Scusate, chiedo gentilmente che il titolo di questa foto venga cambiato in “La nuova piazza Mario Pagano”. All’epoca ho fatto confusione attribuendole il nome.
Grazie ed un saluto a tutti
Oh… ma guarda che bel VICINATO hanno fotografato le zie… e m’hanno pure fregato, che ve possino…
La prossima volta vi porto a passeggio nella zona industriale :dev:
Solo per dovere di cronaca, e non per mero campanilismo, la prima città del meridione a liberarsi dall’occupazione delle truppe nazi-fasciste è stata Matera il 21 settembre 1943.
In ogni caso, onore a tutti quelli che per amore della libertà, propria e dei loro fratelli, hanno dato la vita.
Ieri come oggi.
>>>Mizar mi sembra logico che, non essendoci soluzione di continuità fra i due spazi antistanti a quello che è considerato un’unico complesso chiesastico, il tutto sia investito di quella sacralità che caratterizza una stazione permanente della Via Crucis ; mi sembra altresi poco credibile che una spirituale ed invisibile linea di separazione divida il sacro dal profano. La foto l’ho scattata indubbiamente dallo spazio antistante S. Giovanni ed è rivolta verso l’area di fronte a S. Maria de Idris sulla quale , da un’altro mio scatto che posso esibire a richiesta , è ben visibile il cartello della Via Crucis.
Quindi per lo stesso principio se scattassi una foto da via della Conciliazione, posizionandomi a metà strada tra San Pietro ed il Tevere, guardando verso la basilica e la sua grande piazza, questa sarebbe in tema perché comunque sono rivolto verso il luogo di aggregazione che è piazza San Pietro.
>>>A questo punto se vuoi chiamarlo sagrato o ex (come tanti ponti ammessi nonostante la loro impraticabilità) piazza o ad essa equiparabile, terrazzo o interrato (comunque lastricato per la sua agibilità) ecc. è stato ed è un punto di aggregazione nel pieno concetto di Vicinato.
Ciao
In pratica stai dicendo “chiamiamola in qualsiasi modo (hai fatto un minestrone di tutte le definizioni possibili), basta che venga rimessa in gara”
P.s. chiedo scusa alla redazione ma i simboli che ho inserito hanno fatto sì che parte del mio commento non apparisse.
Chiedo gentilmente di cancellare il mio commento precedente, grazie.
>>>Mizar mi sembra logico che, non essendoci soluzione di continuità fra i due spazi antistanti a quello che è considerato un’unico complesso chiesastico, il tutto sia investito di quella sacralità che caratterizza una stazione permanente della Via Crucis ; mi sembra altresi poco credibile che una spirituale ed invisibile linea di separazione divida il sacro dal profano. La foto l’ho scattata indubbiamente dallo spazio antistante S. Giovanni ed è rivolta verso l’area di fronte a S. Maria de Idris sulla quale , da un’altro mio scatto che posso esibire a richiesta , è ben visibile il cartello della Via Crucis .<<>>A questo punto se vuoi chiamarlo sagrato o ex (come tanti ponti ammessi nonostante la loro impraticabilità) piazza o ad essa equiparabile, terrazzo o interrato (comunque lastricato per la sua agibilità) ecc. è stato ed è un punto di aggregazione nel pieno concetto di Vicinato.
Ciao<<<
In pratica stai dicendo "chiamiamola in qualsiasi modo (hai fatto un minestrone di tutte le definizioni possibili), basta che venga rimessa in gara"
Scusa, adesso ritieni che a destra dell’accesso a S. Maria de Idris ci sia il cartello della via crucis… ma questa foto è scattata d’avanti a San Giovanni in Monterrone… oddio non ci sto capendo più niente…
Scusa Pampurio ma a leggere i commenti sotto la tua foto mi pare che quello che interpreta tra noi due sei tu, non io.
A questo spazio fino ad ora hai dato già tre diverse destinazioni: piazzetta, vicinato, sagrato. Per nessuna delle tre hai fornito riscontri oggettivi che potessero confermare quanto sostieni. Hai detto solo che sarebbe (ma io ricordo che la targa in bronzo non è lì, comunque andrò a controllare) una stazione della via crucis.
