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Il territorio fossaltese era attraversato, in epoca romana, dal ramo maggiore del fiume “Tilaventus”, fiume dei Tigli, menzionato dal naturalista Plinio il Vecchio (23-79 d.C.) nella sua opera Naturalia Historia. Questo fiume non esiste più ma la città è ricca di molti corsi d’acqua.
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8 commenti a “Ponte sulla Roggia Lugugnana – Fossalta di Portogruaro (VE)”
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stu stu …..stupenda ….. canticchio mentre lo dico……ti auguro una buona giornata……
E un piccolo vecchio ponte adiacente ad una scuola o c ircolo ricreativo, quel giorno c ‘era una festa forse di fine anno scolastico x bambini piccoli nel parco e sentivo
canti e voci allegre, e ‘ sta una sosta piacevole.ti rispondo grazie canticchiando.
L’ambiente della roggia è bellissimo. Non si potrebbe abbattere quella casa? Magari in postproduzione?
@ sangiopanza
Ci vorrebbe una pezza clone troppo grande. Nel paese è carino avere un vecchio ponticello, anche ad Aviano una volta c’era la roggia con i gamberi d’acqua dolce, che scendeva da via dei Molini ( c’erano che ricordo due mulini di cui uno grandissimo, una filatura) attraversava il parco della villa che sta in piazza, poi faceva tutta la piazza e correva lungo via Roma, ogni bottega aveva il suo bel ponticello con le ringhiere in ferro battuto, circa 45 anni fa hanno ricoperto tutto e la roggia sbuca fuori di nuovo alla fine del paese. Rimane solo il ricordo e foto d’epoca. Hanno tolto tutto il bello mentre a San Vito hanno conservato questo patrimonio. Devo ancora andare a fotografare quella località.
….non concordo sull’abbattere il palazzo che ha colori di facciata tenui e pastello e da un senso di quiete mentre invece altri palazzi grigi mettono tristezza! Buona giornata a tutti/e
Sì, hyanasta, la casa è bellina. Ma l’ambiente è meglio!
Questo ponte sta bene lì dov’è, è vero che il condominio non sta male come colore. Sarebbe bastato avere un accesso sulla sponda sx., avrei potuto riprendere come sfondo gli alti alberi del parco della “scuola materna” o “centro culturale” e l’avrei ripreso immerso nella natura, come piace a me.
Buona giornata a tutti i due.
Questa località è davvero bella, anzi tutta la zona lo è con un gran numero di corsi d’acqua, parchi e boschi antichi salvati dalla cementificazione e vecchie cascine abbandonate così grandi che sembrano borghi, quando le famiglie del luogo vivevano solo di agricoltura e contavano 20- 30 membri, c’era una camera per ogni coppia mentre i bimbi dei vari nuclei si dividevano grandi stanzoni. Mi mette nostalgia pensare che tra quelle mura pulsava tanta vita, mentre ora cadono a pezzi. Così era anche nel mantovano dove c’era la famiglia dei miei nonni materni che emigrarono in Francia dopo la grande guerra.