GUIDA Gagliano del Capo/Ponte Ciolo
Storia
Il Ponte Ciolo, è stato realizzato sul canale del Ciolo, una profonda gola creata dall’azione erosiva dell’acqua nel suo percorso verso il mare; il ponte sospeso, è alto circa 26 metri ad unica campata ed unisce le due sponde della gola. Il nome Ciolo proviene dal dialetto salentino "Giole" o "Ciole", nome che veniva dato alle gazze ladre che abitavano il canale. Il costone roccioso è ricoperto di macchia mediterranea e piante come il fiordaliso di Leuca e specie selvatiche di orchidee. Il costone è ricco di grotte risalenti al periodo neolitico e paleolitico, dall’alto del ponte si possono scorgere le numerose cavità marine, quali: la Grotta delle Prazziche, lunga 42 metri e larga circa 6, dove all’interno di essa, sono stati scoperti numerosi pezzi di ceramica, manufatti del periodo litico e resti di fauna comprendente anche i rinoceronti; la Grotta grande del Ciolo, detta anche Bocca del Pozzo, la Grotta degli spiriti, Grotta del canale delle marine, Grotta dell’aspru e la Grotta dei passeri o grotta della foca monaca, chiamata così, in seguito alla scoperta di un esemplare di foca, da parte dello speleologo Franco Grandi. Alla grotta grande, si accede dal mare, la caverna è alta 30 metri ed il cunicolo di accesso è lungo 100 metri. Nella grotta scorre acqua dolce che fuoriesce da una sorgente sotterranea, la grotta è arricchita da un laghetto dalle sfumature rosse e verde smeraldo. Le pareti sono ricoperte di spugne multicolori di varie specie e l’ultima sala è ricca di depositi di guano dei pipistrelli. Un'altra cavità si apre sul bordo sinistro dello stretto fiordo del Ciolo, la Grotta Piccola del Ciolo, con accesso dal mare, profonda circa 120 metri, e allagata per tutta la sua lunghezza. Molti turisti amanti della natura si danno appuntamento per effettuare arrampicate a picco sul mare o effettuare tuffi acrobatici dal ponte alto 20 metri. Sul lato del ponte vi è una scalinata che permette di accedere nell’insenatura del Ponte Ciolo ad una piccola spiaggia ghiaiosa, bagnata dal mare, i cui colori variano dal turchese al blu. Il canyon offre l’opportunità di effettuare trekking sulla costa,attraverso il "Sentiero del Ciolo" lungo il percorso si incontreranno Fiordalisi, garofani, Campanule e attraverso ponticelli arrivare alla periferia dell’abitato di Gagliano. Il "Sentiero del Ciolo" fa parte del Parco Costiero Regionale “ Costa Otranto – S. Maria di Leuca e Bosco di Tricase.