ilcobra173 ha scritto:Scriveva Patrick
Come da richiesta dalla direzione, propongo questo nuovo argomento.
Indirizzi utili alla fotografia :
E si è andati avanti così per un po'; adesso mi sembra sia cambiato l'argomento. Mi pare sia diventato "PHOTOSHOP E SIMILI", inoltre tutti i 3D si basano soltanto sulla fotografia digitale.
Il nome dato al thread è:
Siti utili e tecnica, motivo per cui non mi par giusto usarlo solo per riportare sterili liste di siti (che, peraltro, ce ne sono mille milioni, e basta saper googlare un po' che se ne trovano come funghi in un bosco d'autunno); quel
tecnica che segue porta nel thread la discussione su come si possa o non possa manipolare una immagine. Non vedo niente di male se, poi, come dici, si sia andato verso Photoshop e simili.
ilcobra173 ha scritto:Indipendentemente dalla validità delle foto digitali, continuo a credere nella capcità del fotografo di trovare la giusta luce, il movimento e l'armonia di tutto quello che verrà impressionato sul fotogramma. Faccio il digitale solo per il 30% dei miei scatti il rimanente 70 è colpo d'occhio, culo e tecnica, perché ritengo che la tecnica relativa alla fotografia non sia quella relativa alla postelaborazione dell'immagine, ma quella che ti fa valutare tutte le condizioni ambientali per rappresentare degnamente i nostri pensieri.
Purtroppo il panorama della moderna fotografia amatoriale (e di questa si tratta, poiché, qui, siamo tutti amatori, credo) è costituito oggi da una alta percentuale di fotocamere/immagini/fotografi digitali, non possiamo ignorarlo.
Anche io dico purtroppo, poiché personalmente (è l'ho già ripetuto più volte) sono nato fotograficamente con la pellicola, con la FP4, con la HP5, con la T-Max stampando le mie fotografie su carta baritata (la politenata non mi è mai piaciuta, questione di gusti!

). Allora il fotografo era anche un "piccolo chimico", ed era bello così. Oggi il fotografo è anche un "piccolo programmatore" (o solamente un piccolo utilizzatore del computer): è l'evoluzione, i tempi sono cambiati.
Quando tu dici di ritenere che la tecnica relativa alla fotografia non sia quella della postproduzione, ma quella che ti porta a valutare tutte le condizioni ambientali (io direi tutte le variabili sia ambientali, sia caratteristiche chimico-fisiche del supporto, sia caratteristiche ottiche dell'obiettivo), io ti do pienamente ragione. Personalmente ho sempre ragionato così, ma perché mi è stato instillato da un professionista dell'epoca. "Carlo, mi diceva, tu devi essere in grado di conoscere il risultato della tua fotografia già prima di scattarla". Una raccomandazione che ho fatto mia e che, poi, ho trasmesso ad altri.
ilcobra173 ha scritto:Aggiungo un ultimo mio convincimento, cioè che ad inseguire la postelaborazione si diventa dei bravi fotoscioppari che dovranno lottare contro un esercito di ragazzini sempre più bravi,
Queste sono sante parole, la tecnologia esasperata è appannaggio dei ragazzini. Purtroppo sono quelli che abbassando la qualità media del prodotto, condizionano pesantemente il mercato, sotto l'aspetto economico.
ilcobra173 ha scritto:Un bravo regista è anche un bravo fotografo (Kubrik, Tornatore per citare i primi che mi vengono in mente), un bravissimo fotosciopparo, rimarrà sempre tale.
E.
Su questo mi trovi parzialmente d'accordo. Kubrick è stato un fotografo, ed alcuni suoi film portano la sua firma anche come direttore della fotografia, ma Giuseppe Tornatore no, almeno a me non risulta. Ci sono, comunque davvero registi che sono venuti fuori dopo una lunga gavetta fatta con la fotografia (il cinese Zhang Yimou, tanto per citare il primo che mi viene in testa), ma non dimentichiamo che, nel cinema, il regista regola e controlla la recitazione; tutt'altra figura muove le luci e le macchine. Chi ha fatto grandi, visivamente, i film di Federico Fellini - ad esempio - sono stati personaggi del calibro di Peppino Rotunno, Tonino Delli Colli e Pasquale De Santis. Tra i più importanti direttori della fotografia italiana.
E poi, non dimentichiamolo: il cinema racconta una storia attraverso il suo svolgimento temporale, in movimento su migliaia di fotogrammi, la fotografia, il più delle volte, lo fa con un solo fotogramma.
