parallelismi

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La Val di Fosse in Alto Adige nel comune di Senales è stata plasmata nei secoli dal ghiaccio e dall’acqua. La Val di Fosse fu lavorata dal ghiaccio ed incisa dal torrente selvaggio, con i ripidi fianchi solcati, con i fossi e gli evidenti segni della caduta delle valanghe. Radi boschi di larici cercano di resistere sulla ripida pendenza, mentre sopra di loro si aprono prati magri, poi rocce, ghiaccio e neve. E la testata della Val di Fosse è coronata dalla Cima Altissima (3480 m). La valle inizia presso il maso Casera di Fuori (1693 m), dove si trova un parcheggio a pagamento, si parte a piedi dal maso di Casera di Fuori seguendo una strada forestale che sale lungo la valle stretta, sempre accompagnati dal rumoreggiare delle acque del torrente della Val di Fosse. Dopo ca. 3/4 d’ora la valle si apre sulla destra e si raggiunge la malga di Casera di Mezzo (1954 m). Dopo 10 minuti si arriva alla malga Rableid (2004 m) e dopo altri 30 minuti al Maso Gelato (2076 m), che si trova su di un grande prato. D’ora in poi si staglia all’orizzonte per tutta l’escursione la Cima Bianca Grande (3281 m).
Nella foto l’inizio del percorso subito dopo la Casera di Fuori, da questo punto è interdetto l’ingresso ad automezzi, permessi solo quelli di soccorso o della Forestale o dei gestori delle Casere o Rifugi. L’ambiente incontaminato è tra i più belli e interessanti da percorrere a piedi, fù il percorso fatto anche dall’uomo di Similaun (Otzi ovvero la mummia del ghiaccio) e quando vengo qui in vacanza ripercorro il suo tragitto godendo di uno spettacolo unico e favoloso.
(l’indicatore sulla mappa e le coordinate indicano il punto esatto dello scatto fotografico)