41°56'22?N 14°34'53?E
Palmoli, terra d’Abruzzo Citra (così denominato sotto il regno di Napoli, per distinguerlo dall’Abruzzo Ultra, oltre il Sangro) compresa nella Diocesi di Chieti, sorge su un monte solitario a m. 727 sul livello del mare.
Il nome di Palmoli , nella sua forma più antica, è “Palmula” ed appare per la prima volta nella Donazione di Ugo di Grandinato del 1115. Fu chiamata così perché, prima che vi fosse edificato il Castello, quando abbandonati i vari “vicus” la gente si arroccò sul monte, questo era ricoperto da ulivi silvestri dal caratteristico color verde scuro, che spiccava tra il fitto bosco di querce secolari. Perciò la tradizione popolare ha chiamato per lungo tempo Palmoli “Palmoli Monteverde”.Si attesta la nascita del borgo medioevale di Palmoli al 1300circa.mnCon la tipica struttura a “spina di pesce” (una struttura principale, da cui partono vicoli chiusi), il borgo costituiva il cuore della vita medioevale. Protetto da mura perimetrali, vi si accedeva tramite due porte, Porta da Capo e Porta da Piedi, che venivano chiuse durante la notte per evitare l’assalto dei briganti. All’interno del borgo si trovava e si trova tutt’oggi, il Castello Marchesale, il monumento civico più suggestivo e significativo di tutto il territorio. Il primo castello,secondo la tradizione popolare, fu costruito nel 1095 da Pandulfo di Sangro dei Conti di Monteodorisio, la stessa tradizionepopolare ricorda che furono costruiti contemporaneamente da tre fratelli della famiglia Di Sangro tre castelli: quello di Monteodorisio ; quello di Furci e quello di Palmoli all’estremità della contea. I tre castelli erano allineati e comunicavano fra loro di giorno con pali e colonne di fumo, di notte con fuochi.
L’attuale castello ha conosciuto almeno tre fasi di costruzione e di ampliamento: la prima nel periodo Svevo-angioino con la costruzione della torre cilindrica centrale, i merli guelfi con la cosiddetta scarpa dodecagonale e il passetto che metteva in comunicazione la torre con l’appartamento del signore; la seconda fase nel periodo D’Angio’- Durazzo (intorno al 1400) ha visto la costruzione del palazzo Marchesale, ora sede degli uffici comunali; infine, nella terza fase, nel periodo Borbonico (1772) il Marchese Severino di Gagliati fece costruire la Cappella di San Carlo annessa al castello.
foto di Palmoli: http://www.flickr.com/photos/dessardofe ... 727829900/