GUIDA Bardonecchia/Fortificazioni
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*Batteria del '''Foens''' | *Batteria del '''Foens''' | ||
:prendendo il nome dalle grange omonime ubicate poco più in basso dell'opera (realizzata nel 1897-98), si compone di due batterie (quella occidentale di quattro pezzi mentre quella meridionale di due pezzi) che tenevano sotto tiro la zona del Passo della Mulattiera / Col des Acles ed i dintorni di Oulx. Per la difesa ravvicinata su tutto il perimetro venne costruito un muro di cinta, oggi in parte diroccato, dotato di feritoie per fucilieri e salienti per battere gli angoli morti. Non impiegata durante la prima guerra mondiale, venne riammodernata prima della seconda guerra mondiale ed al termine del conflitto dismessa e ceduta a privati. | :prendendo il nome dalle grange omonime ubicate poco più in basso dell'opera (realizzata nel 1897-98), si compone di due batterie (quella occidentale di quattro pezzi mentre quella meridionale di due pezzi) che tenevano sotto tiro la zona del Passo della Mulattiera / Col des Acles ed i dintorni di Oulx. Per la difesa ravvicinata su tutto il perimetro venne costruito un muro di cinta, oggi in parte diroccato, dotato di feritoie per fucilieri e salienti per battere gli angoli morti. Non impiegata durante la prima guerra mondiale, venne riammodernata prima della seconda guerra mondiale ed al termine del conflitto dismessa e ceduta a privati. | ||
Versione delle 10:25, 29 mar 2013
Bardonecchia/Fortificazioni
- Batteria del Foens
- prendendo il nome dalle grange omonime ubicate poco più in basso dell'opera (realizzata nel 1897-98), si compone di due batterie (quella occidentale di quattro pezzi mentre quella meridionale di due pezzi) che tenevano sotto tiro la zona del Passo della Mulattiera / Col des Acles ed i dintorni di Oulx. Per la difesa ravvicinata su tutto il perimetro venne costruito un muro di cinta, oggi in parte diroccato, dotato di feritoie per fucilieri e salienti per battere gli angoli morti. Non impiegata durante la prima guerra mondiale, venne riammodernata prima della seconda guerra mondiale ed al termine del conflitto dismessa e ceduta a privati.
- Batteria del Jafferau
- realizzata tra il 1897 ed il 1900 sulla sommità della cresta dello Jafferau (a quota 2788 metri) fu quella che sarebbe stata la più alta fortificazione di Bardonecchia. Il suo ruolo era quello di opera difensiva con caratteristiche offensive. Delimitata su tre lati da un fossato e sul quarto da un muro a strapiombo aveva l'ingresso principale con un portale coronato sulla sommità da una merlatura quadrata e sopra l’architrave del portale era applicato uno stemma sabaudo. Al centro della batteria si ergeva un massiccio roccioso, unica parte rimasta dell'originale Cima dello Jafferau.
- Forte Bramafam
- Databile agli anni 1887-88, da considerarsi la più importante fortificazione delle Alpi Cozie di fine Milleottocento, sorge sulle rovine del Castello Bramafan (appartenuto ai Signori de Bardonnèche). La fortificazione, effettivamente in funzione con l'armamento schierato , era articolata in Piazza d'Armi, corpo centrale e bassoforte (realizzato sull'estremo occidentale). Nel corso della prima guerra mondiale fu disarmato e le artiglierie inviate sul fronte austriaco; nel frattempo fu utilizzato come campo di prigionia per soldati austro ungarici.
- Per Informazioni:Strada Nazionale al Castello Telefono 011-3112458/339-2227228/333-6020192 Fax 011-3112458 [1] [2]
- Il forte dell'Olive
- costruito su un costone roccioso della “Cime des Ruines“, che domina l'abitato di Plampinet, era dotato di 12 cannoni sistemati in piazzole a cielo aperto ed aveva lo scopo di battere i colli di Thures, Scala e des Acles. Nel 1932 vennero costruite altre 2 batterie, in caverna. Il 16 giugno 1940, a seguito di un lungo combattimento ed a causa del fuoco amico accidentale, fu messo fuori uso. Dell' opera colpisce il colore giallastro e la dimensione della caserma principale su due piani e munita di feritoie.
- Tur d'Amun
- i resti della torre sono l’unica testimonianza ancora visibile di un complesso assai articolato. Il castello, a monte del più antico nucleo dell'abitato (sulle estreme pendici della dorsale che scende dal vallone della Rho congiungendosi con il Vallone del Frejus) dominava la conca di Bardonecchia , contrapponendosi al castello di Bramafam, che sorgeva sul lato opposto della conca e successivamente occupato dall’omonimo forte ottocentesco.






