GUIDA  Torino/Ville e Palazzi/Palazzo Trucchi di Levaldigi

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Ville e Palazzi/Palazzo Trucchi di Levaldigi

Palazzo Trucchi di Levaldigi - Panoramica
Palazzo Trucchi di Levaldigi - Panoramica

  • Progettato dall’ Architetto Amedeo di Castellamonte ed edificato tra l’anno 1673 e l’anno 1677 ,su ordinazione di Giovanni Battista Trucchi ( Conte di Levaldigi e Generale delle Finanze di Carlo Emanuele II ,figlio di Vittorio Amedeo I ) ,spicca per il disegno della facciata che adotta il linguaggio degli ordini architettonici dei dintorni di Piazza San Carlo . Possente e severo nel basamento a bugne è segnato dal ritmo delle lesene binate e dai forti aggetti dei cornicioni marcapiano e dei timpani delle finestre. Presenta un taglio diagonale della facciata d’ingresso ed è dotato di un atrio sontuoso e di uno scalone centrale.Gli ambienti interni hanno subito radicali trasformazioni agli inizi del XX secolo per essere adattati alla nuova destinazione quale sede della Banca Nazionale del Lavoro .L’imponente portale,retto su quattro colonne inanellate in marmo bianco,conserva il portone originario,riccamente intagliato e montato nell’anno 1675.Questo portone completamente intarsiato (con decorazioni animalesche metamorfiche,foglie d’acanto,fiori,mascheroni e teste di leone.Nel lunotto superiore si vedono putti che schiacciano un mostro a tre teste) è opera di Pietro Danesi .Chiamato il portone del diavolo per via del batacchio centrale che raffigura il diavolo scrutante i visitatori che bussano alla porta,dal tempo della sua realizzazione si è creato una fama leggendaria e magica.


Curiosità :
- il 15 maggio 1738,al piano terreno,venne autorizzata la prima fabbrica torinese di tarocchi (sottoposta a gabella) il cui gioco venne successivamente stabilizzato e regolamentato dal codice piemontese,tuttora in uso.


Miti e leggende :
- sul palazzo,si narra che:
1. a fine XVIII secolo, epoca in cui il palazzo appartenne a Marianna Carolina di Savoia' ,nel salone da ballo al cui fondo era raffigurata una scena infernale nella quale le danzatrici coperte di minuscoli abiti ballavano tra le fiamme,dimenandosi come invasate e simboleggiando le anime dannate,durante un’importante e sontuosa festa di carnevale con orchestrali,danzatrici ed artisti ad un certo punto una delle danzatrici che si esibiva per intrattenere gli ospiti cadde a terra pugnalata mortalmente.Il colpevole non fu mai ritrovato né tanto meno l’arma del delitto.La notte stessa dell’omicidio si scatenò sulla città una vera e propria tempesta di vento e pioggia culminata con lampi accecanti,tuoni fragorosi e vetri frantumati. Un vento freddo soffiò all’interno del palazzo e spense tutte le luci, gli invitati scapparono urlanti. Poco tempo dopo venne avvistato un fantasma che si aggirava per le stanze del palazzo,quello della ballerina crudelmente uccisa la notte della festa;
2. durante l’occupazione Francese,ad inizio 1800,un certo Maggiore Melchiorre Du Perril entrato nel palazzo per consumare un pasto veloce,prima di partire con documenti segreti ed importanti,non ne uscì mai più.Sembra che vent’anni dopo, durante i lavori di ristrutturazione,alcuni operai (abbattendo un muro) vi avessero trovato uno scheletro imprigionato (trattenuto da due muriccioli laterali) con il cranio presentante una netta frattura provocata da una botta molto violenta.
- sul portone,si narra che:
1. sia comparso dal nulla in una notte quando un apprendista stregone invocò le forze oscure e lo stesso Satana. Il Diavolo, scocciato da questa invocazione, decise di punire lo stregone imprigionandolo dietro il portone che il malcapitato non riuscì mai più ad aprire.