Risultato voto a scrutinio: 12.42
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 4/6 (67%); 2° = 11/14 (79%); 3° = 17/26 (65%); 4° = no;
Si ha ragione di credere che il complesso monastico sia stato costruito nel IX secolo, quando il potere politico-patrimoniale era in mano alle grandi Abbazie sovraregionali: Farfa in Sabina, S. Apollinare in Classe-Ravenna, Fonte Avellana, Montecassino. Notizie storiche confermano possedimenti in zona sia dell’Abbazia di S. Apollinare che dell’Abbazia di Farfa che in quegli anni e precisamente dopo l’897 si divise in tre tronconi, diretti nelle zone di: Roma, Rieti, Marca Fermana. La costruzione dell’attiguo convento fu voluta dalla “Pia Signora” dei Conti di Lornano, alla fine del X secolo. Avvicinandosi all’ingresso della chiesa si nota subito la lunetta bizantina del portale che si presenta in tutta la sua bellezza e preziosità. Cinque figure in altorilievo sono state ricavate sul retro di una statua romana ancora ben visibile dalla parte interna alla chiesa; nella dualità della scultura si può intendere il simbolo del passaggio dal paganesimo alla religione Cristiana. Le figure sono disposte in un unico piano frontale, hanno grandi occhi spalancati, sporgenti dalle orbite ed al centro si trova il Cristo sulla croce dai quattro bracci quasi uguali; particolare è il fatto che sia raffigurato con la corona regale e non di spine: è il Cristo Re dell’Universo. Sotto la croce sono scolpiti la Maddalena e S. Giovanni. Nella parte inferiore vi è la Santa Vergine in trono con il Bambino e di lato un monaco. Differenti sono le due colonnine e capitelli che sostengono l’arco della lunetta: il capitello a sinistra presenta piccole palme di acanto, l’altro volute e germogli di acanto. Sopra la lunetta incombe un’aquila che afferra un felino attraverso i suoi artigli; potrebbe essere il simbolo degli Ottoni, che nel secolo X dominavano in Italia (il “Pactum” o “Privilegium Ottonianum” è del 13 febbraio 962), ma l’aquila è anche il simbolo dell’evangelista Giovanni, al quale era dedicata all’inizio la chiesa e il felino è un leone, simbolo, del peccato e della morte in molte opere del periodo romanico. L’abbazia è rivolta verso l’oriente, come tutte le antiche chiese cristiane. Di stile romanico, a tre navate concluse da absidi circolari, misura 28,1 metri di lunghezza e 13,9 metri di larghezza. La navata centrale, più alte di quelle laterali, presenta cinque finestre a feritoia sulla destra e due sulla sinistra. La finestra frontale è stata probabilmente aperta nel secolo XVIII per illuminare meglio l’interno del tempio. Dodici pilastri (probabile simbolo dei dodici apostoli) sostengono archi a tutto sesto, che accompagnano i fedeli verso l’altare.
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5 commenti a “Abbazia di San Firmano - Montelupone -”
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foto simpaticissima.votata
mi piace molto questo notturno… per luci e profondità di campo con particolari molto nitidi.
voto.
AS
un altro giro da me ? è gratis………eheheheh
Voto a questa foto dai colori molto belli.
bel notturno proprio come piace a me, con il cielo con ancora un tocco di blu…
votata
Notturno ben eseguito. Belli i colori. +1 Piero