GUIDA Torino/Palazzo Reale

Palazzo Reale e Piazzetta Reale - Panoramica

Palazzo Reale è una grandiosa costruzione del 1600, residenza dei Savoia , dei Re di Sardegna e dei Re d'Italia fino al 1865.Il progetto fu avviato sotto Carlo Emanuele I, nell'anno 1584, sotto la direzione dell' Architetto Ascanio Vitozzi e realizzato nell'anno 1646 dove sorgeva l'antico Palazzo Vescovile . Il palazzo, promosso da Madama Reale Maria Cristina di Francia , fu eseguito da Carlo Morello , a cui si deve la facciata, e da Maurizio Valperga, Maurizio Venello e Amedeo di Castellamonte .I giardini interni furono progettati da Andrè Lenotre, artefici del giardino di Versailles . Agli inizi del 1700, si confrontò con il palazzo il genio di Filippo Juvarra, al quale si devono varie ristrutturazioni, nonchè la realizzazione:

- nell'anno 1720 della virtuosistica scala delle forbici costruita in un ambiente a pianta rettangolare (di circa 66 mq di superficie ed un’altezza superiore ai 10 metri) e così soprannominata per un paio di forbici che tagliano le due trecce laterali incrociate, in corrispondenza dell’imposta della volta sospesa, creando una lingua biforcuta. Fu realizzata in sostituzione della scala lignea, costruita nell’anno 1661, da Bartolomeo Botto e da Carlo Gallara, in occasione del matrimonio del Principe Carlo Emanuele III con Anna Cristina di Baviera Sulzbach , affinché l’accesso al maestoso appartamento dei due consorti (che si trovava al secondo piano del palazzo) fosse altrettanto maestoso e ricco. E’ costituita da un impianto architettonico in tre rampe "a tenaglia" (la prima semplice e tradizionale, la seconda sdoppiata, con le due rampe parallele costruite lungo i lati della sala e la terza volante fino al secondo piano) abbellita da splendide decorazioni barocche con stucchi, fiori e conchiglie (tutto di colore bianco per amplificare l’effetto della luce e la maestosità dello scalone);

ed il gabinetto cinese presente al primo piano e nato come Gabinetto di Toeletta della Regina che presenta le pareti rivestite con pannelli di lacche, provenienti dalla Cina , integrati con altri pannelli realizzati a loro imitazione dall'artista Pietro Massa . I lussuosi inserti trovano spazio su un fondo rosso che ospita grandi specchiere, il tutto impreziosito dal ricco gioco dorato di cornici e boiseries. L’oro riveste anche la cornice in stucco su cui si imposta la volta decorata ad olio da Claudio Francesco Beaumont . Fra il cielo luminoso ed il verde paesaggio il pittore di corte rappresentò varie divinità dell’Olimpo alle prese con alcuni episodi che preannunciano la guerra di Troia; un rilievo particolare è dato al "Giudizio di Paride", da intendere anche come omaggio a Elisabetta di Lorena , futura moglie – la terza – di Carlo Emanuele . A dare ulteriore movimento alla sala vi sono quattro gruppi marmorei del veneto Francesco Bertos , che con acrobatico virtuosismo rappresentano le allegorie delle stagioni.

Dall'anno 1738, altri lavori furono realizzati da Benedetto Alfieri. Il palazzo venne depredato nel 1800 dalle armate napoleoniche e con la Restaurazione, i Savoia intrapresero nuovi lavori di arricchimento del palazzo che durarono l'intero secolo.Nel 1820 fu rifatto lo Scalone d'onore, nell'anno 1823 fu ristrutturata la Galleria di Beaumont e fu realizzato il rondò, smantellato nell'anno 1834 e riattato come sala della rotonda. Nell'anno 1838 fu completata la sala del trono; nell'anno 1862, furono rifatti alcuni soffitti e stucchi. Negli anni Novanta del 1800 altri lavori furono intrapresi da Emilio Stramucci, a cui si deve la Manica Nuova.

Sul fronte sud del Palazzo (quale area d'accesso) è presente la Piazzetta Reale mentre sul lato posteriore settentrionale si sviluppano i Giardini Reali (vds. in [1] ) costituenti al giorno d'oggi un parco pubblico. Nel Palazzo Reale è custodita anche la Galleria Sabauda (già Regia Pinacoteca, ospitata in precedenza nel Palazzo Accademia delle Scienze).