GUIDA  Mammola/Ville e Palazzi

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Anticamente Mammola fu uno dei maggiori centri della Calabria tanto da essere sede di Circondario e dimora delle famiglie più nobili del tempo. Rimangono a testimonianza numerosi Palazzi Gentilizi di notevole valore architettonico impreziositi, spesso, dalla presenza di rigogliosi giardini:

  • PALAZZO MUNICIPALE ex-Gagliardi: Via Dante, appartenente alla famiglia omonima, d’origine settecentesca, fu demolito e ricostruito destinandolo a Residenza Municipale. Di particolare pregio un bassorilievo marmoreo raffigurante la Madonna di Polsi di scultore ignoto, posto all’interno, di fronte allo scalone d’ingresso.
  • PALAZZO DEL POZZO: Via Dante, di proprietà dell’artista mammolese Rodolfo Del Pozzo, le cui opere (tele e sculture) si possono ammirare in diverse chiese calabresi, risale alla metà dell’800 e conserva ancora il portale con lo stemma di famiglia, l’atrio interno e qualche affresco murario.
  • PALAZZO DE GREGORIO: Via Dante, detto anche “Baglio” con il suo monumentale portale di pietra granito a bugne, opera di valenti scalpellini, risale alla seconda metà del ‘700. Fiera testimonianza assunta dalla baronia mammolese, conserva al suo interno un gran giardino. Difronte la Chiesa del Carmine un tempo proprietà dell’antico palazzo feudale.
  • CASA TARANTINO: Piazza del Parlamento, appartenente alla famiglia omonima (Camillus Tarantinus) d'architettura rinascimentale e neoclassica conserva anch’essa intatto lo stemma di famiglia.
  • PALAZZO FLORIMO: Via Dante, di notevoli dimensioni, è stato costruito intorno ad una corticella centrale su cui s’innesta un raro esempio di “scala a tenaglia” tipica dell’architettura neoclassica meridionale.
  • PALAZZO FERRARI o del Feudatario: Via Cirillo, di proprietà del Barone “jus primae noctis” con stemma araldico in pietra con dragone alato, cinque stelle sormontate da corona baronale ben in evidenza, il portale ben conservato, l’atrio e le scale in granito, gli ampi saloni con tele. Una parte del Palazzo ristrutturato recentemente viene adibito a casa di riposo per anziani.
  • PALAZZO SPINA: Largo Pace, oggi parzialmente distrutto, ma una volta importante ed imponente con i suoi balconi bombati in stile barocco, è stata dimora del Podestà. Salì agli onori della cronaca cinematografica quando il famoso regista Pietro Germi vi girò alcune scene del film neorealista “Il Brigante di tacca di lupo”. All’interno vi è, posto in un’apposita cappelletta, un pregevole presepe del 1600 scolpito in legno.
  • PALAZZO PICCOLO: Via Dante, ancora oggi abitato, è caratterizzato dalla facciata sobria ed elegante con il portale delimitato da due colonnine in granito con capitello in marmo, i balconi in ferro battuto e il cornicione del tetto fregiato. l’interno è impreziosito da dipinti murali.
  • PALAZZO DEL POZZO: Largo Machiavelli, appartenente alla famiglia omonima, ancora oggi abitato. Ristrutturato negli anni 1970/80, ha perso le bellezze artistiche settecentesche.
  • PALAZZO BARILLARO: Via O. Zavaglia, di epoca più recente risale alla fine del sec. XX, abitato dai discendenti della famiglia Barillaro. La facciata elegante con balconi in ferro battuto, il portale centrale con ai lati altre due scalinate d’entrate in pietra granitica, all’interno la scala in granito e ampi saloni decorati.
  • PALAZZO BARILLARO: Località Scinà, sito lungo la S.G.C. Jonio-Tirreno, a due piani con numerose finestre ad arco era adibito oltre che a dimora del proprietario a struttura produttiva. Infatti il primo piano era destinato ad opificio (grande trappeto), mentre al secondo s'allevava il baco da seta.
  • PALAZZO BARILLARO: Località Scala, residenza estiva della famiglia, a tre piani con l’elegante facciata con balconi e finestre ad arco di stile Barocco. La si può ammirare percorrendo la S.G.C. Jonio-Tirreno direzione Rosarno a valle della ex-miniera “Macariace”.