GUIDA  Torre Annunziata/Villa di Lucio Crasso Terzo/I Gioielli

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Abbiamo numerosi esempi di gioielli, tra i quali si distinguono: anelli, orecchini, bracciali, collane lunghe e collane corte.

Gli anelli sono i più numerosi tra i monili ritrovati. Venivano portati in età imperiale da uomini e donne di vari ceti sociali, tranne che dagli schiavi. C’era l’abitudine, nonostante le leggi repubblicane tese a frenare il lusso, di portare più di un anello; uno degli scheletri dell’ambiente 10 portava tre anelli di cui due al mignolo. Il tipo più semplice è quello in oro o argento con verga a fascetta e castone ovoidale liscio o inciso. Più interessante è l’anello ornato da una maschera di attore comico e quelli in filo godronato con o senza perla raffiguranti figure di uccelli. Gli anelli a serpente si rifanno a modelli ellenistici e sono con più spirali o a due teste affrontate. Ampiamente rappresentato è il tipo ornato con gemma, liscia o incisa. L’uso delle gemme iniziò a diffondersi a partire dal I secolo a.C. con l’intensificarsi dei rapporti con l’Oriente. Alle pietre preziose si attribuivano proprietà magiche e perciò venivano impiegate come amuleti ed incise con immagini per lo più di divinità ed animali.

Gli orecchini sono un ornamento femminile di origine antichissima e molto diffuso in tutte le età. Il tipo a “spicchio a sfera”, forse è il più caratteristico della produzione Romana, è presente sia nella forma completamente liscia, secondo lo stile dell’oreficeria tarda-Etrusca, sia in quella ricoperta da una fitta puntinatura ottenuta a sbalzo, ad imitare la tecnica della granulazione. Una variante non molto diffusa è il tipo con piccoli quarzi disposti a canestro. Secondo Seneca e Plinio il Vecchio, il tipo con pendente ornato da perle era molto amato dalle donne Romane. Infine vanno notati orecchini in semplice filo d’oro liscio annodati a cerchio.

I bracciali “armillae” venivano portati prevalentemente dalle donne su entrambe le braccia, sia nella parte alta, che ai polsi, nonché alle caviglie.

Le collane, invece, si dividono in corte “monilia” e lunghe “catellae”, queste ultime giungevano fino ai fianchi, intrecciandosi sul petto dove potevano essere fissate da fermagli scorrevoli in forma di borchie, l’unico o il maggior ornamento della collana. Altro ornamento è il “pendente”; diffusi sono quelli a forma di ruota e di crescente lunare con globetti all’estremità, di origine Siriana. Variante fastosa e poco diffusa di “crescente” è questa decorata con perline e grani di smeraldo. Le collane a “giro collo” sono sia in forma più sobria, costituita da una semplice catenina, sia in quelle dove appare il contrasto tra il giallo dell’oro e il verde dello smeraldo.