grazie, gianniB
grazie, gianniB

che si sono già dati una finalità ben precisa; tenere viva l'attenzione sì, cercare ogni iniziativa perchè la solidarietà possa trovare le strade giuste, ma su questa scelta ho molte perplessità -
marivodo ha scritto:sono d'accordo con te , anzi , invece di fare un dono generale propongo di destinanre la somma alla ricostruzione della
Torre dell'orologio di Novi di Modena, un simbolo della resistenza ad oltranza , poi vinta dalle forze adverse![]()
Un gesto simbolico da parte di tutti noi che fotografiamo per diletto il patrimonio artistico dell'Italia



MARIO1964 ha scritto:Per destinare il premio in maniera diversa da quella stabilita ci sono seri problemi, non ultimo il fatto che bisogna sentire i componenti del proprio Team e decidere collettivamente.
C'è invece un' altra cosa che possiamo fare spontaneamente.
I terremoti, fra i tranti drammi che creano, ne creano uno che tocca da vicino tutti noi: danneggiano proprio ciò che sta più a cuore in questo sito e in questo forum: quel patrimonio nazionale che noi esaltiamo ogni giorno con i nostri scatti.
Offriamo spontaneamente i nostri scatti per realizzare una pubblicazione, o una serie di pubblicazioni a tema da mettere in vendita ed il cui ricavato vada alle popolazioni colpite dal terremoto: in questo modo chi vuole e se la sente può aderire in prima persona.
Per quanto mi concerne tutto ciò che ho pubblicato qui dal giorno della mia iscrizione in poi è a totale disposizione.

gianniB ha scritto:Il devolvere il premio non penso sia tanto complicato realizzarlo nel senso che è un impegno morale del vincitore


MARIO1964 ha scritto:gianniB ha scritto:Il devolvere il premio non penso sia tanto complicato realizzarlo nel senso che è un impegno morale del vincitore
Ecco, hai colto il punto, Gianni.
A mio avviso non possiamo prenderci impegni morali per terzi.
Non possiamo spendere i soldi degli altri.
Non possiamo dire a chi ha deciso di devolverli al Gaslini, all' AISM, all' AIRC, alla LILA o a MSF "dalli ai terremotati", perchè chi ha deciso di destinarli comunque ad una causa altrettanto meritevole e già stabilita si sentirebbe messo in difficoltà e giudicato male da tutti.
Siamo individui, ognuno con una propria sensibilità: e se a me facessero più pena i bambini maltrattati o i cani randagi? C'è un' emergenza, d' accordo, ma che dire delle criticità costanti e quotidiane che uno cerca di alleviare con la beneficienza? Abbandoniamo tutto per correre dai terremotati?
Possiamo offrire spontaneamente ed individualmente quello che abbiamo senza sottrarre risorse già destinate, incrementando quello che già facciamo; anzichè "dirottare" fondi creiamone di alternativi.
Questa la mia idea e la mia proposta.

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