GUIDA  Nardò/Parco Naturale regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano

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Torre dell'Alto e Costa di Porto Selvaggio





Indice

Parco Regionale di Porto Selvaggio - Habitat

  • Il Parco Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano è stato istituito con la Legge Regionale n.6 del 15 marzo 2006, si estende su 1.122 ettari ed ingloba il Parco di Porto Selvaggio riconosciuto nel 1980 e la Palude del Capitano istituita nel 1997. Il Parco si estende tra l’Area marina di Porto Cesareo e Gallipoli,ed è delimitato a sud dalla Torre dell'Alto e a nord con la Baia del Fiascone.Nel Parco di Porto Selvaggio,ricadono diversi siti di interesse storico, archeologico e paleontologico, ci sono tre S. I. C. tra cui: oltre l’area della “Palude del Capitano”, Le Torri Costiere: “Torre Uluzzu”, “Torre In serraglio” e “Torre dell’Alto”. Il Parco comprende sia 300 zone a pineta attrezzate e ricca di Pini d’Aleppo, sia 7 kilometri di costa rocciosa e frastagliata dalle alte falesie su cui si ergono le torri d’avvistamento e costa bassa con rocce affioranti dal mare, ricca di insenature, con una vegetazione che si alterna con la macchia mediterranea, la gariga, e la pineta. Diverse sono le grotte sommerse ed emerse , il pianoro di Serra Cicoria dove sono stati ritrovati reperti risalenti al neolitico e la località Fiascone con un insediamento del periodo romano – imperiale.

Doline o Spundurate

  • Nel parco, “il Frascone”, si incontrano numerose doline di crollo, circondate da salicornia , macchia mediterranea e scogli.Grotte che a causa del fenomeno carsico, hanno visto crollare la loro volta e portato alla luce l’acqua dolce di falda del sottosuolo che sgorga dalle sorgenti – foci. La formazione di questi laghetti a cielo aperto sono diventati luogo di sosta per l’avifauna migratoria.

Grotte

  • Diverse le grotte di origine carsica all’interno del Parco e quelle sommerse:
  • Grotta del Cavallo ad Uluzzo , una delle località piu’ importanti per l’archeologia preistorica, infatti all’interno della grotta sono stati ritrovati reperti risalenti a 35.000 anni fa;
  • La Grotta di Uluzzo posizionata sotto la Torre dallo stesso nome e la Grotta Cosma.
  • La Grotta delle Corvine e la Grotta Roversi, sotto Torre dell'Alto, sono grotte sommerse. La grotta delle Corvine è la piu’ maestosa e ricca di specie biologiche marine.
  • La Grotta riparo M. Zei all’interno del parco e le grotte del Fico e di Capelvenere.
  • Pianoro e Grotta di Serra Cicoria , dove è stata scoperta una necropoli con una ventina di individui e reperti risalenti al neolitico.

Flora

  • La flora dell’area boschiva è caratterizzata da pini d’Aleppo, acacie, ginepri, insieme alla macchia mediterranea ricca di timo, salvia, mirto, giunco spinoso, leccio e molte specie di orchidee selvatiche presenti anche nella Palude del Capitano, di particolare interesse le specie rupicole quale la Campanula Versicolor, il limonio, la salicornia, il finocchio marino, etc.

Fauna

  • Uccelli: ci sono varie tipologie di uccelli, fringuelli, cardellini, cincie, capinere, tortore dal collare, colombacci, passere d’Italia e mattugie, fanelli, gazze e upupe. gheppio, il gufo comune e il più raro rampichino.
  • Rettili: tra i rettili troviamo la lucertola campestre, il ramarro, il biacco e la testuggine comune.
  • Mammiferi:tra i mammiferi le volpi, le donnole e le faine.


Palude del Capitano

  • La Palude del Capitano è costituita da uno specchio d’acqua salmastra che viene alimentata dalle acque sorgive sotterranee che si incontrano con l’acqua di mare attraverso canali sotterranei. La Palude è stata causata dal carsismo che ha formato una vasta depressione causata dal crollo della volta. la " spunnulata" (sprofondata), fenomeno geologico tipico dei terreni carsici, noto anche con il nome di doline.

La palude ospita numerose specie di animali sia acquatici come i cefali e le anguille ma anche diverse specie vegetali, anche molto rare in via di estinzione come la Sarcopoterium Spinosum o spinaporci, che ha qui l'unica stazione di presenza regionale ed è presente anche la stazione di Salicornieto, habitat naturale.