GUIDA Cerveteri
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| + | Alle falde dei monti della Tolfa, in un territorio formatosi con i residui dell'attività eruttiva del complesso vulcanico sabatino, dai colori ricchi e particolari, sorge Cerveteri, città con una storia antichissima. Dall' '''VIII secolo''' in poi comincia a svilupparsi su questo territorio un nucleo urbano chiamato dai Romani ''Caere'', dagli Etruschi ''Kysry'' e dai Greci ''Agylla'', fondato secondo la tradizione dai '''Pelasgi''', mitica popolazione di origine greca. Questo centro etrusco conobbe una grossa evoluzione sociale nei secoli '''IX e VIII a.C''' ben documentato dall’estensione delle necropoli, grazie al costante contatto con la cultura greca, ai fiorenti commerci con i Fenici legati ai porti dislocati ad ''Alsium'' - Palo, presso Ladispoli - , ''Pyrgi'' - Santa Severa - e ''Punicum'' - Santa Marinella - | ||
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| + | Del nucleo antico a noi sono pervenuti il '''teatro romano''' e le '''famose necropoli''' risalenti ai secoli '''VIII-I a.C'''.,che circondavano tutto il perimetro della città: ricordiamo quelle del '''Sorbo''', di '''Monte Abatone''' e, soprattutto, della '''Banditaccia''', le più monumentali. | ||
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| + | Dopo [[Roma]] il territorio cominciò a spopolarsi. Nel '''1192''' divenne un ''castrum'', e si trasformò nel feudo dei '''Crescenzi''' e poi dei '''Venturini''', fino ad assumere una certa dignità comunale. Durante il '''XV secolo''' appartenne ai '''Della Rovere''' e poi agli '''Orsini''', fino ai '''Ruspoli''' nel '''1674'''. Anche dopo l'Unità d'Italia il palazzo e la rocca rimasero di proprietà dei Ruspoli. | ||
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| − | *''Cerveteri e il suo territorio'', Rita Marconi Cosentino - Daniela Gallavotti Cavallero - Maurizio Aiello, | + | *''Cerveteri e il suo territorio'', Rita Marconi Cosentino - Daniela Gallavotti Cavallero - Maurizio Aiello, Edizioni Quasar (1995) |
| − | *''Cerveteri. La storia, il museo, gli scavi'', Enzo Valentini, | + | *''Cerveteri. La storia, il museo, gli scavi'', Enzo Valentini, Edizioni Penne & Papiri (1993) |
*''Cerveteri'', Luciana Drago Troccoli, Ed. Ist. Poligrafico dello Stato (2006) | *''Cerveteri'', Luciana Drago Troccoli, Ed. Ist. Poligrafico dello Stato (2006) | ||
| − | + | *''Cerveteri città dalle molte vite'', Pasquale Cotzia, Edizioni Scipioni (1990) | |
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Cerveteri è situato nel Lazio in Provincia di Roma. L'8 maggio si festeggia il Patrono, San Michele Arcangelo. Tra gli edifici religiosi: Chiesa di Santa Maria Maggiore. Da Vedere: Palazzo Ruspoli (XVI secolo).
Confina con i comuni di: Anguillara Sabazia, Bracciano, Santa Marinella, Tolfa, Fiumicino e Ladispoli.
Gli abitanti del comune sono chiamati anche ceretani o cervetrani
Le Necropoli Etrusche di Cerveteri e Tarquinia sono Patrimonio dell'Umanità e sono iscritte nella prestigiosa lista dei Siti UNESCO.
Indice |
Storia
Alle falde dei monti della Tolfa, in un territorio formatosi con i residui dell'attività eruttiva del complesso vulcanico sabatino, dai colori ricchi e particolari, sorge Cerveteri, città con una storia antichissima. Dall' VIII secolo in poi comincia a svilupparsi su questo territorio un nucleo urbano chiamato dai Romani Caere, dagli Etruschi Kysry e dai Greci Agylla, fondato secondo la tradizione dai Pelasgi, mitica popolazione di origine greca. Questo centro etrusco conobbe una grossa evoluzione sociale nei secoli IX e VIII a.C ben documentato dall’estensione delle necropoli, grazie al costante contatto con la cultura greca, ai fiorenti commerci con i Fenici legati ai porti dislocati ad Alsium - Palo, presso Ladispoli - , Pyrgi - Santa Severa - e Punicum - Santa Marinella -
Dopo la sua sconfitta nella battaglia navale di Cuma 474 a.C.venne assorbita da Roma costituendosi come un centro modesto: Caere.
Il piccolo centro successivamente subì le scorribande saracene e fu abbandonato dalla popolazione, che si spostò più a est dove fondò Caere Novi, un altro piccolo borgo ; fu così che dal nome del vecchi centro Caere Vetus ("vecchia Caere") si passò l'attuale nome della città, Del nucleo antico a noi sono pervenuti il teatro romano e le famose necropoli risalenti ai secoli VIII-I a.C.,che circondavano tutto il perimetro della città: ricordiamo quelle del Sorbo, di Monte Abatone e, soprattutto, della Banditaccia, le più monumentali.
Dopo Roma il territorio cominciò a spopolarsi. Nel 1192 divenne un castrum, e si trasformò nel feudo dei Crescenzi e poi dei Venturini, fino ad assumere una certa dignità comunale. Durante il XV secolo appartenne ai Della Rovere e poi agli Orsini, fino ai Ruspoli nel 1674. Anche dopo l'Unità d'Italia il palazzo e la rocca rimasero di proprietà dei Ruspoli.
Dove Mangiare
- Ristorante Da Nazareno, Località San Paolo
- Ristorante I Tre Fari, Via Badini, 11
- Ristorante Il Braciere, Via Settevene Palo
- Ristorante Il Camoscio, Via Cantagallo, 13
- Ristorante La Rocca, Piazza Immacolata, 11
- Ristorante Miele e Peperoncino, Viale Manzoni, 94
- Ristorante Pizzeria Il Sogno, Via Doganale, 112/114
- Ristorante Romantica Campagnola, Via Fosso Del Cecio, 24
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Via Etruria, 39
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Associazione Soccorritori Volontari di Cerveteri, Via Delle Mura Castellane, 2
- Associazione Volontariato Protezione Civile Mistral, Largo Arrigo Boito, Snc
- Circolo Territoriale Ladispoli- Cerveteri Scuolambiente, Via Del Sasso Km 4 5
- Gruppo Archeologico del Territorio Cerite Onlus, Vicolo Fabio Mario Sollazzi, 5
Complessi Bandistici
- Associazione Amici della Musica - Cerite
Bibliografia
- Cerveteri e il suo territorio, Rita Marconi Cosentino - Daniela Gallavotti Cavallero - Maurizio Aiello, Edizioni Quasar (1995)
- Cerveteri. La storia, il museo, gli scavi, Enzo Valentini, Edizioni Penne & Papiri (1993)
- Cerveteri, Luciana Drago Troccoli, Ed. Ist. Poligrafico dello Stato (2006)
- Cerveteri città dalle molte vite, Pasquale Cotzia, Edizioni Scipioni (1990)






