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GUIDA  Marano di Napoli

Versione delle 14:29, 10 dic 2008

Concorso Fotografico
Foto Marano di Napoli: 2012, 2009, 2008

Marano di Napoli è situato nella Campania nella Provincia di Napoli. L'11 febbraio si festeggia il Patrono, San Castrese. Tra gli edifici religiosi: Chiesa di San Castrese; Chiesa dell'Annunziata. Da Vedere: Castello di Monteleone (periodo Svevo-Angioino); Mausoleo del Ciaurro (mausoleo romano del II secolo d.C.), situato nella Villa Comunale "del Ciaurro".

Confina con i comuni di: Napoli, Quarto, Mugnano di Napoli, Calvizzano e Qualiano.

Storia

Città abitata sin dall'antichità, probabilmente le tracce dei primi abitanti risalgono al Neolitico.

Documenti certi si hanno inerenti il III secolo a.C., con la dominazione osca. Principalmente, i resti di questa civiltà sono ben visibili dalla conurbazione di tre strade: Cupa dei Cani, Cupa Orlando e Pendine.

Il ruolo iniziale della città era quello di essere un centro residenziale, fulcro delle attività economiche, ludiche e religiose delle due città che la fiancheggiavano: Pozzuoli e Atella.

Il suo toponimo probabilmente deriva da Marius, forse antico detentore della città.

Con la caduta dell'Impero Romano purtroppo Marano risentì della crisi che colpì tutta la Campania.

I primi veri documenti della cittadina risalgono al X secolo, quando Marano era formata da tre nuclei di abitanti che poco a poco si fusero: Marano, Vallesana e Marano de Turre o Turris Marani.

Fu occupata in seguito dai Normanni che formarono un vero e proprio stato unitario. Tuttavia con lo svevo Federico II la città fu obbligata a non seminare, né a disboscare, né a portare i greggi al pascolo. Nel 1227 il sovrano fece costruire il Castello Belvedere che simboleggiava il potere reale. Alla morte del re, il popolo, ormai stanco della tirannide normanna, attaccò il castello devastandolo.

Solo con gli angioini il castello fu ricostruito e dall'ampliamento dei precedenti nuclei abitativi nacque la città di Marano.

Con l'avvento degli spagnoli furono aboliti i divieti di semina e di pascolo e fu dato inizio ad un processo di sviluppo economico.

Fu però con l'unità d'Italia, nel 1862, che Marano divenne una vera e propria città acquisendo il nome "Marano di Napoli". Iniziò da ciò una vera e propria trasformazione del comune che fu ampliato tramite una rete stradale che la collegava ad altre città e una ferrovia.

Attività Economiche

Fino al 1960 l'agricoltura era una delle attività economiche più importanti della città e il prodotto tipico era la ciliegia.

La tradizione racconta che queste siano state portate da Caterina Manriquez, amante del re di Spagna. Ma probabilmente la vera origine di questi frutti è da associare a Gaspare Ricca da cui deriva la qualità "Arecca" delle ciliegie.

Altri prodotti coltivati a Marano erano i piselli, la cui semina ad oggi è scomparsa con l'avvento delle industrie.

Nonostante tutto la città conserva un ruolo dominante per l'agricoltura, in particolare per la coltivazione di alberi da frutto che producono oltre alle ciliegie, anche albicocche, pesche, noci e mele.

Dove Mangiare

• Ristorante Il Giardino degli Sposi, Via del Mare 45/a, Telefono 081/5863711‎
• Ristorante Villa Iorace, Via Marano Pianura 93, Telefono 081/5870131‎
• Ristorante La Taverna dell'Architetto, Via Del Mare 5, Telefono 081/7427223‎
• Ristorante Pizzeria Antichi Sapori, Traversa Vii S.Rocco 17, Telefono 081/7429107‎

Biblioteche

• Biblioteca Comunale, Via Annunziata

Volontariato, Onlus e Associazioni

• Ain Karem Onlus, Via Merolla 6
• Archeoclub D'Italia, Via Arbusto N 1
• Associazione Almeno Credo Onlus, Via San Rocco 33
• Associazione Nazionale Tumori Infatile Onlus, Via Marano Pianura N 217
• Maranosolidale, Via Lazio N 31a
• Nucleo Volont. e Prot. Civile Napoli Nord A. N. Carabinieri, Viale D D'Aosta 21
• Videssere Associazione, Via Annunziata 42

Informazioni Utili

Edifici Religiosi Ville e Palazzi Impianti Sportivi Come Arrivare

Bibliografia

• Marano di Napoli. Vita socio-economica religiosa (1750-1985), Pasquale Orlando, Ed. Luciano (1996)