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Foto Bompensiere:
2012, 2009, 2008

Bompensiere è situato in Sicilia in Provincia di Caltanissetta. La quarta domenica di settembre si festeggia il Patrono, Santissimo Crocifisso.


Chiesa SS. Crocifisso
Via Principe di Scalea con il Municipio a sinistra

Confina con i comuni di: Racalmuto, Sutera, Mussomeli, Montedoro e Milena.



Indice

Ritratto della Città

Il più piccolo dei comuni del nisseno, ma solo per abitanti, 625, con un’economia essenzialmente agricola, adagiato ai piedi del Monte Marrobio nella Sicilia Centrale a 290 m s.l.m. disposto su un’unica via principale un segmento della provinciale Montedoro-Mussomeli sui cui lati si articolano le case. Il territorio prevalentemente collinoso è attraversato dai fiumi Gallo D'Oro che delimita il confine con il territorio di Mussomeli e dal torrente Nadure che delimita il confine con il territorio di Milena e dal torrente Salito che in parte traccia il confine con il territorio del comune di Montedoro e in parte attraversa quello di Bompensiere, è a primavera che Bompensiere presenta i colori più belli, dal verde delle sue colline, al bianco e rosa profumato dei mardorli in fiore con un cielo azzurro pastello.


Storia

Fondato nella prima metà del 600, con il nome di Nadure originato dall'antico feudo di Nadore di cui si era fregiato Ottavio Lanza e Centilias principe di Trabia e conte di Mussomeli, il feudo alla sua morte passò al figlio Ottavio Lanza Barresi che volendo valorizare la nuova proprietà vi fece costruire un casale che popolo con gente proveniente dai vicini feudi. I discendenti della potente famiglia feudale dei Barresi ne furono propretari fino al 1812, anno in cui furono aboliti i diritti feudali.

Bompensiere ottenne l’autonomia amministrativa come comune nell’anno 1817, ma nel 1868 fù aggregata come frazione al comune di Montedoro.

Ricostituito comune con legge numero 252 del 20 marzo 1911, Bompensiere si staccava così definitivamente dalla odiata città di Montedoro che fino ad allora aveva mostrato nei suoi riguardi assoluto e deleterio disinteresse come frazione. Il suo primo sindaco fù il sacerdote Calogero Montalto che insieme al principe Pietro Lanza di Scalea, a quel tempo deputato per il Collegio di Serradifalco si era fortemente battuto per l'agognata autonomia locale.

Il nome “Bonpensiere” e “Nadaris” sono semplicemente le forme del latino medievale; in siciliano è detto, “Bonpinsieri” che significa augurio, con significato proprio di buon pensiero, augurativo di buone cose.


Monumento ai Caduti

Da Vedere

  • Chiesa Madre di Sant'Ottavio


Biblioteche

  • Biblioteca Comunale, Via G. Marconi


Lapidi Commemorative


Bibliografia

  • Bompensiere, storia di un comune di Sicilia, G. Giunta (1983)


Memorie Storiche

Nel Dizionario del 1858 di Antonio Busacca la città viene così descritta:

Bonpensieri - Nel val di Mazzara, Intendenza e diocesi di Caltanisetta, circondario di Serradifalco. Popol. 800. Esporta grano e mandorle.