Risultato voto a scrutinio: 10.42
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 2/6 (33%); 2° = 9/13 (69%); 3° = 15/26 (58%); 4° = no;
Romedio, in latino Remedius o Remegius (Thaur, 330 - Val di Non, 405 o, forse, 400), fu un eremita del IV secolo venerato come santo dalla Chiesa cattolica.
Nacque in una famiglia cristiana nell’area di una stazione militare ai confini dell’Italia, ad una decina di chilometri dall’odierna Innsbruck.
In età adulta compì un pellegrinaggio a Roma con due compagni, Abramo e Davide. Lungo il viaggio conobbe Vigilio, vescovo di Trento e i futuri martiri Anauniesi Sisinio, Martirio e Alessandro. A Roma visitò i trofei degli apostoli Pietro e Paolo, le catacombe ove erano sepolti i martiri e conobbe il Papa. Di nuovo a Trento, decise di lasciare le sue proprietà al vescovo, dato che in quei secoli l’assistenza ai poveri era curata dal clero con servizi permanenti (diaconie). Una parte dei beni sembra l’abbia lasciata pure alla chiesa di Augusta in Baviera.
Forse consigliato da Vigilio, stabilì la sua dimora presso il luogo dei martiri Anauniesi, in Val di Non, sulla roccia che poi prese il suo nome. Qui trascorse gli ultimi anni di vita, nella venerazione di Gesù alla stregua dei monaci orientali. Morì nel 405 (forse 400) e fu sepolto in cima alla roccia, in un sepolcro scavato da monaci eremiti.
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12 commenti a “Monastero di San Romedio”
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Bella foto votata, un piccolo appunto: nella nota non hai accennato alla leggenda dell’orso, per la quale e’ famoso il santuario, e in conseguenza a tale leggenda ci sono 2 o 3 orsi accuditi dai monaci (almeno c’erano fino a un paio d’anni fa) Un consiglio a chi puo’: Visitatelo
Sì, è vero Danilo, avrei dovuto aggiungere la leggenda dell’orso ammaestrato da Romedio. Effettivamente la cosa è quanto meno curiosa.
In questo santuario ci sono stato nel 2007, ma degli orsi nessuna traccia. O meglio erano stati spostati momentaneamente in altro luogo per permettere l’ampliamento e l’ammodernamento del loro recinto. So che, dopo i lavori, sono tornati e tra loro c’è anche la sorella (o la madre, non ricordo bene) di Bruno, l’orso ucciso in Germania ma partito dal Trentino Alto Adige.
Ed infine ecco la Leggenda dell’orso
Su San Romedio esistono varie leggende, la più nota è quella che riguarda un orso. Si narra di Romedio che, volendo recarsi a Trento per un ultimo saluto al suo vescovo Vigilio, chiese ad un suo discepolo di sellargli il cavallo. Questi però tornò indietro terrorizzato raccontando che un orso stava sbranando il cavallo. Il vecchio eremita non si scompose e gli disse: “Allora metti le briglie all’orso”. Il discepolo, che di Romedio si fidava ciecamente, tornò indietro e, pur con la dovuta titubanza, avvicinò le briglie all’animale il quale chinò il grosso capo e si fece sellare tranquillamente. Il Santo poté così raggiungere Trento a cavallo dell’orso. Ricordando questa leggenda nel 1958 il senatore conte Gian Giacomo Gallarati Scotti, membro d’onore del comitato di fondazione del WWF in Italia, comprò Charlie, un orso destinato a morire perché la sua pelle fosse venduta, e lo donò al santuario di San Romedio.
Qui ci vorrebbe un voto per la foto e uno per la storia che racchiude….ti dovrai accontentare di un voto solo!
Ciao Nicco20, la foto l’ho fatta io, ma la storia no, quindi ti ringrazio per il voto.
E se andrai in val di Non, ti consiglio proprio di andare a visitare questo santuario. Ne vale la pena.
peccato… non posso votarla un’altra volta. Mi associo al consiglio di Falcocieco: il Santuario e il luogo che
lo racchiude sono veramente meravigliosi, come ricca di fascino è la valle di S. Romedio serrata entro alte e strapiombanti pareti rocciose. Sul fondovalle, accanto al rio omonimo, una strada asfaltata permette di arrivare fin quasi al Santuario: l’itinerario più spettacolare però è il lungo camminamento ricavato sopra il vecchio acquedotto scavato nella roccia. Il percorso è stato messo in sicurezza con robusti parapetti in legno ed è stato così trasformato in un percorso pedonale ed aereo di grande impatto, che si inoltra fino ai piedi del Santuario di S. Romedio.
http://rete.comuni-italiani.it/foto/2008/5119
http://rete.comuni-italiani.it/foto/2008/5115
http://rete.comuni-italiani.it/foto/2008/5113
http://rete.comuni-italiani.it/foto/2008/5111
anch’io vi invito a visitarlo: ne vale la pena.
Ma si trova a Sanzeno o a Coredo?
Massimo, da quel che mi risulta il santuario è nel comune di Sanzeno.
Nel sito ufficiale del comune di Sanzeno c’è anche il link alla pagina del santuario http://www.comune.sanzeno.tn.it/sacro/sanromedio.html
mentre nel sito di Coredo non se ne fa cenno, quindi penso proprio che sia a Sanzeno.
Massimo, come si fa a mettere il link in modo che funzioni ?
basta mettere il link senza mettere altri caratteri intorno
(quello qui su l’ho corretto)
notare che al momento i commenti che riportano un link vanno in premoderazione
(per evitare spam e visto che non siamo sempre presenti)
In effetti non è molto chiara neanche a me la cosa. Nel depliant che ho preso nel monastero è indicato in prima pagina “Coredo (TN)” e all’interno è scritto testualmente “Il santuario, nascosto tra rocce presso Sanzeno, nel comune di Coredo, in Val di Non……” Anche i cartelli lungo il sentiero indicavano “Comune di Coredo”. In altre pubblicazioni è segnato Sanzeno. Mah!!
Segnalo però che in alcuni siti di Coredo è indicato il monastero.
http://www.comune.coredo.tn.it/modello.asp?sez=10&idPg=&TpStr=
http://www.prolococoredo.it/castelli.htm
http://www.comuni-italiani.it/022/067/
che bello che questa foto faccia scaturire tanto interesse, proprio nello spirito del concorso, merita un voto!
semplicemente da favola… +1