Contest | Foto | Partecipanti | Candidatura | Data Fine | Stato |
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Castelli, a volte ritornano | 383 | 101 | 15 Settembre 2010 | 15 Settembre 2010 | 3.59 (359°) |
Ad un’altitudine di m 445 .s.l.m. Vico del Gargano gode di una posizione invidiabile per la bellezza del suo paesaggio, situata nella parte settentrionale dell’ entroterra del Gargano, avvolta dal verde della Foresta Umbra e circondata da frutteti, oliveti e vigneti. La cittadina ha origini antichissime e custodisce, disseminate nel suo territorio, testimonianze archeologiche di inestimabile valore; sul monte Tabor e verso monte Pucci, nel cuore della foresta, sono stati rinvenuti reperti dell’età del ferro e tracce di una necropoli paleocristiana.
Nell’ alto medioevo la città era contesa da Bizantini e Saraceni e subì numerose incursioni e saccheggi; in seguito, la sua rinascita fu favorita dall’ imperatore svevo Federico II.
Di quest’epoca rimangono numerose testimonianze nell’ architettura della città: il CASTELLO SVEVO ARAGONESE, la cinta muraria con le torri di guardia e alcune chiesette.
Esso ha una forma quadrilatera del castello e motivi architettonici che evidenziano tempi, funzioni e culture artistiche che si succedono, dai Normanni agli Aragonesi. Motivi di difesa sono alla base del primo impianto del complesso, che in età sveva assume gli ideali residenziali di una domus solaciorum, di una dimora signorile per gli svaghi di cortigiani e forse anche dello stesso imperatore Federico II. Questi, nel 1234, aveva dato in dote alla terza moglie, Isabella d’Inghilterra, Vico e i paesi garganici compresi nell’ Honor Montis Sancti Angeli. Il nucleo più antico del castello si sviluppa sull’asse NE-SE, chiuso agli angoli da torri quadrate. A NE si eleva su di una scarpa di base a blocchi sagomati e smussati, evidenziata da un costolone marcapiano; e a SE culmina con un’elegante bifora con l’originaria merlatura. Quasi a rinsaldare quest’ultima slanciata struttura angolare, un bastione circolare di fortificazione, la cosiddetta torre maestra, ricorda il periodo aragonese. E gli adattamenti per bocche di fuoco, accanto alle balestriere, riportano al ricorrente dramma della guerra, all’assedio e al cannoneggiamento di Vico nel 1529, da parte degli Spagnoli.
Oggi il castello è un simbolo, dominante sulla composizione urbanistica del paese.
Il centro storico di Vico Garganico è uno dei più suggestivi ed affascinanti del Gargano, è un vero labirinto di stradine e vicoli stretti, tra cui il famoso “vicolo del bacio”, su cui si affacciano case e palazzi caratteristici.
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