7 giugno 2012 alle 20:09

Ponte vecchio

di CICIOM55 (Firenze, Toscana. Ponti. Categoria D) - In Gara

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Visite: 97. Candidata il 2 giugno 2012 00:19

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Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 12/27 (44%); 2° = 13/28 (46%); 3° = no; 4° = no;

Il Ponte Vecchio è uno dei simboli di Firenze, luogo obbligatorio per le foto ricordo dei turisti che visitano questa splendida città. Fu il primo e il più antico ponte della città, che attraversa il fiume Arno nel suo punto più stretto. Ponte Vecchio è sopravvissuto ad eventi disastrosi di ogni tipo: la prima costruzione, in legno, risale all’epoca romana, ma fu più volte danneggiata da incendi e alluvioni, come quella tragica del 1933.

Poi, nel 1345 il ponte fu ricostruito da Taddeo Gaddi discepolo di Giotto, su tre archi, più profondi e resistenti alla furia dell’acqua. Si racconta che durante la seconda guerra mondiale, la sua bellezza abbia colpito anche Hitler e proprio per questo, fu l’unico ponte di Firenze a non essere bombardato dai tedeschi nel 1944.

Dalle verdure all’oro
Prima di raggiungere lo splendore e la fama per cui oggi è conosciuto, Ponte Vecchio, è stato il ponte dei macellai e dei verdurai. L’autorità cittadina, infatti, impose ai beccai (macellai) di riunirsi nelle botteghe sul ponte per salvaguardare la pulizia delle abitazioni del centro ed eliminare, in questo modo, gli odori e gli scarti delle carni che dalle strade venivano trasportate fino all’Arno. Quando venne costruito il Corridoio Vasariano (1565) sopra il ponte, le botteghe vennero considerate inopportune e si decise (1593) lo sfratto dei macellai per concederle agli artigiani e agli orafi, che ancora oggi, continuano il tradizionale e rinomato lavoro di gioielli, noto in tutto il mondo. Infatti, proprio in onore dell’oreficeria, fu posto nella terrazza in mezzo al ponte una fontanella con il busto del grande maestro Benvenuto Cellini, il più grande orafo fiorentino, opera dello scultore Raffaello Romanelli.

Il corridoio Vasariano
Nel 1565 l’architetto Giorgio Vasari costruì per Cosimo I De’ Medici il Corridoio Vasariano per mettere in comunicazione il centro politico e amministrativo di Palazzo Vecchio, con Palazzo Pitti, allora dimora privata dei Medici. Il corridoio, lungo circa un chilometro, parte da Palazzo Vecchio, passando dalla Galleria degli Uffizi, quindi sopra le botteghe, per proseguire sulla riva sinistra (“Oltrarno”) fino a Palazzo Pitti. Il Corridoio Vasariano nei giorni della liberazione rimase l’unico modo di spostarsi fra il nord e il sud della città.


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