Contest | Foto | Partecipanti | Candidatura | Data Fine | Stato |
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Foto Migliori del 2010 | 1.514 | 147 | 1 Febbraio 2011 | 15 Febbraio 2011 | 58.67 (225°) |
Gli Orologi | 407 | 97 | 19 Novembre 2010 | 21 Novembre 2010 | 52.42 (82°) |
Le origini.
I “Casbenatt” possono essere orgogliosi e fieri della loro torre campanaria, perché all’infuori del campanile della Basilica di S.Vittore - Pieve di Varese- quello di Casbeno è sicuramente il più bello e maestoso (è alto ben 53 mt.) fra quelli delle Castellanze vicine e lontane.
Come la maggior parte delle opere dedicate al culto di Dio il campanile nasce per volere del popolo, con il contributo e il sacrificio di tutti, poveri e ricchi. Nasce in un periodo della storia ove Dio era ancora al centro della vita dell’uomo, dove un’alta torre campanaria serviva per indicare ai lontani la via per la Chiesa, mentre il rintocco delle campane scandiva la giornata di lavoro e di preghiera dei parrocchiani.
Le memorie della Chiesa di S.Vittore martire in Casbeno indicano nell’anno 1574 la nascita della Cura di Casbeno e Bobbiate (e Schirannetta) in occasione della visita Pastorale di S.Carlo Borromeo. Nel 1665 iniziò la costruzione della Chiesa, la quale sicuramente aveva delle campane poste in una torretta d’appendice del tetto.
La prima annotazione riguardante il campanile è datata 21 settembre 1786 laddove si dice che si raccolsero offerte per la fabbrica del Campanile, più alto di ben 20 braccia (mt. 12 circa) rispetto al vecchio. In tale occasione si ottennero gratis le campane del monastero di S.Antonino (soppresso) e si vendettero le due campane vecchie della Chiesa.
Un ulteriore alzamento del campanile è datato 1820 su disegno dell’ing. Ponti e, due anni dopo, n.5 campane “in Fa”, fabbricate da Michele Comerio da Milano, vengono installate sul campanile e collaudate il giorno 8 luglio. Il popolo partecipa generosamente alla spesa e la Marchesa Recalcati dona mille lire.
Sfortunatamente nel 1828 si spezza la campana grossa, il fonditore Michele Comerio la rifonde e la stessa viene rimessa sul campanile il 30 maggio1831.
Nel 1838 venne collocato l’Orologio sul campanile costruito da Tobia Peduzzi di Como, il Municipio di Varese partecipò alle spese di acquisto. Le note parrocchiali orgogliosamente sottolineano che “era il primo orologio che si metteva sulle torri qui attorno”.
La sfortunata campana grossa (10,82 quintali) viene nuovamente rifusa, questa volta da un varesino, il sig. Felice Bizzozzero, era l’anno 1853, mentre nel 1873 si applica per la prima volta una copertura in zinco al campanile.
La nuova Torre Campanaria e le nuove campane.
I lavori preparatori per la realizzazione della attuale torre campanaria, una volta demolita quella precedente (sita al lato opposto della Chiesa), iniziano il 18 maggio 1932; ma è alle ore 18.00 del giorno 7 luglio 1932 (si celebrava la festa del S.Cuore) che ci fu la posa solenne ed ufficiale della prima pietra.
Il progetto porta la firma dell’ing. arch. M. Cantù, (figlio di quell’ing. Paolo che ristrutturò la chiesa parrocchiale), mentre i lavori furono eseguiti dal Capomastro sig. Frascoli di Varese.
I lavori terminarono il 19 maggio 1933 con la posa della Croce sulla cima della nuova cupola di rame.
Le campane vennero rinnovate e sostituite con altre cinque provenienti dalla ditta D’Adda di Crema e il giorno 11 marzo 1934, ‘fra il giubila del popolo e il contento del Parroco “, un concerto in “sì bemolle” le inaugurò. Presente alla cerimonia Sua Eminenza il Card. Arcivescovo Schuster, il quale amministrò le Cresime e consacrò Chiesa e campane nuove.
