[Io capisco che qualcuno stà aspettando il Papa nero io nel frattempo seguito a seguire l'imperatore

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Lascia perdere,tieniti pure il tuo imperatore,non mi va più di parlare di regni e sudditi,sono più di quindici anni che lo faccio,ma ti consiglio di trovartene un altro più giovane perchè credo che il tuo attuale imperatore abbia raggiunto i limiti di età per godersi a casa "il suo meritato riposo".
L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro e gli imperatori,così come tu li chiami,non hanno diritto alcuno di governare il nostro paese.
Adesso è giunto il momento di rimboccarci le maniche ma ci vorranno anni per rimettere a posto i cocci.
Chiunque lo rimpiazzerà,di destra o di sinistra,avrà il dovere di provarci perchè il problema del nostro paese non è tanto riguadagnare credibilità nell'unione europea ma la massima priorità è un invertimento di rotta,una promessa mai mantenuta da questo governo agli elettori,cioè, puntare all'occupazione sul lavoro,specialmente per i giovani,motivo fondamentale per risanare l'economia.
Una forte spinta di importanti interventi in questo campo,sicuramente,potrebbe portare una pluralità di competizione a livello di imprese e generare grandi possibilità a livello occupazionale.Per le imprese, la forte propensione a competere sarà determinante a ridurre lo stato di corruzione nel nostro paese.
Oggi,in Italia,viviamo tutti a braccetto con la corruzione,dal pesce più piccolo a quello più grande e questo fenomeno è stato reso fertile dall'eccessivo sezionamento del nostro tessuto sociale.Mi spiego meglio.
Purtroppo,non ci rendiamo conto che il ceto medio è stato assorbito da quello più povero mentre,il ceto più alto ha raggiunto vette immaginabili,immaginabili perchè la corruzione ne fa da padrona trovando terreno fertile, mettendo in essere una specie di catena alla fine della quale esiste anche il poveretto,illuso ma contentissimo di raccogliere anche le briciole in un paese così burocratico come il nostro.Mi fermo qui.
Purtroppo,ci sono tanti punti in discussione nella nostra vita sociale che andrebbero presi in considerazione uno per uno ma l'intellettualità dell'italiano medio si ferma al volere deviante del potere mediatico e per questo,siamo in attesa di un nuovo messia.