GUIDA  Condove/Caratteristiche del Territorio

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Panoramica del Territorio Comunale
Panoramica del Territorio Comunale
Laghetto località Martinetto q.757 - Panoramica
Laghetto località Martinetto q.757 - Panoramica

Indice

Caratteristiche del Territorio Comunale

  • La località è situata sulla sponda idrografica sinistra del Fiume Dora Riparia ,alla confluenza del Torrente Gravio ,
ed il suo territorio è caratterizzato dalla presenza di due ampi e lunghi valloni d'origine fluviale:
1. Vallone del Torrente Gravio (all'estremità occidentale e con andamento nordovest-sud est) compreso tra i crinali dei seguenti principali rilievi:ad ovest il Monte Baraccone (q.1.164),il Truc Arpone (q.1.347),la Rocca Patanua (q.2.410),la Punta Cruvin (q.2.690) e la Punta Lunella (q.2.772);a nord il Colle di Forcola (q.2.460) ,che collega alla Valle di Viù,la Punta dell'Adois (q.2.507) e la Punta Grifone (q.2.404);ad est la Punta Sbaron (q.2.223),il Truc Castelletto (q.1.516).Nel settore settentrionale e sul versante ben esposto e soleggiato sono presenti pascoli alpini intervallati da boschi di conifere.La flora,oltre alle specie comuni,in certi particolari microclimi favorisce lo sviluppo anche di quelle più rare,quelle più tipicamente alpine quali camosci,ermellini e coturnici;tra i volatili sono presenti il picchio nero,il picchio rosso,la pernice bianca ed il fagiano di monte nonchè varie specie di rapaci sia diurni che notturni.


Panorami e Scorci del Vallone del Gravio

2.Vallone del Torrente Sessi (all'estremità orientale e con andamento nord sud) compreso tra i crinali dei seguenti principali rilievi:ad ovest la Punta della Croce (q.2.234),la Punta di Costafiorita (q.1.712),il Monte Sapei (q.1.615) e la Rocca della Sella (q.1.508);a nord la Punta Sbaron (q.2.223),la Tomba di Motolda (q.2.084) ed il Colombardino (q.1.895);ad est il Colle di di Astesiani (q.1.925), il Truc Castelletto (q.1.516) e la dorsale montuosa che prosegue,con andamento meridiano, verso il Capoluogo .

Panorami e Scorci del Vallone Sessi

  • Sotto il profilo idrologico sia il Torrente Gravio che il Torrente Sessisono alimentati da corsi d'acqua minori (a carattere torrentizio) e ricca ed abbondante è la vegetazione arborea dei due valloni.L’esposizione della montagna a sud favorisce lo sviluppo di castagno,frassino e roverella,seguita a partire dai 700/800 metri del bosco misto di faggio e castagno,per finire sui 1.300/1.400 metri di altitudine,al pascolo alpino intervallato da boschi di conifere.La fauna annovera sia le specie comuni (volpi,tassi,faine,lepri,caprioli e cinghiali) anche quelle più tipicamente alpine (camosci,ermellini,coturnici e tra i volatili il picchio nero ed il picchio rosso oltre a rapaci notturni e diurni).I pascoli coprono una notevole estensione,pari al 30% della superficie comunale,e sono anche utilizzati dalle aziende agricole che praticano la transumanza del bestiame,nel periodo estivo.Gli alpeggi sono distribuiti ininterrottamente nella zona alta del Comune,da una quota minima di 960 metri ( Alpe Combadoro ,sotto le pendici del Monte Civrari ) ad una massima di 2.500 metri ( Alpe Praburet , sui costoni della Punta Lunella ).

Alpeggi nel Vallone del Gravio

Pianoro Prarotto - Panoramica
Pianoro Prarotto - Panoramica

- Località Prarotto :è sito a q.1.430 sullo spartiacque fra la Bassa Valle di Susa ed il Vallone del Gravio equidistante dalle Frazioni Borgata Maffiotto e Grange .
  • Il Capoluogo è adagiato in un’area pianeggiante pari al 10% della superficie totale del Comune (che risulta la più ampia di tutta la Bassa Valle di Susa ). Le sue Borgate sono disseminate sul vasto versante montano esposto a mezzogiorno che si estende fino ai pascoli più alti alle falde della Punta Lunella (q.2.772),del Monte Grifone (q.2.358) e del Monte Civrari (q.2.302) .Nei Borghi,collegati da un’estesa rete di sentieri e mulattiere si viveva di pascolo e fienagioni,vigne,avena,segale,patate,frutta e castagne,oltre allo sfruttamento del legname da costruzione,da ardere e per la preparazione del carbone di legna.Lungo i torrenti erano numerosi i mulini che abbinavano spesso alla macinazione dei cereali i laboratori di fucina o falegnameria.
Miti e Leggende :
La leggenda dice che dal Monte Civrari ( verso l'anno 1000 ) ,dove esisteva un’antica chiesetta,angeli e colombe ne prelevarono le componenti per trasportarle in volo sul Monte Pirchiriano ( sull’opposto versante della valle ) per dare origine all' Abbazia Sacra di San Michele .

