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L’originale campanile (della chiesa di S. Nicola) ottagonale, il più bello della città dopo la Torre pendente, risale forse alla seconda metà del XIII secolo ed è leggermente inclinato e interrato rispetto al piano del calpestio attuale.
La pianta, come si è detto, è ottagonale con arcate cieche su ciascun lato che culminano con ovali e losanghe al disotto degli archi. La cella campanaria invece è un prisma a base esagonale, con una monofora su ciascun lato sulla quale si affacciano le campane, ed è circondata da una galleria ad archetti sostenuta da colonnine, mentre la copertura è piramidale.
L’insieme è ravvivato anche da uan raffinata policromia per l’uso di diversi tipi di pietre: verrucano grigio chiaro nel corpo inferiore, pietra panchina livornese grigio scuro nella cella campanaria, colonnine in marmo apuano bianco e in granito proveniente dall’Isola d’Elba e inserti in calcare grigio di San Giuliano Terme.
All’interno corre una scala a chiocciola, ma, a differenza della Torre di Pisa, non è circondata da due muri (che nella famosa Torre di Piazza dei Miracoli si pensa che abbiano appesantito troppo la struttura facilitandone la pendenza), ma è libera verso l’interno, impostata su una galleria elicoidale di eleganti archetti rampanti su colonnine.
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