GUIDA  Camogli/Abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte

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[[Immagine:Camogli - Abbazia San Fruttuoso di Capodimonte - Abbazia.jpg|thumb|left|L'Abbazia vista dal mare]]
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==Storia dell’Abbazia==
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Il motivo per cui questa abbazia e’ stata dedicata a San Fruttuoso ed a i suoi diconi Augurio e Eulogio va ricercata tra la storia e la leggenda:il vescovo Fruttuoso subì il martirio a Tarragona in Spagna nel 259 d.c. e le sue ceneri nel periodo della conquista araba tra il 711 e il 714 furono traslocata da San prospero, anch’egli vescovo di Tarragona in una remota insenatura presso Portofino denominata Capite Montis.Sembra che fu proprio Fruttuoso a indicare ove deporre i suoi resti mortali, tramite l’apparizione a ad alcuni suoi discepoli.La prima testimonianza scritta che parla del Monastero di San Fruttuoso risale al 997.
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Nel nuovo millennio si ricostruisce in todo il complesso dell’abbazia, composta dalla chiesa, dominata da alta torre nolare, dal monastero, che l’affianca e dal chiostrino attiguo ad esso.
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La nuova abbazia s’arricchisce di notevoli beni immobiliari grazie a donazioni, che arrivano a coprire un vasto territorio quasi fino a Portofino ed anche in pianura padana.
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Nel 1300 il monastero ha ancora un elevata importanza spirituale, politica ed economica.Il declino inizio’ il secolo successivo, a causa del vicino monastero di Cervara, ma anche per le mutate condizioni politiche grazie all’istituzione della utopie comunali, dalle liti religiose e dalle incursioni turco-barbariche.Dalla metà del Xv secolo il complesso diventa commenda, dopo l’abbandono dei monaci, nel secolo successivo viene ottenuto dai Doria, che  vi comanderanno per tre secoli ed in questo periodo risalirebbe il sepolcro familiare ad opera di Andrea Doria che porto’ qui da Genova le tombe dei suoi avi. Fino al 1983 l’abbazia rimarrà sotto la protezione dei Doria poi fu donato dalla stessa famiglia al F.A.I
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==Il Monastero==
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===Chiostro superiore===
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Fu eretto nel XII secolo, ma delle sue forme originarie vi e’ solo la polifora nella parte a mare, sulla quale e’ addossato il complesso abbaziale nel secolo successivo.Nel XVI secolo il chiostro sub’ un restauro globale voluto da Andrea Doria
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===Sala della Quadrifora===
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Grazie ad una ripida scala a chiocciola si raggiunge questa sala costruita in ardesia ad ovest del chiostro superiore.Il nome di quasta sala e’ dovuto all’imponente quadrifora scandita da sottili colonnine di marmo con capitelli a foglie d’acqua su archetti a sesto archiacuto della seconda metà del XII secolo.Qui si tengono spesso mostre
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===Secondo Livello===
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Costrutia in una face successiva al primo nucleo monastico (XII sec), si mostra con una facciata decentesca con feritoie e trifore gotiche, distinte in modo equo su due ordini.Nei tavolo che spaziano all’interno del salone è possibile trovare reperti rinvenuti durante gli scavi archelogici.Dalla porta al termine del salone si accede al giradino, dove un tempo vi era l’area est dell’edificio, che con ogni probabilità veniva usata dai monaci come dormitorio e al primo libello del complesso monumentale.
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===Chiostro Inferiore===
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Il porticato si presenta in una sua unità stilistica e costruttiva databile tra la seconda metà del XI secolo e gli inizi del XII secolo.I pilastri ad angolo sono in “ Pietra del monte” e le colonnine in marmo verde e bianco sormontate  da capitelli a stampella figurati della fine del X secolo, interessanti per la presenza di animali vegetali e vegetali di varia natura, stilizzati.Oltrepassando il deambulatorio verso est troviamo una porta che conduce nella vecchia sacrestia, formata da un piccolo vano utilizzato fino al XVI secolo.
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===Chiesa Primitiva===
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Dall’antica sacrestia e’ possibile accedere alla chiesa medioevale che e’ situata sotto la parrocchiale.Da primo incontriamo l’abside sud che ancora conservano gli intonaci e la pavimentazione originale del XI secolo:sul fongo si intravede la cripta sud, che corrisponde all’ antica navata sud, che fu destinata dal XIII secolo ad accogliere le spoglie di un noto personaggio per la storia monastica.La chiesa e’ suddivisa in tre settori, collocati a livelli diversi, ciascuno ha una funzione diversa di culto in osservanza della così detta Regola Gregoriana.Di notevole importanza e bellezza e’ la decorazione in stucco del XI secolo nella zona presbiteriale e nel coro.
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===Tombe dei Doria===
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Le tombe dei Doria che vanno la XIII al XIV secolo e’ un risultato di un intervento voluto da Andrea Doria, ammiraglio, nel cinquecento e sembra che provenghino dalle chiese genovesi, dove sembra che questi personaggi legati a tale famiglia fossero sepolti in precedenza.Furono diposte a schiera sui tre lati del vano dell’abbazia più antico (XI-XII sec), sono costituite da tre arche in muratura singole  e solo in un caso a coppia, ralizzate in marmo bianco e pietra grigia alternati nella tipica bicromia.
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===Sancta Sactorum===
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Piccolo vano che rappresenta una delle parti più antiche del complesso monastico(XI sec).Venne con ogni probabilità usato per la conservazione e venerazione delle reliquie, dei libri sacri e dei suppellettili religiosi.
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===Primo livello===
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Il primo livello e’ costituito da un vasto ambiente suddiviso nel XVI secolo in tre locali.Tra i reperti più significativi visibili al pubblico vi e’ la testa marmorea dell’imperatore Adriano del II secolo d.c., probabilmente frutto del collezionismo dei Doria.
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===Chiesa parrocchiale===
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La chiesa parrocchiale e’ frutto di una sovrapposizione sulla chiesa medioevale dopo l’abbandono dei monaci durante il periodo Doria.L’altare maggiore contiene un cofanetto in argento che conserva le reliquie dei martiri Fruttoso, Augurio ed Eulogio.Altri elementi d’importanza sono l’abside, ricavata a ridosso della roccia, la cupola decorata da diciassette arcatelle e la successiva torre nolare ottagonale, che la ingloba, e riconducibile a esempi borgognoni:La Cupola.Uorre nolare e’ sostruito esattamente sulla verticale della sorgente di Capodimonte, punto focale simbolico e spirituale del cenobio.
  
