Riconoscersi in un significato etico condivisibile da tutti penso possa dare un indirizzo migliore agli sforzi di ciascun autore.
Senza però togliere il necessario contributo che i vincitori debbono a mio avviso ottenere, perchè ritengo che una libertà di scelta debba essere lasciata a chi vuol essere padrone di conferire tutto o parte dei suoi guadagni a chichessia in maniera che lui deciderà, silenziosa o pubblica.
Faccio pertanto questo appello alla redazione: Aumentiamo i premi, non riduciamoli: uno non profit ed uno tradizionale. Uno che sposa una causa ed uno al/ai vincitore/i.
Più premi, non solo al vincitore per punteggio, ma anche a chi si è distinto per come ha interpretato la gara, per come ha valorizzato aspetti sconosciuti... ecc.




Chi le decide? e con quale criterio? Per quel che so e che conosco, ci sono almeno la metà degli italiani in questo momento storico, che sono
mi sembra alquanto campata per aria, scusate la franchezza, questa proposta messa in questo modo. 