Non è una piazzetta, e ti ho spiegato che quella a cui fai riferimento nella descrizione è altrove
Non è un vicinato e ti ho fornito la definizione di vicinato
Non è un sagrato e ti ho fornito la definizione di sagrato, ovvero:
“Spazio antistante la chiesa compreso nella zona consacrata”
dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/S/sagrato.shtml
Non è un’interpretazione, è una definizione.
Dici che c’è stato solo un trasferimento di funzioni? Che non c’è stata sconsacrazione? Bene, questo è l’elenco delle chiese consacrate di Matera, sul sito dell’Arcidiocesi Matera-Irsina.
//goo.gl/ipDtI
Prova a cercare San Giovanni in Monterrone, vedrai che non c’è. Quindi la chiesa è sconsacrata
Questo è un pdf del Comune di Matera. E’ il piano strutturale, tra l’altro è un censimento con tanto di descrizione delle chiese rupestri della città
//goo.gl/U07rQ
Vedrai che la chiesa rupestre di San Giovanni in Monterrone è ubicata in via Madonna de Idris n. 15 (pag. 108) mentre lo spazio antistante la chiesa, definito terraro, altro non è che un riempimento di una necropoli (pag. 91)
Qui invece troverai una serie di riferimenti al fatto che quasi tutte le chiese rupestri di Matera sono state abbandonate in seguito allo sfollamento dei Sassi e poi sconsacrate, e San Giovanni in Monterrone è una di quelle
//goo.gl/b0oP2
//goo.gl/WEwLv
Quindi come vedi io non interpreto, riporto i fatti.
@Pampurio
ho riportato dei fatti riscontrabili, se questo per te è macchinoso, bene, ne prendo atto.
Se credi che possa essere una piazzetta, un vicinato, o un sagrato, o un po’ di tutto, il regolamento ti da la possibilità, come ti ricorda anche il tuo team leader Dous, di far valere le tue legittime ragioni e di ribaltare, eventualmente, l’esito del sondaggio
Rispondo alla tua domanda.
Premesso che l’autore candida questa foto prima come piazzetta, e poi ne difende l’ammissibilità (in maniera legittima, chiaramente) in quanto vicinato, sono disponibile anche valutarne l’eventuale validità paragonando questo spazio ad un sagrato.
Io credo che l’elemento fondamentale perché uno spazio possa essere assimilabile alla definizione di piazza sia la sua funzione di luogo di unione e aggregazione, di socializzazzione e di vita comune. Ora il sagrato certamente risponde a queste caratteristiche. Quale altro luogo può esserlo, se non quello antistante una chiesa, luogo di aggregazione cristiana per eccellenza? Ma nel caso specifico siamo in presenza di uno spazio prospicente una chiesa rupestre sconsacrata, chiusa al culto chissà solo da quanto, per quel che mi risulti.
Da questo link
basilicata.travel/cultura/?p=3690
apprendo che le funzioni di parrocchia inizialmente svolte dalla chiesa rupestre di San Giovanni in Monterrone, risalente al X sec, vennero poi trasferite nella chiesa di San Pietro Caveoso, del XIII sec, costruita ai piedi della rupe.
Ma è l’unico sito che riporta questa notizia.
Se consideri anche che a questa chiesa non si accede dall’entrata che si affaccia sullo spazio ritratto in foto (nonostante in effetti la porta ci sia), ma da un cunicolo che la collega alla vicina chiesa rupestre della Madonna de Idris, chiedo, può essere considerato sagrato considerando che la definizione dello stesso è:
“Spazio antistante la chiesa compreso nella zona consacrata” http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/S/sagrato.shtml
essendo la chiesa sconsacrata e non assolvedo in alcun modo, quest’area, a luogo aggregazione in quanto manca l’elemento aggregante?
Secondo me, no
Scusate se non sono intervenuto prima, ne ero impossibilitato.
Ho segnalato io l’incoerenza al tema di questa foto, avendo io stesso proposto l’inserimento dei vicinati quali spazi ammissibili ed assimilibaili alle piazze per questo concorso.