 
L' '''Abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte''' è situata nella baia omonima nel comune di Camogli in una profonda insenatura della frastagliata costa nel '''promontorio di Portofino'''.
 
 
Le origini dell'insediamento risalgono all' VIII secolo, quando Prospero, vescovo di Tarragona, sfuggendo alle incursioni arabe trasferì qui le ceneri di '''San Fruttuoso''', vescovo martire morto durante le persecuzioni del 257.
 
 
Per venerare le reliquie del santo venne edificata la prima chiesa con l'annesso monastero che, danneggiata dai Saraceni, fu ricostruita alla fine del X secolo dai Benedettini.
 
 
Nel 1275 passò sotto il patronato della potente famiglia genovese dei '''Doria''' che fece erigere il corpo edilizio con loggiato verso il mare e che utilizzò una parte dell'abbazia per le sepolture dei propri familiari.
 
 
Il chiostro superiore fu ricostruito nel XVI secolo per volontà di '''Andrea Doria''' che fece pure erigere il torrione di avvistamento che tuttora domina la baia.
 
 
L'abbazia fu in seguito abbandonata e divenne abitazione per i pescatori del luogo, spesso covo di pirati, degradandosi ulteriormente.
 
 
Nel 1933/34 l'intero complesso fu restaurato a cura dello Stato e nel 1983 i Doria Pamphili donarono gli edifici ed il terreno al '''FAI''' che provvide a riportare all'antico splendore l'Abbazia.
 
[[Immagine:Camogli - Abbazia San Fruttuoso di Capodimonte - Veduta dell'Abbazia.jpg|thumb|right|L'Abbazia e la spiaggia]]
 
 
 
L'odierno aspetto della località è da attribuire ad un violento nubifragio che nel 1915 provocò una gigantesca frana di terra e pietre dal monte che causò gravi danni alla chiesa, ma formò anche l'attuale spiaggia che ora, nei mesi estivi, è frequentata dai turisti.
 
[[Immagine:Camogli - Abbazia San Fruttuoso di Capodimonte - Torre nolare.jpg|thumb|left|La torre nolare]]
 
 
L'edificio a due piani poggia su quattro arcate di diversa larghezza e sulla facciata si aprono ampie finestre a trifora. Prospetta sull'insieme l'alto prisma ottagonale della torre nolare il cui tetto è rifinito da coperture di ardesia.
 
