albatros ha scritto:Con tutto il rispetto per gli enotecari di professione, mi fido soprattutto del mio gusto
La Vernaccia di San Gimignano è talmente inflazionata da farmi dubitare spesso della sua autenticità...ma così è per molti vini divenuti famosi.
Anche i piatti spesso non sono proprio gli stessi fuori dalla loro zona d'origine...gli ingredienti stessi non sono sempre uguali o hanno il medesimo sapore.
Il Ruspo di Carmignano forse è come dici tu poco reperibile, ma allora meglio abbinare un vino della zona in cui ci si trova al momento.
Non è frizzante, e comunque se ti interessano ulteriori notizie:
http://www.prato.net/int/sito/mangiareebere/vino/ruspo/
Fai bene ad affidarti al tuo gusto, il vino oggi è come un vestito cucito su misura del cliente... il panorama enologico offre talmente tante possibilità che penso sia quasi impossibile non riuscire a trovare il vino giusto che fa per noi ed il lavoro dell'enotecario o del sommelier dovrebbe proprio esser questo, capire il gusto del cliente ed assecondarlo...
Sul discorso inflazionamento di un vino penso che se un prodotto, grazie a nuove tecniche di vinificazione od affinamento oppure grazie alle analisi di laboratorio, va a migliorare quelle che sono le potenzialità qualitative del vitigno i vantaggi sono sia per il produttore (in termini di immagine) sia per il consumatore (in termini di piacevolezza). Fermorestando che il tutto deve rientrare nel rispetto dei disciplinari di produzione (che pur non essendo forse uno strumento perfetto rimangono ad oggi l'unica garanzia di autenticità).
Tu mi accennavi alla Vernaccia di San Giminiano, io da buon piemontese posso portarti l'esempio della nostra barbera... storicamente sempre considerata un vino da contadini per via delle sue carateristiche di rusticità, un vino ad alta acidità e bassa tannicità... bhè ci sono stati dei produttori che hanno creduto ed investito su questo vitigno, hanno tentato di capirne i pregi ed i difetti, col tempo ne hanno esaltati i primi e moderati i secondi sino a che oggi si è giunti ad un prodotto di estrema piacevolezza, fruttato poco tannico e con una pronunciata vena acida che ne favorisce la bevibilità. Certo poi è arrivata la moda della barrique... ed allora molti produttori hanno creato anche le barbere barricate... piacevoli e suntuose, ma personalmente non le consiglio a chi vuole assaggiare per la prima volta la nostra barbera, ma se un'azienda la produce è perchè il mercato la richiede, sta a noi la scelta! e per chiudere il cerchio: un buon enotecario deve sapere cosa consigliare a chi chiede di poter bere un vino piacevole legato alle sue origini... io lo faccio sempre.
ps. ho visitato il link che mi hai lasciato, leggendo le varie descrizioni del vin ruspo mi è sorta una domanda: mi spieghi come si riesca a ricavare un vino rosato da una vinificazione in bianco?