GUIDA  Capaccio/Scavi archeologici di Paestum

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Versione delle 07:09, 26 ott 2016

Nell’Area Archeologica di Paestum, riconosciuta dall’UNESCO patrimonio dell’umanità dal 1988, si trovano tre templi dorici, tra i templi più conservati dell’antichità: la Basilica ( Tempio) , il Tempio di Nettuno, entrambi dedicati al culto di Hera e il Tempio di Cerere dedicato alla dea Athena. Le mura in pietra, che circondano il parco archeologico, sono le meglio conservate di tutta la Magna Grecia. Percorse esternamente da un fossato profondo e ricolmo di acqua, alte 15 metri, collocate ad una profondità da 5 a 7 metri, lunghe circa 5 chilometri, le mura sono inframezzate da 24 torri d’avvistamento a pianta tonda e/o quadrata e aperte da 4 porte in corrispondenza delle 2 strade principali che si incrociano ad angolo retto: Porta Sirena (est), Porta Marina (Ovest), Porta Aurea (Nord) e Porta Giustizia (Sud). All’interno di esse, oltre al Capitolium, ci sono; il Tempio Italico dedicato a Giove, Giunone e Minerva, il Foro, il Boleuterion o Teatro Greco, l’Anfiteatro, il Ginnasio con piscina per le gare di nuoto, il Sacello Ipogeico, la Via Sacra, la strada delle processioni e i resti di edifici religiosi. Verso la metà del VII secolo a. C. la “Piana di Paestum” e le retrostanti alture di Capaccio furono invase dai coloni greci che nel 600 a.C. fondarono la Poseidonia, città in onore del dio del mare Poseidone-Nettuno.

Verso il 540/530 a.C., nei pressi della foce del fiume Sele fu innalzata una Basilica dedicata ad Hera, il cosiddetto Tempio di Hera, prima divinità di Poseidonia, protettrice degli Achei e sposa di Zeus. E’ il più antico dei tre grandi templi ed è l’unico tempio greco che si è conservato così bene anche se mancano i frontoni. E’ un Periptero con 9 colonne sui fronti e 18 sui lati e la cui parte interna è divisa da colonne centrali. Le colonne in stile Dorico hanno il collarino del capitello decorato con motivi floreali. Sono ancora visibili il pronao e l’adyton.

  • Basilica - Tempio di Hera

Il tempio più grande e meglio conservato di Paestum è il Tempio di Nettuno, che fu innalzato verso la metà del V secolo a.C.. Fu costruito, seguendo lo stile architettonico dorico classico, con enormi massi uniti tra loro solo da tasselli , senza malta. La “cella” - i muri del corpo interno - oggigiorno mancante, era divisa in tre navate da due alti colonnati a due piani; il tetto era sorretto da travi di legno; le tegole e gronde di terracotta erano ricche di decorazioni colorate. Il tempio ha 6 colonne sui fronti e 14 sui laterali.

  • Tempio di Nettuno

Il Tempio di Cerere è l’unico di cui abbiamo la sicurezza della divinità alla quale era dedicato: Athena, dea dell’artigianato e della guerra. Fu innalzato nel 500 a.C., a Nord, nella parte più alta di Poseidonia, dove era stato costruito un piccolo edificio dedicato alla dea. La cella è elevata rispetto al colonnato circostante ed era accessibile attraverso il pronaos, ampia anticamera, che era decorata con colonne ioniche. Il tempio unisce lo stile dorico arcaico e quello ionico; ha 6 colonne sui fronti e 13 sui laterali.

  • Tempio di Cerere - Athena

Nel 273 a.C. i romani fondarono la colonia di Paestum, costruendo altri edifici imponenti: il portico del foro, le terme, l’anfiteatro e il cosiddetto “Tempio della Pace”. La caduta dell’Impero, le diverse esigenze politiche di Roma, le incursioni dei saraceni e la malaria decretarono la decadenza di Poseidonia/ Paestum e la popolazione si trasferì sui colli retrostanti per fondare Caput Aquis, l’attuale Capaccio.

Grazie alle opere di artisti e viaggiatori, a partire dalla metà del Settecento, i Templi abbandonati furono riscoperti.

Di rilevante importanza è anche la “Tomba del Tuffatore” (480 a.C.) che si trovava a 1,5 chilometri a sud di Paestum – località Tempa del Prete. E’ l unico esempio di pittura greca della Magna Grecia. E’ un sarcofago con alle pareti dipinti conviviali, mentre sul lastrone di copertura, viene rappresentato un uomo che elegantemente si tuffa in mare cioè il trapasso tra terra e l’ignoto della morte.

Tantissimi reperti trovati nell’Area Archeologica di Paestum sono conservati nel Museo di Paestum, compresa la “Tomba del Tuffatore” .