GUIDA  Genova/Chiesa Sant'Agostino

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La facciata

Di tutte le chiese gotiche edificate in Genova, questa di Sant’Agostino è una delle poche rimaste in quanto, nell’Ottocento, per l’espansione della città e la costruzione delle nuove strade si demolirono un gran numero di chiese e conventi.

Si trova nel centro storico della città in piazza Renato Negri.

La chiesa di Sant’Agostino fu edificata nel 1260 per volere degli Agostiniani.

La lunetta con S.Agostino

La facciata è caratterizzata dalla tipica alternanza di fasce bicrome, in marmo bianco ed in pietra nera di promontorio ed è divisa verticalmente in tre lesene.

Ha il portale ad arco acuto decorato con una lunetta con un affresco di G.B. Merano che raffigura Sant’Agostino.

Ai lati del portale si trovano due bifore, al di sopra è posto un grande rosone e tutta la parte superiore della facciata è decorata da una serie di piccoli archi.

Il campanile

La chiesa è arricchita da uno stupendo campanile posizionato sul lato destro del transetto.

Presenta ordini sovrapposti di bifore e quadrifore arricchiti da quadrelle colorate e termina con un’alta cuspide e quattro pinnacoli laterali interamente coperti da piastrelle policrome.

L’interno della chiesa presenta tre navate con colonne di pietra dipinta a fasce bianche e nere con capitelli cubici.

La chiesa fu sconsacrata alla fine del Settecento e nel corso degli anni subì la completa rovina fino a trasformarsi in officina di fabbro, segheria e deposito di materiali vari.

Finalmente nell’anno 1932 il Comune di Genova affidò il restauro della chiesa ad Orlando Grosso che la destinò alla funzione di Museo di Architettura e Scultura Ligure.

Purtroppo tutto il complesso venne gravemente danneggiato durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale e per diversi decenni fu deposito di sculture ed elementi architettonici recuperati dalle chiese distrutte.

Finalmente verso la fine degli anni Settanta un nuovo progetto di ristrutturazione ha portato a termine quello che oggi è il complesso del Museo di Sant’Agostino.

L’edificio museale comprende anche i due chiostri che facevano parte del complesso religioso.

Il cosiddetto chiostro triangolare, di epoca medioevale con colonne a rocchi bianchi e neri e capitelli cubici ed un secondo chiostro risalente al Settecento in cui sono conservati frammenti archeologici, sculture e affreschi staccati.

I reperti raccolti sono di varia provenienza, vengono infatti da distruzioni antiche e recenti di monumenti della città, dovute a variazioni del tessuto urbano o da eventi bellici.

Notevoli i sovrapporta con le figurazioni di S.Giorgio e il drago eseguiti nel Quattrocento da Giovanni Gagini e la sua bottega e da artisti lombardi. Per il Cinquecento è da segnalare una serie di affreschi di Luca Cambiaso.

Il vasto interno della chiesa nel 1995 è stato trasformato in auditorium con una capacità di circa 750 posti ed è utilizzato dal vicino Teatro della Tosse.

Attualmente questo spazio viene adibito anche per esposizioni temporanee.


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