 
 
Il chiostro superiore fu dotato di coperture a crociera con l'impiego di capitelli e colonne di varia provenienza. Il capitello illustrato a fianco è romano e risale alla fine del II secolo d.C
 
[[Immagine:Camogli - Interno abbazia San Fruttuoso di Capodimonte - Colonna.jpg|thumb|right|Capitello romano]]
 
 
 
 
 
Al livello inferiore si trova il '''Sepolcreto dei Doria'''.
 
 
Le tombe sono a fasce di marmo bianco e pietra nera alternate nella tipica bicromia ligure, sormontate da arcosoli a sesto acuto, sorretti da piccole colonnine in marmo con tettuccio a capanna.
 
Nelle tombe nobiliari riposano sette salme dei Doria morti tra il 1278 ed il 1305.
 
 
[[Immagine:Camogli - Abbazia San Fruttuoso di Capodimonte - Tombe Doria.jpg|thumb|left|Tombe dei Doria]]
 
 
 
Nelle sale del complesso monastico è stato allestito un '''Museo''' che raccoglie documenti della storia dell'Abbazia e della vita dei monaci.
 
 
Uscendo dall'Abbazia un breve sentiero conduce alla Torre che fu costruita nel 1562 per difendere il borgo e la sua preziosa sorgente d'acqua dalle frequenti incursioni dei pirati.
 
Su due facciate è presente lo stemma dei Doria : l'aquila imperiale.
 
 
In origine presentava una copertura a terrazza con merlature;  da tempo è adibita ad abitazione.
 
  
  

Versione delle 11:40, 30 lug 2013

Indice

Storia dell’Abbazia

Il motivo per cui questa abbazia e’ stata dedicata a San Fruttuoso ed a i suoi diconi Augurio e Eulogio va ricercata tra la storia e la leggenda:il vescovo Fruttuoso subì il martirio a Tarragona in Spagna nel 259 d.c. e le sue ceneri nel periodo della conquista araba tra il 711 e il 714 furono traslocata da San prospero, anch’egli vescovo di Tarragona in una remota insenatura presso Portofino denominata Capite Montis.Sembra che fu proprio Fruttuoso a indicare ove deporre i suoi resti mortali, tramite l’apparizione a ad alcuni suoi discepoli.La prima testimonianza scritta che parla del Monastero di San Fruttuoso risale al 997. Nel nuovo millennio si ricostruisce in todo il complesso dell’abbazia, composta dalla chiesa, dominata da alta torre nolare, dal monastero, che l’affianca e dal chiostrino attiguo ad esso. La nuova abbazia s’arricchisce di notevoli beni immobiliari grazie a donazioni, che arrivano a coprire un vasto territorio quasi fino a Portofino ed anche in pianura padana. Nel 1300 il monastero ha ancora un elevata importanza spirituale, politica ed economica.Il declino inizio’ il secolo successivo, a causa del vicino monastero di Cervara, ma anche per le mutate condizioni politiche grazie all’istituzione della utopie comunali, dalle liti religiose e dalle incursioni turco-barbariche.Dalla metà del Xv secolo il complesso diventa commenda, dopo l’abbandono dei monaci, nel secolo successivo viene ottenuto dai Doria, che vi comanderanno per tre secoli ed in questo periodo risalirebbe il sepolcro familiare ad opera di Andrea Doria che porto’ qui da Genova le tombe dei suoi avi. Fino al 1983 l’abbazia rimarrà sotto la protezione dei Doria poi fu donato dalla stessa famiglia al F.A.I

Il Monastero

Chiostro superiore

Fu eretto nel XII secolo, ma delle sue forme originarie vi e’ solo la polifora nella parte a mare, sulla quale e’ addossato il complesso abbaziale nel secolo successivo.Nel XVI secolo il chiostro sub’ un restauro globale voluto da Andrea Doria

Sala della Quadrifora

Grazie ad una ripida scala a chiocciola si raggiunge questa sala costruita in ardesia ad ovest del chiostro superiore.Il nome di quasta sala e’ dovuto all’imponente quadrifora scandita da sottili colonnine di marmo con capitelli a foglie d’acqua su archetti a sesto archiacuto della seconda metà del XII secolo.Qui si tengono spesso mostre

Secondo Livello

Costrutia in una face successiva al primo nucleo monastico (XII sec), si mostra con una facciata decentesca con feritoie e trifore gotiche, distinte in modo equo su due ordini.Nei tavolo che spaziano all’interno del salone è possibile trovare reperti rinvenuti durante gli scavi archelogici.Dalla porta al termine del salone si accede al giradino, dove un tempo vi era l’area est dell’edificio, che con ogni probabilità veniva usata dai monaci come dormitorio e al primo libello del complesso monumentale.

