Risultato voto a scrutinio: 1.81 (Scrutinio: 3404°; Totale: 13756°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 2/13 (15%); 2° = no; 3° = no; 4° = no;
Costruito su più antiche strutture probabilmente in epoca normanna, secondo una dubbia tradizione da Riccardo Siniscalco, il castello fu ampiamente ristrutturato intorno al 1230 da Federico II e, successivamente, da Angioini ed Aragonesi. Tra il XVII ed il XIX secolo fu soggetto a profonde trasformazioni da parte delle famiglie gentilizie che vi ebbero dimora: Acquaviva d’Aragona, De Mari, Caracciolo.
Ha pianta rettangolare; sul lato meridionale spiccano due alte torri quadrate non allineate alla cortina e caratterizzate dal bugnato a bauletto in carparo rosso, l’una che prende il nome dalla famiglia De Rossi, l’altra che è detta dell’Imperatrice, in onore dell’ultima moglie di Federico II, Bianca Lancia, che vi sarebbe stata relegata perché sospetta di tradimento. Notoriamente frutto di un restauro fantasioso impostato su un’immagine stereotipa del Medioevo, agli inizi del Novecento, sono la scala d’accesso rinascimentale e le finestre gotiche del cortile, la cosiddetta “sala del Trono”, i camini e altre parti dell’edificio.
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