La prima campana del peso di 27 q. è dedicata a Cristo Redentore, questa porta la seguente iscrizione: “Nell’anno Giubilare, dalla nuova torre che verso il cielo eleva la fronte, le nuove campane, che diffondono molto estesamente il loro suono, elevino i nostri cuori fino a Cristo Redentore “.
La seconda del peso di 18,5 q. è dedicata ai defunti, l’iscrizione dice: “Ai defunti Casbenesi ed ai Caduti per la Patria, invocano pace e gloria”.
La terza campana del peso di 12,5 q. è dedicata alla Vergine, l’iscrizione che essa porta è la seguente: “Per intercessione di Maria Vergine ci scampi, Iddio, dalla folgore e dalla tempesta”.
La quarta pesa 10,5 q. ed è dedicata al Patrono della Parrocchia, su questa campana si legge l’invocazione: “O S. Vittore che ti sei fatto schiavo di Cristo, ottieni, presso Dio, che noi pure diventiamo vittoriosi del mondo e schiavi suoi”.
Di tutte, la più piccola è la quinta, la quale non pesa che 7 q., essa è dedicata a S.Pietro. L’iscrizione che ne fregia il bordo inferiore è questa: “Il tuo suono, come fosse la voce dello stesso S.Pietro ci raccolga per apprendere quelle cose che avviano al cielo”
Scoppia il secondo conflitto mondiale e il 19 ottobre 1942 una comunicazione dell’ Endirot (Ente Nazionale Distruzione Rottami) avverte il Parroco che appositi incaricati verranno a togliere il 60% del peso delle campane per esigenze di guerra. Le campane requisite sono le due più grosse.
Casbeno, confinante con la fabbrica di aerei Macchi, fu obiettivo di bombardamenti. La Parrocchia sfuggì indenne al primo bombardamento di Varese il I aprile 1944, ma non al secondo il 30 aprile dello stesso anno. Alle ore 12.00 ottanta aerei circa sorvolano la città e per dieci minuti sottoposero parte della città ad un bombardamento di eccezionale rilevanza, sganciarono circa 800 bombe, di cui 300 sul suolo di Casbeno.
La Chiesa non fu colpita, ma quindici parrocchiani (della zona Schirannetta - colle Campigli) perirono sotto le bombe e le case di 72 famiglie furono sinistrate. La città nel complesso contò 175 morti.
Quella stessa sera i parrocchiani promettevano di offrire in dono alla Parrocchia una campana “affinchè attestasse nel tempo i sentimenti della più profonda riconoscenza per la protezione divina”.
Cinque anni dopo, il 24 maggio 1949, gli abitanti di Casbeno sciolsero la solenne promessa fatta dopo i bombardamenti. Infatti, oltre alle due campane restituite dal Governo, che andarono a sostituire quelle requisite in tempo di guerra, dalla fonderia D’Adda di Crema giunse una nuova sesta campana, la “campana della Riconoscenza” del peso di 5,25 q., che attestava la “riconoscenza a Dio dei Casbenesi per gli scampati pericoli di guerra”
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10 commenti a “Il campanile e le campane di Casbeno.”
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a votazioni concluse ci si può esprimere
è tra le migliori
Grazie tante alessandro
anche io ce l’avevo tra le prime. peccato
bellissima! meritava
ciao,auguri
grazie kicka e Piero
scusa Peiro
di cosa ti devi scusare?
saluti
no del nome, prima ti avevo chiamato Piero invece ti chiami Peiro
foto difficile da tenere in equilibrio dal punto di vista delle luci….rendendo più “leggibile” l’orologio forse si perdevano zone del campanile, per niente facile. Ciao e grazie del commento.
E si antonio, hai proprio ragione …