Chiostro Inferiore

Il porticato si presenta in una sua unità stilistica e costruttiva databile tra la seconda metà del XI secolo e gli inizi del XII secolo.I pilastri ad angolo sono in “ Pietra del monte” e le colonnine in marmo verde e bianco sormontate da capitelli a stampella figurati della fine del X secolo, interessanti per la presenza di animali vegetali e vegetali di varia natura, stilizzati.Oltrepassando il deambulatorio verso est troviamo una porta che conduce nella vecchia sacrestia, formata da un piccolo vano utilizzato fino al XVI secolo.

Chiesa Primitiva

Dall’antica sacrestia e’ possibile accedere alla chiesa medioevale che e’ situata sotto la parrocchiale.Da primo incontriamo l’abside sud che ancora conservano gli intonaci e la pavimentazione originale del XI secolo:sul fongo si intravede la cripta sud, che corrisponde all’ antica navata sud, che fu destinata dal XIII secolo ad accogliere le spoglie di un noto personaggio per la storia monastica.La chiesa e’ suddivisa in tre settori, collocati a livelli diversi, ciascuno ha una funzione diversa di culto in osservanza della così detta Regola Gregoriana.Di notevole importanza e bellezza e’ la decorazione in stucco del XI secolo nella zona presbiteriale e nel coro.

Tombe dei Doria

Le tombe dei Doria che vanno la XIII al XIV secolo e’ un risultato di un intervento voluto da Andrea Doria, ammiraglio, nel cinquecento e sembra che provenghino dalle chiese genovesi, dove sembra che questi personaggi legati a tale famiglia fossero sepolti in precedenza.Furono diposte a schiera sui tre lati del vano dell’abbazia più antico (XI-XII sec), sono costituite da tre arche in muratura singole e solo in un caso a coppia, ralizzate in marmo bianco e pietra grigia alternati nella tipica bicromia.

Sancta Sactorum

Piccolo vano che rappresenta una delle parti più antiche del complesso monastico(XI sec).Venne con ogni probabilità usato per la conservazione e venerazione delle reliquie, dei libri sacri e dei suppellettili religiosi.

Primo livello

Il primo livello e’ costituito da un vasto ambiente suddiviso nel XVI secolo in tre locali.Tra i reperti più significativi visibili al pubblico vi e’ la testa marmorea dell’imperatore Adriano del II secolo d.c., probabilmente frutto del collezionismo dei Doria.

Chiesa parrocchiale

La chiesa parrocchiale e’ frutto di una sovrapposizione sulla chiesa medioevale dopo l’abbandono dei monaci durante il periodo Doria.L’altare maggiore contiene un cofanetto in argento che conserva le reliquie dei martiri Fruttoso, Augurio ed Eulogio.Altri elementi d’importanza sono l’abside, ricavata a ridosso della roccia, la cupola decorata da diciassette arcatelle e la successiva torre nolare ottagonale, che la ingloba, e riconducibile a esempi borgognoni:La Cupola.Uorre nolare e’ sostruito esattamente sulla verticale della sorgente di Capodimonte, punto focale simbolico e spirituale del cenobio.





Come Arrivare


      Mare
Icona nave.gif

da Camogli in battello - circa 30 minuti

da Rapallo in Battello - circa 30 minuti
da Santa Margherita Ligure in battello - circa 20 minuti
da Portofino in Battello - circa 10 minuti


oppure a piedi

Partendo dalla località Ruta di Camogli, si prende il sentiero a sinistra della Chiesa - contrassegnato con un quadrato rosso - e ci si avvia verso Portofino Vetta. Il primo tratto è un pò sconnesso poi prosegue con un bell'acciottolato sino ad arrivare all'hotel Portofino Kulm. Di lì si prosegue per Pietre Strette e si inizia una ripida discesa - fare attenzione! - che conduce all'insenatura di San Fruttuoso.

Galleria Fotografica

Abbazia dal mare