Panorami e Scorci

Escursioni e gite

  • L’ampiezza del territorio comunale consente numerose passeggiate,escursioni e gite tra le quali si indicano:
1. Dal Capoluogo alla Borgata Pratobotrile (q.1.21) transitando per: Borgata Bodrola , Borgata Breri , Truc del Serro (q.789), Borgata Sigliodo Inferiore , Borgata Lajetto ,giungendo a Borgata Pratobotrile (q.1.021) ,percorrendo il Vallone del Torrente Sessi (alla destra idrografica,da sud a nord) lungo le pendici orientali del costone meridionale di Truc Castelletto (q.1.516).Il percorso prevede un tempo di salita di circa un’ora e trenta ed ha un dislivello di circa 650 metri.Solitamente la Borgata Pratobotrile è il punto di partenza per raggiungere il Colle del Colombardo (q.1.898) per la via dei Gran Boschi ;
2. Dal Capoluogo alla Frazione Mocchie (q.792) transitando per: Borgata Ceretto , Borgata Borlera , Borgata Gigli , Borgata Costa giungendo nella piazza della Frazione Mocchie percorrendo il Vallone del Torrente Gravio (alla sinistra idrografica,da sud a nord) lungo le pendici occidentali del costone meridionale di Truc Castelletto (q.1.516).Il percorso prevede un tempo di salita di circa un’ora e trenta ed ha un dislivello di circa 750 metri.Da qui è possibile proseguire per Prato del Rio (q.1.363),sito a sud del Truc Giulianera (q.1.638) transitando per: Borgata Chiambeiretto , Borgata Gagnor , Località Bigliasco , Località Campo dell’Alpe (q.1.256),giungendo a destinazione dopo circa un’ora e trenta ed un dislivello di circa 600 metri;
3. Dal Capoluogo alla Frazione Frassinere (q.991),passando per la Frazione Mocchie :il primo tratto dell’itinerario corrisponde al percorso indicato al precedente punto 2. e prosegue per la Borgata Sinette (dopo aver attraversato il Torrente Gravio ) giungendo alla Frazione Frassinere percorrendo il Vallone del Gravio :nel primo tratto (alla sinistra idrografica,da sud a nord) lungo le pendici occidentali del costone meridionale di Truc Castelletto (q.1.516) mentre nel secondo tratto portandosi alla destra idrografica del Torrente lungo le pendici orientali del Monte Baraccone (q.1.164). Il percorso del secondo tratto prevede un tempo di salita di circa quaranta minuti ed ha un dislivello di circa 420 metri.Da qui è possibile proseguire per la Borgata Prarotto e gli alpeggi siti sul crinale della montagna a quota 1.500 metri dopo circa un’ora e trenta di percorso e circa 650 metri di dislivello;
4. Dalla Borgata Prarotto alla Rocca Patanua (q.2.410) ed alla Punta Lunella (q.2.772) transitando per Alpe Formica (q.1.905), Alpe Tuluit (q.1.945), Alpe Tulivit (q.2.019), Colletto della Patanua (da qui si può giungere alla Rocca Patanua ) , Colle del Prete e quindi la vetta di Punta Lunella . Il percorso prevede un tempo di salita di circa tre ore e trenta con un dislivello di circa 1.350 metri ed avviene tutto alla destra idrografica del Torrente Gravio .

Curiosità

  • L’attività estrattiva mineraria era molto attiva e:
- nell’alto Vallone del Torrente Sessi si trovano i resti di un’antica miniera ( oggi parzialmente crollata ) di pietra "ollare" (di colore verde e facilmente lavorabile per la sua morbidezza) adatta alla tornitura per la creazione di vasi,piatti ed altri oggetti di uso quotidiano;mentre presso la Punta Lunella (q.2.772) veniva estratto l’amianto;
- in prossimità dell' Alpe Balma vi sono le tracce di una miniera d'oro ( di epoca romana ed ora crollata ) che , abbandonata per secoli,fu ricoltivata due volte nel 1600 e successivamente nel periodo napoleonico,con scarsi risultati;
- al Colle della Portia ( dove è ancora visibile il casotto degli operai addetti alla cava ) si estraevano le lastre di pietra dette "lose" ,per la copertura dei tetti;come nei pressi della sorgente Barauda ( punto di presa per l'alimentazione dell'acquedotto del Capoluogo ),all’ Alpe Goia , a Rocca Grisolo , sulla riva sinistra del Rio Puta e nei pressi delle Borgate Rocca e Dravugna ;
- nelle rocce presso il Colle del Colombardo , all' Alpe delle Frasse e sulle pendici della Punta della Croce nel massiccio del Monte Civrari , venivano estratte varie specie di minerali cristallizzati quali i granati,gli epidoti e le vesuviane (particolarmente pregiati per la loro purezza ) luminosità e dimensioni.
Tutt’oggi,infine,sono ancora presenti forni per la produzione della calce (ottenuta dalla frantumazione delle rocce calcaree e dall’arrostimento in fornaci a legna per un periodo di 15 giorni ) come all’ Alpe Grisolo ,sopra l'abitato di Reno Superiore ;dopo la Borgata Maffiotto ,sul sentiero che conduce alla Frazione Bigiardi del Comune di Bruzolo .