GUIDA  Torino/Ville e Palazzi/Palazzo Accademia delle Scienze

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Ritratto della Città/Palazzo Accademia delle Scienze

Palazzo dell'Accademia delle Scienze - Panoramica
Palazzo dell'Accademia delle Scienze - Panoramica

  • Verso la fine del XVII secolo il gesuita Carlo Maurizio Vota ebbe l’idea di far realizzare nel centro della città un Collegio dei Nobili (l'istituto in cui i Gesuiti formavano la classe dirigente cittadina) e su progetto dell’ Architetto Guarino Guarini ,furono iniziati i lavori.La struttura dell'edificio avrebbe dovuto avere una pianta a forma di "ferro di cavallo",con un avancorpo centrale fiancheggiato da due ali e svilupparsi con tre piani fuori terra ed un piano interrato ma,la costruzione dell'ala rivolta verso Piazza Carignano ,venne sospesa al primo piano e sotto la direzione dei lavori di Michelangelo Garove dell’opera fu portato a termine soltanto l’edificio attestato verso Piazza San Carlo e costituito da tre piani della stesa altezza (in quanto destinati ad ospitare aule e dormitori) e la facciata (che dà su Via Accademia delle Scienze ) regolare,con decorazione in cotto.Al grande portale di ingresso venne sormontato, nel corso del 1800, un lungo balcone.A seguito della soppressione dell’ Ordine dei Gesuiti ,avvenuta verso la fine del XVIII secolo,su disposizione di Vittorio Amedeo III di Savoia , Re di Sardegna , l’edificio accolse l' Accademia Reale delle Scienze (fondata nell’anno 1757 dal matematico Giuseppe Luigi Lagrange ) ,il Museo Egizio (dall’anno 1824) e la Regia Pinacoteca (dall’anno 1865) ,in seguito rinominata Galleria Sabauda . Anche il Museo di Antichità venne qui ospitato dall’anno 1832 all’anno 1982, anno del suo trasferimento nella nuova sede nell'ambito di Palazzo Reale .

Esterno

  • Al suo interno, percorrendo lo Scalone (realizzato dal Guarini ) si giunge alla Sala dei Mappamondi (originariamente sede del "Teatro del Collegio" ed oggi il cuore dell’ Accademia delle Scienze ) ,decorata da Giovannino Galliari con soggetti ,raffigurati sugli angoli della volta,che illustrano gli strumenti della meccanica e della matematica (tra cui un pignone,una ruota dentata,un compasso e delle figure geometriche),della geografia e dell’astronomia (una bussola,un astrolabio e una carta geografica),della fisica e della chimica (un termometro e una storta) e delle scienze naturali (un fossile e un coccodrillo).L’ingresso principale della sala è sormontato da due figure allegoriche che rappresentano il motto dell’Accademia: "Veritas et Utilitas" ( la "Verità" è rappresentata da una donna appoggiata a un globo mentre l’ "Utilitas" è raffigurata con una cornucopia e il caduceo) .Sul lato opposto dell’ingresso si trova un frontone absidale retto da colonne lignee e sull’architrave spicca la frase "Studiis Rerum Naturae et Math". In questa sala sono presenti due globi (del VXII - XVIII secolo) del cartografo veneziano Vincenzo Maria Coronelli e tra le figure dell’ingresso principale è posto lo Stemma di Casa Savoia .
Dalla Sala dei Mappamondi si può accedere alla Sala lettura (attraverso due porte sovrastate rispettivamente dai ritratti di Pitagora ed Euclide ) la cui parte centrale del soffitto è affrescata con soggetti ispirati all’ornitologia tra cui gufi,struzzi,pavoni e pellicani.Sui lati sono presenti quattro tondi che rappresentano un leone,un coccodrillo,delle rocce con del fuoco e un particolare animale marino,il narvalo.Qui le pareti sono interamente ricoperte da librerie in legno che ospitano le collezioni librarie più antiche.
L’ultima sala,dalla forma lunga e stretta,ospita gli schedari storici della biblioteca e le più importanti pubblicazioni periodiche dell’Accademia tra cui le Memorie e gli Atti.

Interno