Vorrei fare alcune precisazioni:
1. Non trattasi di Piazzetta della Madonna di Fatima come l’autore sostiene nei commenti.
2.La foto ritrae uno spazio indefinito, scosceso ed occupato da rocce che affiorano, posto d’innanzi alla chiesa rupestre di San Giovanni in Monterrone
oltrelartematera.it/ita/web/item.asp?nav=4
4.Su questo spazio si affaccia solo l’entrata di una piccola chiesa rupestre posta sull’impervia parete di una rupe rocciosa e null’altro, il che fa venir meno la definizione stessa di vicinato, che riportavo qui il 12 marzo 2010 quando ne proponevo l’inserimento nel regolamento:
rete.comuni-italiani.it/forum/viewtopic.php?p=161642#p161642
in particolare pongo l’accento su questa definizione, frutto di uno studio antropologico effettuato sulle genti che abitavano i Sassi
“Lo schema insediativo del vicinato generalmente comprendeva una decina di abitazioni – seminterrate o sopraelevate sul livello stradale – affacciate su angusti e soffocanti cortili. Le abitazioni, spesso grotte con un unico vano e senza finestre, contenevano 8-10 persone.”
lacittadelluomo.it/pagina_sez04_03a.htm#
5.Non fosse stato per gli impegni che mi hanno tenuto lontano, alla chiusura del sondaggio avrei chiesto l’esclusione anche dell’altra foto, per coerenza come minimo
Mi dispiace Pampurio, è davvero una splendida foto la tua, ma non me ne volere, è evidente che non ritrae un vicinato.
Diana, di che ti preoccupi? E’ una splendida foto ed ha preso i voti che doveva prendere. Se ha superato le mie è piaciuta di più evidentemente, e sono contento che sia tu ad avere la più votata che ami la mia città come se fossi Materana… e poi come si dice, meglio da una amico che…
Va da se che se fosse stata finalista t’avrei ucciso
Scusate, chiedo gentilmente che il titolo di questa foto venga cambiato in “La nuova piazza Mario Pagano”. All’epoca ho fatto confusione attribuendole il nome.
Grazie ed un saluto a tutti
Grazie a tutti
Più che “la vendetta” direi “la barzelletta”
No no, molto meglio nella zona industriale, ci sono fior fior di spianate di mattonelle e di marciapiedi con vista
Oh… ma guarda che bel VICINATO hanno fotografato le zie… e m’hanno pure fregato, che ve possino…
La prossima volta vi porto a passeggio nella zona industriale :dev:
In colpevole ritardo ma… tanti auguri Nadia
Solo per dovere di cronaca, e non per mero campanilismo, la prima città del meridione a liberarsi dall’occupazione delle truppe nazi-fasciste è stata Matera il 21 settembre 1943.
In ogni caso, onore a tutti quelli che per amore della libertà, propria e dei loro fratelli, hanno dato la vita.
Ieri come oggi.
>>>Mizar mi sembra logico che, non essendoci soluzione di continuità fra i due spazi antistanti a quello che è considerato un’unico complesso chiesastico, il tutto sia investito di quella sacralità che caratterizza una stazione permanente della Via Crucis ; mi sembra altresi poco credibile che una spirituale ed invisibile linea di separazione divida il sacro dal profano. La foto l’ho scattata indubbiamente dallo spazio antistante S. Giovanni ed è rivolta verso l’area di fronte a S. Maria de Idris sulla quale , da un’altro mio scatto che posso esibire a richiesta , è ben visibile il cartello della Via Crucis.
Quindi per lo stesso principio se scattassi una foto da via della Conciliazione, posizionandomi a metà strada tra San Pietro ed il Tevere, guardando verso la basilica e la sua grande piazza, questa sarebbe in tema perché comunque sono rivolto verso il luogo di aggregazione che è piazza San Pietro.
>>>A questo punto se vuoi chiamarlo sagrato o ex (come tanti ponti ammessi nonostante la loro impraticabilità) piazza o ad essa equiparabile, terrazzo o interrato (comunque lastricato per la sua agibilità) ecc. è stato ed è un punto di aggregazione nel pieno concetto di Vicinato.
Ciao
In pratica stai dicendo “chiamiamola in qualsiasi modo (hai fatto un minestrone di tutte le definizioni possibili), basta che venga rimessa in gara”
P.s. chiedo scusa alla redazione ma i simboli che ho inserito hanno fatto sì che parte del mio commento non apparisse.
Chiedo gentilmente di cancellare il mio commento precedente, grazie.
