dicembre 2008 alle 14:56

Santuario della Madonna dei Bagni

di sergioizzo (Scafati, Campania. Edifici Religiosi. Categoria C)

Scafati - Santuario della Madonna dei Bagni


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Risalente al sec. XVI è il culto alla Madonna di Bagni. La devozione alla Beata Vergine in località Bagni di Scafati si concentrò presso un modesto tabernacolo poi sostituito, per volontà di Angelo Calende nel 1612, da una piccola chiesa. Con il passare del tempo la devozione crebbe al punto da non riuscire più a contenere i numerosi pellegrinaggi. Per far fronte a tale esigenza si decise di avviare la costruzione di un sito che ben rispondesse alla crescente richiesta devozionale. Fu allora che si stabilì la costruzione di un vero e proprio santuario dedicato alla Madonna di Bagni. La nuova chiesa presenta una bella facciata tardo barocca mentre all’interno, in pianta si può scorgere lo schema planimetrico a tre navate con cappelle laterali. Ricca è la decorazione marmorea in esso conservata che attesta una ininterrotta attività artistica durata sino al secolo scorso. Posizionato sull’altare maggiore è il dipinto raffigurante la Vergine, che poggiata su una nube, regge in Bambino Gesù. La Madonna è affiancata da due SS. Giovanni Evangelista e dal Battista mentre in basso si scorge la rappresentazione del fosso miracoloso della città di Angri. La raffigurazione della cittadina angrese è dovuta alla precedente appartenenza territoriale del sito e dello stesso territorio al comune di Angri. Non solo, il predetto luogo di preghiera fu dipendente dalla Collegiata di San Giovanni Battista. Fonte: http://www.parcodelfiumesarno.it
Una festa considerata emblematica per tutto l’agro Nocerino Sarnese è la festa della “Madonna dei Bagni” , si svolge a Bagni, località agricola situata in periferia di Scafati al confine con Angri. Una festa tipicamante primaverile che si consuma nei suoi rituali nelle masserie dove si canta e si danza a ritmo di “tammorra” e “castagnette” (tamburo e nacchere). Scritti antichi ci riportano ai festeggiamenti per i quali la plebe rurale traeva ispirazione dalle “Feste Ilarie”, che celebravano la morte e resurrezione di Attis. Antropologicamente nell’antichità pagana il dio della natura rinasce in questo periodo. Festeggiamenti quindi per l’alterna vicenda della natura che fiorisce a nuova vita. Morte e vita, nel mondo rurale si identificano: dalla morte del seme ne consegue la nascita della pianta. Altro elemento di vita è l’acqua. Su queste premesse si innesta il rito religioso che nei giorni della festa dell’Ascensione, sulla Statale 18, nei pressi del seicentesco Santuario, si celebra in onore della “Madonna dei Bagni”.La festa, secondo autorevoli studiosi, rientra nel culto delle “Sette Madonne” in Campania. A Bagni, oltre al Santuario di S. Maria Incoronata dei Bagni, risalta la fonte (’o fuosso) che contiene l’acqua ritenuta miracolosa; dove una vecchietta intinge una penna di gallina nell’olio santo, unge e benedice la gente. Altre peculiarità del “fosso” sono: la camomilla, i papaveri e “‘o Vacille cu’ ‘e rrose”, bacinella con petali di rose maggiaiole che vengono, secondo la leggenda, benedetti da un “Angelo” che passa nei campi la notte precedente l’Ascensione, donando ai fiori tipici della festa proprietà taumaturgiche e purificatorie. Icona mobile della festa “Il Carrettone” Anticamente i signorotti del napoletano raggiungevano Bagni con il “Bleak”, vettura di lusso trainata da cavalli dove prende-vano posto le “maeste ncannaccate”, signore con vistosi gioielli al collo. I contadini invece si servivano dei comuni carretti che per l ‘occasione “annoccavano” (addobbavano) con fronde e fiori di carta velina, per copertura, come riparo dal sole, venivano sistemate delle lenzuola. Da tali carretti deriva il nome “‘O Carrettone ‘e Vagne”. Tale mezzo di viaggio, la cui ultima apparizione risaliva al lontano 1954, è stato riproposto, nel pieno rispetto dell’antica tradizione, dal 1982 al 1987, fino a quando la festa non ha subito un processo di trasformazione con l’ immissione di elementi spurii che non hanno nessuna congruenza culturale - antropologica con la memoria autentica. Il “Carrettone” era preceduto, nel suo “viaggio”, da un folto gruppo di ragazzi che indossavano “antrite”, collane di noccioline e castagne e che “guidavano” il tipico “chirchio”, cerchio di bicicletta o di botte, anch’esso “annoccato” con fiori di carta, penna di gallina e immaginetta della Madonna. La Festa della Madonna dei Bagni conserva oggi il suo fascino in ragione delle esibizioni spontanee della gente che rimane protagonista autentica quando accompagnandosi con le inseparabili “castagnette” si disinibisce e si esprime a lungo in una frenetica “tammurriata” collettiva.
Fonte: http://it.wikipedia.org

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3 commenti a “Santuario della Madonna dei Bagni”

  1. carlobln scrive:

    Ti voto anche questa foto ricca di dettagli.
    Ciao

    Carlo

    Hai già visto le mie??

  2. derrik scrive:

    luce e colori ottimali; bel soggetto e che descrizione…… +1
    se può farti piacere aspetto una tua visita alle mie preferite
    ciao :-)

  3. Caky87 scrive:

    Votata per la semplicità dello scatto e per la dettagliatissima descrizione…BRAVO

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