Risultato voto a scrutinio: 45.56 (Scrutinio: 627°; Totale: 5279°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 10/18 (56%); 2° = 16/24 (67%); 3° = 24/47 (51%); 4° = 32/91 (35%);
In alto, in vista di Melito Porto Salvo, torreggia la roccia nerastra di Pentidattilo con le casupole, ormai disabitate, appiattite ai suoi piedi. Sembra veramente una mano e da qui deriva il suo nome che in greco vuol dire: cinque dita.
Dopo molteplici vicissitudini il caratteristico paese, sotto rischio di frane, fu abbandonato definitivamente nel 1966, appena pronto il nuovo abitato.
Nella seconda metà del XVII secolo il paese di Pentidattilo fu teatro di un crudele misfatto noto come Strage degli Alberti.
Protagonisti di questa vicenda furono i membri di due nobili famiglie: quella degli Alberti, marchesi di Pentidattilo , e quella degli Abenavoli, baroni di Montebello Ionico ed ex feudatari di Pentidattilo .
La storia della Strage degli Alberti nel corso dei secoli ha dato origini a varie leggende e dicerie. Una di queste afferma che un giorno l’enorme mano si abbatterà sugli uomini per punirli della loro sete di sangue. Un’altra dice che le torri in pietra che sovrastano il paese rappresentano le dita insanguinate della mano del marchese Lorenzo Alberti (per questo motivo Pentidattilo è stata più volte indicata come “la mano del Diavolo ” ). Un’altra infine narra che la sera, in inverno, quando il vento è violento tra le gole della montagna si riescono ancora a sentire le urla del marchese Lorenzo Alberti.
fonte: www.pentidattilo.com
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