Risultato voto a scrutinio: 51.86 (Scrutinio: 217°; Totale: 1500°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 22/28 (79%); 2° = 19/29 (66%); 3° = 22/55 (40%); 4° = 53/111 (48%);
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Piazza Verdi, in piena zona universitaria (la piazza è in pratica uno slargo di via Zamboni). In fondo, il campanile e l’abside della chiesa di San Giacomo Maggiore, addossata all’ultimo avanzo della seconda cerchia di mura (le cosiddette “mura del Mille”, in realtà della fine del XII secolo); a sinistra le case che un tempo ospitavano le scuderie (ricordate dall’insegna del bar studentesco “La Scuderia”) dei Bentivoglio, per breve tempo signori di Bologna (fu per Bologna l’unico episodio di signoria, 1460-1506); a destra la facciata del Teatro Comunale, progettato da Antonio Bibiena, e inaugurato nel 1763 (ma la facciata, rimasta incompiuta rispetto al progetto originario, fu portata a termine nel 1935-37). Il teatro sorge sul sito dell’antico palazzo Bentivoglio, distrutto a furor di popolo nel 1507 (le macerie del “guasto”, ossia della distruzione del palazzo, formano oggi, dietro al teatro, la collinetta del Guasto, fiancheggiata da via del Guasto). Da anni, purtroppo, la piazza è frequentata da punk a bestia e sbandati di ogni genere, che amano stazionare sotto il portico del teatro; come strumento (relativamente efficace) di dissuasione è stata escogitata la diffusione ad alto volume sotto il portico di eccellenti brani di musica classica. Non tutti i punk vengono per nuocere.
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7 commenti a “Università, teatro e punk a bestia”
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bella la foto e anche la descrizione
Grazie, Mirco. Troviamoci alla Scuderia: brinderemo insieme alla piazza
Bella fotografia, Michea!
Grazie, Pia. Estendo l’invito anche a te.
Ehh vero! Non tutti i mali vengono per nuocere! Anche se devo dire che Piazza Verdi è sempre stata teatro di contestazioni e crocevia di manifestazioni.
Là vicino una delle mense dell’università, l’altra era a Piazza Puntoni… Lì a fianco, sotto il dipartimento di italianistica suonava un carrillon per strada e si sentiva fin su alla biblioteca… E naturalmente il teatro…
Alla sera ancora ci si passava per andare in centro, verso le Torri a due passi..
Grazie per questi squarci di Bologna!
E’ bello per me, Dous, vedere Bologna con gli occhi del “fuori sede”, io che ci vivo dalla nascita. Ma in fondo la vediamo in maniera abbastanza simile. Naturalmente sei invitato anche tu alla Scuderia. Quando passi da Bologna fammi un fischio
Ah magari potessi presto! Ricordo che in quelle “scuderie” devo esserci capitato più d’una volta… erano poi gli anni ’80!