>>>Mizar mi sembra logico che, non essendoci soluzione di continuità fra i due spazi antistanti a quello che è considerato un’unico complesso chiesastico, il tutto sia investito di quella sacralità che caratterizza una stazione permanente della Via Crucis ; mi sembra altresi poco credibile che una spirituale ed invisibile linea di separazione divida il sacro dal profano. La foto l’ho scattata indubbiamente dallo spazio antistante S. Giovanni ed è rivolta verso l’area di fronte a S. Maria de Idris sulla quale , da un’altro mio scatto che posso esibire a richiesta , è ben visibile il cartello della Via Crucis .<<>>A questo punto se vuoi chiamarlo sagrato o ex (come tanti ponti ammessi nonostante la loro impraticabilità) piazza o ad essa equiparabile, terrazzo o interrato (comunque lastricato per la sua agibilità) ecc. è stato ed è un punto di aggregazione nel pieno concetto di Vicinato.
Ciao<<<
In pratica stai dicendo "chiamiamola in qualsiasi modo (hai fatto un minestrone di tutte le definizioni possibili), basta che venga rimessa in gara"
Scusa, adesso ritieni che a destra dell’accesso a S. Maria de Idris ci sia il cartello della via crucis… ma questa foto è scattata d’avanti a San Giovanni in Monterrone… oddio non ci sto capendo più niente…
Scusa Pampurio ma a leggere i commenti sotto la tua foto mi pare che quello che interpreta tra noi due sei tu, non io.
A questo spazio fino ad ora hai dato già tre diverse destinazioni: piazzetta, vicinato, sagrato. Per nessuna delle tre hai fornito riscontri oggettivi che potessero confermare quanto sostieni. Hai detto solo che sarebbe (ma io ricordo che la targa in bronzo non è lì, comunque andrò a controllare) una stazione della via crucis.
Non è una piazzetta, e ti ho spiegato che quella a cui fai riferimento nella descrizione è altrove
Non è un vicinato e ti ho fornito la definizione di vicinato
Non è un sagrato e ti ho fornito la definizione di sagrato, ovvero:
“Spazio antistante la chiesa compreso nella zona consacrata”
dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/S/sagrato.shtml
Non è un’interpretazione, è una definizione.
Dici che c’è stato solo un trasferimento di funzioni? Che non c’è stata sconsacrazione? Bene, questo è l’elenco delle chiese consacrate di Matera, sul sito dell’Arcidiocesi Matera-Irsina.
//goo.gl/ipDtI
Prova a cercare San Giovanni in Monterrone, vedrai che non c’è. Quindi la chiesa è sconsacrata
Questo è un pdf del Comune di Matera. E’ il piano strutturale, tra l’altro è un censimento con tanto di descrizione delle chiese rupestri della città
//goo.gl/U07rQ
Vedrai che la chiesa rupestre di San Giovanni in Monterrone è ubicata in via Madonna de Idris n. 15 (pag. 108) mentre lo spazio antistante la chiesa, definito terraro, altro non è che un riempimento di una necropoli (pag. 91)
Qui invece troverai una serie di riferimenti al fatto che quasi tutte le chiese rupestri di Matera sono state abbandonate in seguito allo sfollamento dei Sassi e poi sconsacrate, e San Giovanni in Monterrone è una di quelle
//goo.gl/b0oP2
//goo.gl/WEwLv
Quindi come vedi io non interpreto, riporto i fatti.
Buon appello e buone feste anche a te
@Pampurio
ho riportato dei fatti riscontrabili, se questo per te è macchinoso, bene, ne prendo atto.
Se credi che possa essere una piazzetta, un vicinato, o un sagrato, o un po’ di tutto, il regolamento ti da la possibilità, come ti ricorda anche il tuo team leader Dous, di far valere le tue legittime ragioni e di ribaltare, eventualmente, l’esito del sondaggio
Ciao a presto
Di nulla Dous, ne ho sentito il dovere
Rispondo alla tua domanda.
Premesso che l’autore candida questa foto prima come piazzetta, e poi ne difende l’ammissibilità (in maniera legittima, chiaramente) in quanto vicinato, sono disponibile anche valutarne l’eventuale validità paragonando questo spazio ad un sagrato.
