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Foto Baradili:
2012, 2009, 2008

Baradili è situato nella Sardegna nella Provincia di Oristano. Il 20 luglio si festeggia il Patrono, Santa Margherita. Tra gli edifici religiosi: Chiesa parrocchiale di Santa Margherita.

Confina con i comuni di: Turri, Ussaramanna, Genuri, Gonnosnò, Baressa e Sini.

Storia

Il territorio di Baradili è antropizzato dall'epoca nuragica, come dimostrano ritrovamenti nelle aeree limitrofe. I siti nuragici furono, poi, abitati, durante le colonizzazioni greco-micenee, puniche e romane.

La prima citazione archivistica collegabile al presente insediamento si può far risalire al 1342, quando in una "Rationes decimarum Italiae Sardiniae" si cita il toponimo "Baratuli".

Secondo la famosa pace di Eleonora d'Arborea con gli Aragonesi, controfirmata dai dignitari di Sardegna, nel 1388, infatti, compare anche il comune di Baradili. Secondo quel documento, il borgo era parte del Giudicato d'Arborea ed era incluso nella Curatoria della Marmilla.

Nel Trecento, a Baradili fu infeudato a Garcia Lupo de Ferrero. In seguito, tutta la Marmilla venne occupata da Berengario Carroz, Conte di Quirra e Vicerè di Sardegna, fino al 1374.

Con la fine del Giudicato di Arborea, dopo la Battaglia di Sanluri, nel 1409, il borgo divenne parte del Regno di Sardegna.

Nel 1421, il re Ferdinando I infeudò Raimondo Guglielmo Moncada, ma a seguito di un problema finanziario i territori di Baradili e della Marmilla entrarono nella disponibilità Pietro Besalù, uno dei generi del Conte di Quirra.

Nel 1477, non potendo Besalù pagare un debito, Baradilli gli venne espropriata dal nuovo Conte di Quirra, Dalmazio Carroz.

I conti infeudarono, in seguito, i Centelles che decisero, in seguito, di far amministrare la Marmilla ad un Regidor.

L'ultimo Centelles morì nel 1676 lasciando eredi i Borgia. Erano, altresì, imparentati con i Centelles anche i Català, che contestarono la successione e, dopo numerose vicissitudini, riuscirono ad entrare in possesso del feudo nel 1726.

Nel 1766, Baradili passa agli Osorio. Nel 1821, il comune fu infine compreso nella Provincia di Oristano e riscattato agli ultimi feudatari, nel 1839.

Abolite le Province, nel 1848 il villaggio entrò nella divisione amministrativa di Cagliari, fino alla nascita dell'omonima provincia nel 1859.