kingleo ha scritto:quando le regole, i commi, sottocommi lasciano il posto ai cavilli ed alla loro INTERPRETAZIONE....la poesia ed il piacere di scattar foto MUORE miseramente.
Scusami se te lo dico, ma la poesia muore quando se ne fa un DRAMMA solo perché una foto non è stata considerata valida per il concorso,
è questo il punto di fondo, basterebbe prendere il tutto con serenità e tutto questo grande problema semplicemente non ci sarebbe più.
Se davvero piace scattare e condividere così le proprie emozioni con gli altri, il fatto che una foto possa essere per qualche motivo messa fuori concorso,
non sarebbe un problema, certo può dispiacere, ma non è certo un dramma, la poesia della foto scattata rimane tutta lì,
I problemi con il concorso non nascono dalla sue regole, ma dal fatto che si vedono complotti non appena si vede una propria foto non poter vincere il concorso perché considerata non valida.
Ricordo a tutti ancora una volta, che per DEFINIZIONE, un concorso è appunto questo: sottoporre una propria foto al giudizio altrui,
se non si è pronti ad accettarlo, allora NON ha senso partecipare ad un concorso
In altri concorsi non c'è questo clamore, per il semplice fatto che NON c'è l'altissimo livello di trasparenza che c'è in questo concorso.
In altri concorsi si presentano le foto e si sa solo chi ha vinto o no, punto.
Qui tutto viene fatto alla luce del giorno, inoltre si è anche diviso la fase del "controllo" dalla fase di "giudizio finale",
proprio per dare un maggiore livello di imparzialità
Tutte queste discussioni non ci sarebbero state, se non avessimo effettuato nessun controllo durante la gare, lasciando candidare di tutto e di più (tipo un bel primo piano della fontana di Trevi spacciato come "panorama"), per poi prendere le foto più votate, e decidere quali rendere vincitrici, senza dire quali avevamo scartato perché non valide. Avremmo noi risparmiato una quantità enorme di tempo, non ci sarebbero state discussioni, ma ci sarebbe stato un far west con il concorso intasato di foto non valide e ci sarebbe stata molto meno trasparenza.
Ripeto il trucco è: questo non è il giudizio finale divino, è un gioco, basta prendere serenamente il tutto, se si crede davvero alla fotografia, alla sua poesia, al piacere dello scatto, alla possibilità di condividere le proprie emozioni con gli altri, non ha nessun senso prendersela e amareggiarsi per le valutazioni di chi è appunto chiamato a valutare le foto candidate.