GUIDA  Giaveno/Castelli e Fortificazioni

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Castelli e Fortificazioni a Giaveno

  • Castello degli Albezi (XIII secolo)
sito accanto alla Chiesa della Sala (nell'omonima Borgata ed attualmente di proprietà privata) è un bel esempio di costruzione medioevale e fu la residenza della famiglia degli Albezi che esercitò per lungo tempo la funzione di castellani del borgo, su nomina dell'abate della Sacra di San Michele.
  • Casa forte
situata in Località Villa è stata realizzata (con portico) nel 1290 per controllare la strada che conduceva dal villaggio a Cumiana, tramite la Colletta omonima. E' denominata "Arco delle Streghe" a causa di urla e lamenti che, secondo un'antica leggenda, i valligiani avrebbero sentito provenire dalla torre nelle notti buie.

Torri

  • Torre degli orologi
sita di fronte la chiesa parrocchiale di San Lorenzo, sul lato opposto della piazza ed è il simbolo della Città. Iniziata nel 1736, in sostituzione della antica torre campanaria, venne portata a termine nel 1748 e nel 1887 la parte terminale, abbattuta da un fulmine, venne sostituita con quella attuale.Le iscrizioni latine che ornano i quattro lati del campanile ricordano il leggendario passaggio di Annibale e l'auspicata pace di Aquisgrana del 1748.
  • Torre delle streghe od Arco delle streghe:
è una Csaforte risalente all'anno 1290,sita in Località Villa,sulla quale si racconta che:
- <<un giorno,un giovane,si recò dalla strega Clerionessa (esperta in filtri d'amore e vissuta a Giaveno nei primissimi anni del '300) per farsi dare un filtro d'amore, con il quale intendeva conquistare una ragazza. La ragazza bevve il filtro preparato dalla strega, ma morì. Clerionessa fu processata e condannata ad essere murata viva nella torre (oggi detta "torre delle streghe") in cui era sempre vissuta. Trascorsero alcuni anni e finalmente un giorno fu aperta la stanza, dove doveva trovarsi il cadavere della Maga ma la stanza era vuota, la strega era diventata un fantasma ed ogni notte spaventava la gente con lamenti ed ululati.>>
- <<di una strega che aveva fatto morire con la sua pozione un viaggiatore che gli aveva chiesto di farlo ringiovanire. Naturalmente la strega è stata subito accusata ed imprigionata in una torre con sotto un arco. Per non farsi bruciare sul falò, la strega scappò per mezzo di un incantesimo fatto di erbe e di formule magiche da lei conosciute. Il giorno dopo, quando la guardia è andata a vedere come stava la prigioniera, non vide nessuno: c’era soltanto dell’erba bruciata e non si sa in quale modo. Dalla sera successiva, dentro la torre, si sentirono dei lamenti e dei pianti paurosi senza che però ci fosse nessuno dentro>>.
  • Torre Garola : sita in località Buffa è una torre quadrata del XVII secolo edificata con funzione di osservatorio e di difesa.