GUIDA  Portici/Villa Maltese

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==Storia==
 
==Storia==
La villa venne progettata, intorno al 1730, da '''Domenico Antonio Vaccaro''' per Domenico Caravita Duca di Sirignano. Costui donò la villa a re Carlo, essendo un importante esponente della corte borbonica, riservandosene l'uso in vita. Il re, alla morte del Duca Domenico, in realtà concesse il patrimonio al legittimo erede, il il duca di Torino Giuseppe Caravita. La villa è stata in seguito sottoposta a vari interventi che ne hanno modificato l'originale impianto.
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La villa venne progettata, intorno al 1730, da '''Domenico Antonio Vaccaro''' per Domenico Caravita Principe di Sirignano. Costui donò la villa a re Carlo, essendo un importante esponente della corte borbonica, riservandosene l'uso in vita. Il re, alla morte del Duca Domenico, in realtà concesse il patrimonio al legittimo erede, il il duca di Torino Giuseppe Caravita. La villa è stata in seguito sottoposta a vari interventi che ne hanno modificato l'originale impianto.
  
 
==Descrizione==
 
==Descrizione==

Versione delle 14:25, 30 ago 2007

Indice

Storia

La villa venne progettata, intorno al 1730, da Domenico Antonio Vaccaro per Domenico Caravita Principe di Sirignano. Costui donò la villa a re Carlo, essendo un importante esponente della corte borbonica, riservandosene l'uso in vita. Il re, alla morte del Duca Domenico, in realtà concesse il patrimonio al legittimo erede, il il duca di Torino Giuseppe Caravita. La villa è stata in seguito sottoposta a vari interventi che ne hanno modificato l'originale impianto.

Descrizione

La villa è un chiaro esempio del genio tardobarocco del Vaccaro. Il prospetto principale è composto di 5 sezioni che dai lati procedono sempre in modo da diventare più sporgenti all'altezza della sezione centrale. Ogni parte è essa stessa agettante rispetto il corpo di fabbrica.La parte centrale si proietta per mezzo di due pareti arcuate, mentre le sezioni ai lati tramite due pareti rette, assumendo forma prismatica.I due piani sono decorati con belle e ricche cornci modanate che, all'ultimo piano, sorreggono una sontuosa balaustra puntellata da vasi. Nude e classiche lesene incorniciano le sezioni, mentre dei triglifi fungono da pseudocapitello in prossimità dell'architrave. Sobria e classica le finestre decorate con capitelli lineari. Quelle del piano nobile son sormontate da severi oculi rettangolari.

L'ingresso principale, in affaccio sui giardini, è sul lato sinistro. Questa parte è riccamente decorata con cassettoni, medaglioni di stucco in bassorilievo e da luci di forma ellittica coperti da volute.

I giardini, sontuosi, un tempo si estendevano fino alla Reggia di Portici e giungevano a via marina. Permangono delle belle statue e la spaziosa vasca.

Indirizzo

Via Università, n. 13

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