Sono ammesse le corti dove per corte si intende una piazza in un determinato comune in cui vengono chiamate così, lo stesso per i vicinati, ecc.
Di certo non si intende il cortile interno di un palazzo.
Se però trovi dei riscontri in cui viene chiamato piazza, riportacelo.
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare»
E’ da quell’apertura là in fondo che chiunque può raggiungere, che si ammira “L’infinito”.
Ma infatti proprio x il fatto che chiunque aveva accesso a questo spazio che io ho considerato una piazzetta,ho pensato che sarebbe stata una candidata valida x il concorso,vabbè
Ottima!
tnk!!!
Scusa ci puoi dire il nome della piazza?
Sinceramente il nome nn lo ricordo, l’ho fatta di sfuggita mentre venivo via. Rimane un po’ nascosta
Sinceramente questo dovrebbe essere il cortile di una palazzo dove ci dovrebbe essere un liceo.
Nn lo so, di cancelli nn ne ho visti
Cortile di Palazzo Venieri …
–>(loretohotel.it/hsg/it/Recanati.php)
da regolamento le corti sono ammesse no?!
Sono ammesse le corti dove per corte si intende una piazza in un determinato comune in cui vengono chiamate così, lo stesso per i vicinati, ecc.
Di certo non si intende il cortile interno di un palazzo.
Se però trovi dei riscontri in cui viene chiamato piazza, riportacelo.
Anche per me è il cortile di Palazzo Venieri,visitato quest’estate.
Le osservazioni sono fondate, è il cortile di Palazzo Venieri , escludo.
Mi spiace.
ok,tanto nn penso sarebbe andata meglio dell’altra d recanati…
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare»
E’ da quell’apertura là in fondo che chiunque può raggiungere, che si ammira “L’infinito”.
Ma infatti proprio x il fatto che chiunque aveva accesso a questo spazio che io ho considerato una piazzetta,ho pensato che sarebbe stata una candidata valida x il concorso,vabbè