Scusate, ma qui mi sembra che si voglia improvvisare un processo senza neppure sapere di cosa si sta parlando, e soprattutto usando un argomentazione per tirarne fuori altre, in gran parte già trite e ritrite.
Personalmente intendo concentrare l'attenzione sull'argomento che ha dato inizio a questa discussione, ovvero la lettera di Roberto Ziviani.
A parte il fatto che non aggiunge nulla di nuovo (salvo qualcosa di cui parlerò più avanti) a quanto aveva già espresso sul forum - sul quale ero già intervenuta - e che forse può aver colto di sorpresa solo chi non lo segue o non ha letto il thread - che in effetti non era più visibile, almeno in primo piano...e su questo, ma solo su questo, posso condividere la sua "denuncia" - non mi piaceva e non mi piace il tono e il modo.
Non perchè abbia deciso tutt'a un tratto di "difendere" l'organizzazione di questo concorso (che comunque credo che non ne abbia bisogno...), ma appunto per un certo fastidio per come si è voluto creare il caso. Tra l'altro, qualcuno spieghi a Ziviani che scrivere in maiuscolo su internet equivale a urlare...
Non amo infatti i toni populistici e scandalistici, che mi suscitano in genere anche alcuni interrogativi sullo scopo reale di colui che li muove.
Ci sono infatti degli aspetti strani in questa vicenda, che cercherò di elencare per meglio esporli, nella maniera più concisa possibile:
1) non mi sembra possibile che Ziviani da un giorno all'altro e dopo avere inviato già diverse foto si accorga a un tratto che nel regolamento è contenuta la famosa clausola sulla licenza d'uso: dal suo profilo ben delineato in internet (basta una semplice ricerca su google) è evidente che non si tratta di un fotoamatore alle prime armi, digiuno di concorsi e di totalmente ignaro di cosa sia la proprietà intellettuale;
2) mi sembra altrettanto impossibile che dia per scontato che i partecipanti siano tutti degli ingenui e degli sprovveduti ...e pertanto che occorra qualcuno che li svegli e li metta sull'avviso: se anche la maggioranza lo fosse, resta comunque una buona percentuale che, come lui, non è nuova a questi temi e a concorsi del genere;
3) trovo abbastanza comprensibile che Ziviani, ritenendo di aver subito un torto, dopo aver gridato qui le sue ragioni, senza molto successo, decida di pubblicizzare lo "scandalo" affidandosi alla rete: anche se la "censura" di cui si dice vittima in fondo è solo temporanea, si può credere che abbia seguito l'impulso e l'ira del momento...ma attenzione: dove pubblicizza tutto ciò? Sul suo sito? Con una lettera a Repubblica, al Corriere, a un qualsiasi organo di stampa? No, su un sito che già da tempo accoglie altri suoi "articoli". Ma allora, fa il giornalista di mestiere? Niente affatto. Su quel sito lui pubblicizza la sua attività imprenditoriale, dal poetico titolo.
4) E allora, scusate, ma mi puzza molto anche tutto questo suo agitarsi...Quale migliore pubblicità, mi chiedo, e del tutto gratuita, per un fotografo semiprofessionale (ha affermato lui stesso di aver venduto delle sue foto, e non per pochi spiccioli...) e sopratutto per un intermediario immobiliare che utilizza per la sua attività un sito internet..?
5)Infine, il suo appello finale - la novità a cui accennavo prima – a “qualche rappresentante della giustizia” perchè intervenga e addirittura inizi “le indagini del caso”. A parte il fatto che spero che i nostri PM e la nostra Polizia Giudiziaria abbiano cose più importanti su cui dirigere la loro attenzione, non si capisce perchè il sig. Ziviani, se ritiene che si stia configurando un reato, non ritenga anche di sporgere querela, che credo sia tra l'altro la sola procedura possibile in questi casi.
Fatte queste considerazioni, o per meglio dire sollevate queste perplessità del tutto personali, invito tutti a riflettere con calma e soprattutto a non prendere tutto per oro colato. Nessuno credo può affermare che non sia stata fra i primi a chiedere chiarezza e giustizia, ma da qui a diffamare – benchè lui lo neghi - per fini poco chiari delle persone, ce ne corre...
Buona serata a tutti
