GUIDA  Arezzo/Memorie Storiche

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[[Categoria:Memorie Storiche]]

Versione attuale delle 13:28, 30 gen 2012

Attilio Zuccagni-Orlandini nel suo Indicatore topografico della Toscana granducale (1856) così riporta:

AREZZO. Nobilissima e bella città vescovile, capoluogo di Compartimento ove risiede il Prefetto ed un Delegato. Ha un Tribunale di 1a Istanza e due Pretori civili e criminali di 2a classe, dei quali uno esercita la propria giurisdizione entro le mura, l'altro nel territorio comunitativo suburbano. Vi è un Ministro esattore del Registro, un Uffizio di Conservazione delle Ipoteche, la Dogana, l'Azienda del Sale e Tabacco, una Direzione postale, un Ingegnere in capo di 2a classe e un Ingegnere di Distretto di 1a classe. Contava questa città nel 1845 9750 abitanti, e 10955 nel 1855.

La sua Cattedrale è una delle più belle d'Italia: gli ultimi ingrandimenti ad essa fatti presentano una riunione di lavori dei più valenti artisti moderni. L'antichissima Pieve possiede il sontuoso altare del Vasari sotto cui riposano le sue ceneri, ed è decorata di belle pitture. Tra i molti oggetti di belle arti meritano osservazione quelli delle Chiese delle Derelitte, della Trinità, di s. Croce; di s. Margherita e dell'Annunziata, dello Spirito Santo e di s. Maria in Grado. Il palazzo pubblico e molti altri di particolari sono riccamente ornati. Nelle case Rossi e Racci sono due pregevoli musei. E ricco di oggetti etruschi è quello formato nelle sale attigue alla Biblioteca. Questa è situata nel grandioso edifizio della Fraternita, ove risiede anche il Tribunale di 1a Istanza. La contigua piazza, ove sorge la statua in marmo di Ferdinando III, è fiancheggiata da maestose logge, sotto le quali trovasi il pubblico teatro, ed in vicinanza la Prefettura, già palazzo Ludomiri. Lo Spedale è vasto, comodo e ben regolato. Nel Collegio ricevono educazione fisica, morale ed istruttiva oltre ai 70 convittori. Per l'educazione delle fanciulle esistono tre Conservatorii. (V. Atl. Tosc.).

C'è anche una voce sull'acquedotto:

ACQUEDOTTI DI AREZZO. Mancando questa città, come tante altre, di publiche Fonti, furono allacciate copiose sorgenti in un poggio brevidistante, e si diè mano a un acquedotto nel 1354; ma quell'opera riesci inefficace fino al 1600, quando l'ingegnere fiorentino Santi di Pagni seppe condurre le acque in città in acquedotto sorretto da archi, che le portano in copia presso la vasca della piazza maggiore.

Nella Corografia dell'Italia (1834) così vengono descritte le frazioni del comune:

PONTE ALLA CHIASSA, nome di uno stretto passaggio nel territorio di Arezzo, granducato di Toscana, 2 miglia superiormente allo sbocco del Castro nell'Arno. Nei tempi di mezzo fu celebre per molte fazioni militari che si contrastarono il passaggio di questo ponte, il quale sovrasta al torrente Chiassa.


PULICIANO o PILUCIANO, vill. del granducato di Toscana, prov. d'Arezzo, nella valle di Chiana, quasi sulla destra riva di quel fiume, intersecato dalla via che da Firenze conduce a Roma, passando per Arezzo, dalla qual città è distante quasi 5 miglia verso scirocco, in un territorio abbondante di cereali, di viti e di quasi ogni sorta di piante fruttifere. Conta quasi 1,500 abitanti.


QUARATA, ameno villaggio dell'Aretino, tra il Castro, il Chiana e l'Arno, 3 miglia a ponente da Arezzo, con circa 1,200 abitanti. Le sue campagne furono sovente teatro di micidiali combattimenti.


RIGUTINO, vill. del granducato di Toscana, prov. d' Arezzo, nella valla di Chiana, poco discosto dalla riva destra di quel fiume, intersecato dalla via che da Firenze conduce a Roma, passando per Arezzo, dalla qual città è distante 8 miglia verso scirocco ed altrettanto a maestro da Cortona. I suoi dintorni abbondano di cereali, di ulivi, di viti e di quasi ogni sorta di frutta. È stazione postale, e conta circa 1,000 abitanti.