Tra i figli illustri di Gubbio c'è anche un farmacista engagè.
Si tratta di Angelico Fabbri, protagonista del Risorgimento italiano e impegnato nella vita pubblica cittadina, recentemente inserito nell’elenco del “Dizionario Storico Biografico dei farmacisti italiani” (Padova Veneta Edizioni, 1990). La fama di Fabbri è cresciuta anche grazie al saggio “Angelico Fabbri, un politico in camice da farmacista” dei ricercatori Giuseppe Nardelli e Giuseppe Marino Nardelli, comparso nel volume “Elementi di storia e deontologia farmaceutica” (A.I.S.F. 2007).
La scheda riguardante Fabbri, molto ampia rispetto ad altre, riporta accanto alle note bibliografiche fondamentali ed a quelle relative all’impegno che lo hanno visto come personaggio pubblico di spicco per la sua attività di politico e di amministratore, le annotazioni riguardanti l’attività di farmacista, impegnato socialmente in aspetti diversi dalla professione. Fabbri, iscritto al corso di Scienze fisiche e diplomato in farmacia a Bologna subentrò inizialmente nella conduzione della farmacia del padre Raffaele, indicando subito modalità di interventi igienici pubblici, dando nuove regolamentazioni, indicando tecniche innovative di vinificazione. “La produzione scientifica – riporta la scheda - fu caratterizzata dalla ricerca tossicologica culminata con la pubblicazione del trattato “Del modo di riconoscere i principali avvelenamenti” nel 1852. Un volume corposo che descrive i veleni gassosi ed inorganici accanto ai più comuni veleni organici per i quali la ricerca non era molto avanzata”.