GUIDA  Recanati/Lapidi a Giacomo Leopardi

Da Wiki.

Una serie di lapidi che riportano celebri versi di Giacomo Leopardi. Nella prima foto in alto, anche se non si legge tutto, è facilmente riconoscibile il primo verso de "L'infinito":

SEMPRE CARO MI FU QUEST'ERMO COLLE


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Con rito solenne di popolo

fu tratta di quassù la terra

che

sulla tomba lontana di Fuorigrotta

nel primo centenario

della morte del poeta

numerosi pellegrini recanatesi

amorosamente deposero

simbolico compimento

del desiderio ardente di lui

di riposare per sempre

in questo luogo diletto

VI giugno MCMXXXVIII


Versi de "Il sabato del villaggio", nell'omonima piazzetta.


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I fanciulli gridando

Su la piazzuola in frotta,

E qua e là saltando,

Fanno un lieto romore:


Dal "Passero solitario":


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Io solitario in questa

Rimota parte della campagna uscendo,

Ogni diletto e gioco

Indugio in altro tempo: e intanto il guardo

Steso nell'aria aprica

Mi fere il Sol che tra i lontani monti,

Dopo il giorno sereno,

Cadendo si dilegua e par che dica

che la beata gioventù vien meno.


"A Silvia":


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Io gli studi leggiadri

Talor lasciando e le sudate carte,

Ove il tempo mio primo

E di me si spendea la miglior parte.

Din su i veroni del paterno ostello

Porgea gli orecchi al suon della tua voce

Che percorrea la faticosa tela.


Un verso de "Le ricordanze":


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Viene il vento recando il suon dell'ora

Dalla torre del borgo. Era conforto

Questo suon mi rimembra le mie notti.....