GUIDA Aosta
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Versione delle 18:35, 5 ott 2011
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Foto Aosta: 2012, 2009, 2008 |
Aosta è situato in Valle d'Aosta di cui è capoluogo regionale. Il 7 settembre si festeggia il Patrono, San Grato che fu un Vescovo italiano vissuto nel V secolo , presbitero e taumaturgo collaboratore di Eustasio ( primo Vescovo di Aosta ). Le sue reliquie sono conservate nella Cattedrale di Santa Maria Assunta , in una magnifica cassa reliquiario.
Confina con i comuni di: Saint-Christophe, Roisan, Sarre, Gignod, Gressan, Pollein e Charvensod.
Indice |
Ritratto della Città
"[..] La vecchia Aosta di cesaree mura
Ammantellata, che nel varco pino
eleva sopra i barbari manieri
l’arco di Augusto [..]"
(Piemonte di Giosuè Carducci, da Rime e Ritmi, 1889-98)
Dall'estro insuperabile del Carducci partorisce l'immagine più rappresentativa della cosiddetta "Roma delle Alpi": quella città di Aosta che fu romana di nascita (fondata dai romai nel 25 a.C. con il nome di Augusta Praetoria Salassorum) e sabauda d'adozione (sotto l'influenza dei Savoia per più di tre secoli). Un'identità che il capoluogo valdostano ancor oggi conserva saldamente nell'assetto urbanistico e nei monumenti di maggiore rilevanza storica, perfettamente integrati nel suggestivo scorcio alpino. Disegnata nel cuore di una conca (sovrastata dalle imponenti vette dell'Emilius e della Bocca di Nona), punto d'incontro delle diramazioni che partono dai due valichi alpini (Colle del Gran San Bernardo e Colle del Piccolo San Bernardo), la collocazione geografica, allora come oggi, ne fa un nodo strategico della rete di collegamenti e di rapporti commerciali tra la penisola e i popoli d'oltralpe.
Nata come baluardo naturale contro le mire espansionistiche dei Galli, con essa gli architetti dell'Impero diedero prova dell'eccellente livello di cultura urbanistica raggiunto, realizzando quello che è oggi considerato il più importante esempio di architettura romana del Nord Italia. Sui confini dell'originario insediamento si sviluppava l'odierno centro storico, diviso ortogonalmente dal decumanus maximus e dal cardo maximus e cinto quasi per intero da mura. Nell'accedervi da est si rifà lo stesso percorso di un visitatore dell'età augustea. Attraversato il ponte sul torrente Buthier (di recente costruzione, in sostituzione dell'antico Ponte romano visibile a pochi metri) si arriva all'Arco di Agusto (eretto per commemorare la vittoria sui Salassi) e più avanti alla Porta Praetoria (ingresso orientale dell'antica civis) a destra della quale sorge l'area destinata agli edifici di svago (Teatro romano, Terme e Anfiteatro tutti largamente rimaneggiati). A sud dell'odierna piazza Giovanni XXIII, si estendeva il Foro di cui oggi restano testimonianze significative nell'Area Sacra (tra questi il Criptoportico, una galleria a doppia corsia un tempo forse usata come cisterna).
Corridoio temporale tra età romana e Medioevo è la succitata piazza, dove domina la Cattedrale di Santa Maria Assunta, di gusto romanico (costruita intorno all'anno Mille sui resti, in parte visibili, di una chiesa paleocristiana), che si segnala per un ciclo di affreschi del 1030 e del 1040 e per il "deambulatorio" (sede del Museo del Tesoro della Cattedrale). Il santuario mariano simboleggia una fase di crescente potere per il clero locale, che trova una definitiva consacrazione con il Complesso Monumentale di Sant'Orso. Realizzato all'esterno delle mura, ne fanno parte la Collegiata e Priorato di Sant'Orso (impreziosita da un mosaico del XII secolo e dal Tesoro con reliquie del Santo), il Chiostro e il rinascimentale Priorato di Sant'Orso. L'Aosta medievale rivive inoltre nelle caratteristiche Torri (erette a ridosso delle mura quale residenza dei nobili feudatari) e nell'attesissima Fiera di Sant'Orso, un vero e proprio showroom dell'artigianato regionale (ceramiche, sculture in legno, pizzi di Cogne) che il 30 e il 31 di gennaio richiama in città centinaia di mercanti e semplici appassionati.
Cuore del nucleo moderno e simbolo dell'autonomia valdostana (suggellata dalla concessione nel 1948 dello statuto speciale) è piazza Chanoux (intitolata a un martire della resistenza) sulla quale affaccia tra gli altri l'Hotel de Ville, sede del Municipio, di pregevole fattura neoclassica. Da qui si dipana l'intreccio urbano che tra i colori tipici delle abitazioni di monatgna vede spuntare ora eleganti palazzi quattrocenteschi (con i caratteristici verger = frutteti), nel caso di via Anselmo, ora elementi architettonici d'epoca romana, nel caso di via Porte Pretorie.
Tutto questo si veste di un fascino senza pari nella cornice innevata della stagione invernala, periodo in cui centinaia di turisti e amanti degli sport montani prendono d'assalto gli alberghi della città, ben collegata attraverso la funivia con gli impianti sciistici di Pila. Un paradiso alpestre dove si sono affacciati alla vita uomini di profonda fede, come il filosofo Sant'Anselmo d'Aosta, storici di fama internazionale, come Federico Chabod, intellettuali di sensibilità raffinata, come Natalino Sapegno.
Frazioni
- Arpuilles
- Cache
- Champailler
- Entrebin
- Excenex
- Laravoire
- Porossan
- Seyssinod
- Signayes
- Vignole
Da Vedere
- Arco di Augusto (25 a. C.)
- Criptoportico romano ,Piazza Giovanni XXIII (edificio seminterrato e dalla forma quadrangolare, circondava anticamente l'area sacra del foro di Augusta Praetoria)
- Porta Decumana,Corso Battaglione Aosta,10 (oltre la porta esiste un'importante necropoli romana nella quale risaltano tre mausolei del IV secolo e non distante una chiesa paleocristiana)
- Porta Praetoria (I secolo a. C.)
- Teatro Romano
- Via Porta Pretoria (visibile l'alta facciata meridionale,la cavea e le fondamenta del muro che fungeva da fondale)
- Villa della Consolata,Via Grand Tournalin (risalente alla seconda metà del I secolo a.C.,a pianta rettangolare,presenta alcuni ambienti pavimentati a mosaico con eleganti motivi geometrici)
- Ponte romano in pietra
Infrastrutture del Territorio
- Aeroporto di Aosta (Saint-Christophe)
Teatri
- Teatro Giacosa
- Teatro Corso
Alberi Monumentali
Nel Borgo Saint Ours vi è un tiglio selvatico alto 16 metri.
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