GUIDA Livorno
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Attilio Zuccagni-Orlandini nel suo [[Libri/Indicatore topografico della Toscana granducale]] ('''1856''') così riporta: | Attilio Zuccagni-Orlandini nel suo [[Libri/Indicatore topografico della Toscana granducale]] ('''1856''') così riporta: | ||
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| − | ACQUEDOTTI DI LIVORNO. Grandioso | + | ACQUEDOTTI DI LIVORNO. Grandioso monumento, incominciato sul cadere del passato secolo dall'architetto Salvetti, e con romana magnificenza condotto a termine ai giorni nostri dal Cav. Poccianti, principe dei viventi architetti italiani: nel Cisternone da esso costruito fluiscono giornalmente oltre i 18000 barili di acqua. |
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| + | GORGONA (ISOLA). E' posta quasi in faccia a Livorno a 21 miglio circa di distanza. E' tutta ingombra di poggetti acuminati con vallecole interposte, declinanti verso il centro ivi è la maggior valle, per la quale discendesi allo scalo principale, volto a levante. Gli antichi chiamarono quest'isola ''Urgo'' poi ''Gorgon'' ed ''Orgon''. Dopo la caduta del romano impero pare che vi si rifugiassero alcuni cristiani perseguitati dai barbari; successivamente essi vi fondarono un monastero benedettino. Ma papa Gregorio XI fu costretto a bandir dall'isola quei monaci nel 1374, a punizione della loro rilassatezza. Fu poi data l'Abbadia ai Certosini; e i Pisani, che ne avean l'alto dominio gli esentarono dalle gravezze. Passata la Gorgona in potere dei Granduchi, fu non ostante presidiata per qualche tempo dai Certosini, ma dopo la metà del decorso secolo ne perderono totalmente il possesso. | ||
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| + | Presso lo scalo principale inontrasi un gruppo di magazzini e casette pei pescatori ed un uffizio sanitario. Alla falda del vicino poggio, su cui è la fortezza nuova, vedesi l'Ospizio con sua chiesa e due contigue abitazioni. Nella maggior sommià del monte è un forte più antico, destinato a dar segnali a Livorno. ''(V. Atl. Tosc.)''. | ||
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Versione delle 11:23, 10 set 2007
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Livorno è situato nella Toscana ed è capoluogo della omonima provincia. Il 22 maggio si festeggia il Patrono, Santa Giulia di Corsica. Tra gli edifici religiosi: Duomo di Livorno, in Piazza Grande; Chiesa della Madonna del Rosario di Pompei; Chiesa della Santissima Annunziata o dei Greci Uniti. Da Vedere: Monumento dei Quattro Mori, dedicato a Ferdinando I dei Medici; Palazzo De Larderel; Palazzo Finocchietti.
Confina con i comuni di: Pisa, Rosignano Marittimo e Collesalvetti.
Teatri
Teatro del Porto di Livorno, Teatro delle Commedie, Teatro Goldoni e Goldonetta, Teatro I 4 Mori, Teatro La Gran Guardia e Teatro Mascagni di Villa Corridi
Informazioni Utili
Come Arrivare
Biblioteche
Associazioni
Memorie Storiche
Attilio Zuccagni-Orlandini nel suo Indicatore topografico della Toscana granducale (1856) così riporta:
ACQUEDOTTI DI LIVORNO. Grandioso monumento, incominciato sul cadere del passato secolo dall'architetto Salvetti, e con romana magnificenza condotto a termine ai giorni nostri dal Cav. Poccianti, principe dei viventi architetti italiani: nel Cisternone da esso costruito fluiscono giornalmente oltre i 18000 barili di acqua.
mentre sull'Isola di Gorgona scrive:
GORGONA (ISOLA). E' posta quasi in faccia a Livorno a 21 miglio circa di distanza. E' tutta ingombra di poggetti acuminati con vallecole interposte, declinanti verso il centro ivi è la maggior valle, per la quale discendesi allo scalo principale, volto a levante. Gli antichi chiamarono quest'isola Urgo poi Gorgon ed Orgon. Dopo la caduta del romano impero pare che vi si rifugiassero alcuni cristiani perseguitati dai barbari; successivamente essi vi fondarono un monastero benedettino. Ma papa Gregorio XI fu costretto a bandir dall'isola quei monaci nel 1374, a punizione della loro rilassatezza. Fu poi data l'Abbadia ai Certosini; e i Pisani, che ne avean l'alto dominio gli esentarono dalle gravezze. Passata la Gorgona in potere dei Granduchi, fu non ostante presidiata per qualche tempo dai Certosini, ma dopo la metà del decorso secolo ne perderono totalmente il possesso.
Presso lo scalo principale inontrasi un gruppo di magazzini e casette pei pescatori ed un uffizio sanitario. Alla falda del vicino poggio, su cui è la fortezza nuova, vedesi l'Ospizio con sua chiesa e due contigue abitazioni. Nella maggior sommià del monte è un forte più antico, destinato a dar segnali a Livorno. (V. Atl. Tosc.).