Io credo che l’elemento fondamentale perché uno spazio possa essere assimilabile alla definizione di piazza sia la sua funzione di luogo di unione e aggregazione, di socializzazzione e di vita comune. Ora il sagrato certamente risponde a queste caratteristiche. Quale altro luogo può esserlo, se non quello antistante una chiesa, luogo di aggregazione cristiana per eccellenza? Ma nel caso specifico siamo in presenza di uno spazio prospicente una chiesa rupestre sconsacrata, chiusa al culto chissà solo da quanto, per quel che mi risulti.
Da questo link
basilicata.travel/cultura/?p=3690
apprendo che le funzioni di parrocchia inizialmente svolte dalla chiesa rupestre di San Giovanni in Monterrone, risalente al X sec, vennero poi trasferite nella chiesa di San Pietro Caveoso, del XIII sec, costruita ai piedi della rupe.
Ma è l’unico sito che riporta questa notizia.
Se consideri anche che a questa chiesa non si accede dall’entrata che si affaccia sullo spazio ritratto in foto (nonostante in effetti la porta ci sia), ma da un cunicolo che la collega alla vicina chiesa rupestre della Madonna de Idris, chiedo, può essere considerato sagrato considerando che la definizione dello stesso è:
“Spazio antistante la chiesa compreso nella zona consacrata”
http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/S/sagrato.shtml
essendo la chiesa sconsacrata e non assolvedo in alcun modo, quest’area, a luogo aggregazione in quanto manca l’elemento aggregante?
Secondo me, no
Scusate se non sono intervenuto prima, ne ero impossibilitato.
Ho segnalato io l’incoerenza al tema di questa foto, avendo io stesso proposto l’inserimento dei vicinati quali spazi ammissibili ed assimilibaili alle piazze per questo concorso.
Vorrei fare alcune precisazioni:
1. Non trattasi di Piazzetta della Madonna di Fatima come l’autore sostiene nei commenti.
2.La foto ritrae uno spazio indefinito, scosceso ed occupato da rocce che affiorano, posto d’innanzi alla chiesa rupestre di San Giovanni in Monterrone
oltrelartematera.it/ita/web/item.asp?nav=4
3.La foto visibile in questa pagina
lacittadelluomo.it/pagina_sez04_11b.htm
qui in grande
http://goo.gl/nuIUQ
ritrae il vicinato sottostante la rupe dell’idris che l’autore ha già candidato in questa foto
http://rete.comuni-italiani.it/foto/2012/15834
4.Su questo spazio si affaccia solo l’entrata di una piccola chiesa rupestre posta sull’impervia parete di una rupe rocciosa e null’altro, il che fa venir meno la definizione stessa di vicinato, che riportavo qui il 12 marzo 2010 quando ne proponevo l’inserimento nel regolamento:
rete.comuni-italiani.it/forum/viewtopic.php?p=161642#p161642
in particolare pongo l’accento su questa definizione, frutto di uno studio antropologico effettuato sulle genti che abitavano i Sassi
“Lo schema insediativo del vicinato generalmente comprendeva una decina di abitazioni – seminterrate o sopraelevate sul livello stradale – affacciate su angusti e soffocanti cortili. Le abitazioni, spesso grotte con un unico vano e senza finestre, contenevano 8-10 persone.”
lacittadelluomo.it/pagina_sez04_03a.htm#
5.Non fosse stato per gli impegni che mi hanno tenuto lontano, alla chiusura del sondaggio avrei chiesto l’esclusione anche dell’altra foto, per coerenza come minimo
Mi dispiace Pampurio, è davvero una splendida foto la tua, ma non me ne volere, è evidente che non ritrae un vicinato.
Ciao
Grazie Pino!
Ma va Diana, potevi metterla tranquillamente, scherzi?
Che te possino
Anch’io ti ho scritto un mese fa, in novembre
Ebbene si, reprimo a stento ingovernabili istinti fotografocidi
E a me non si chiede scusa? Ingrata…
Diana, di che ti preoccupi? E’ una splendida foto ed ha preso i voti che doveva prendere. Se ha superato le mie è piaciuta di più evidentemente, e sono contento che sia tu ad avere la più votata che ami la mia città come se fossi Materana… e poi come si dice, meglio da una amico che…
Va da se che se fosse stata finalista t’avrei ucciso