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| | *Palestra Comunale, Località Moulin | | *Palestra Comunale, Località Moulin |
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| − | ==Memorie Storiche==
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| − | Nel [[Libri/Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale]] ('''1834''') Goffredo Casalis così descrive il comune:
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| − | '''Brissogne''' (''Brixonia''), com. nel mand. di [[Quart]], prov. dioc. e div. d'[[Aosta]]. Dipende dal senato di Piem., intend. prefett. insin. ipot. a posta d'Aosta.
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| − | Appartenne in feudo ai Montagny di Genève di Roverca, e Tollein di Allemand, ed anche ai signori di Brison. Giace alla destra della Dora Baltea.
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| − | Quasi nel centro del paese veggonsi gli avanzi di un antico castello e di una torre.
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| − | La parte meridionale del comune non presenta che montagne e foreste presso che inaccessibili.
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| − | Le sue comunali strade conducono una, da levante, a s. Marcel; un'altra, da ponente, a [[Pollein]] e quindi ad Aosta; una terza, da borea, sbocca nella via provinciale, oltrepassando un solido ponte da cui è valicata la Dora. È lontano quattro miglia da Aosta.
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| − | Giacciono tre laghi sulla vicina montagna detta dei ''Laures'', o ''Lances'', poco distanti gli uni dagli altri. Vi si trovano pagliuzze d'oro. Su quella montagna furono rinvenuti alcuni grossi mortai di pietra. Si vuole che i Romani vi abbiano esaurita una ricca miniera d'oro. Il primo degli anzidetti laghi è quasi rotondo. A farne il giro s'impiegano da 45 minuti. Il secondo è lungo cento tese e largo cinquanta. Il terzo di figura ovale è lungo novanta e largo ottanta tese. L'acqua di essi è freddissima eziandio nel cuor dell'estate. Un torrente che nasce da uno di que' laghi scorrevi da mezzodì. Varii canali si derivano da esso per l'innaffiamento del territorio.
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| − | Vi si fanno scarse ricolte di cereali.
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| − | Gli abitanti traggono il principale loro sostentamento dai prodotti del molto bestiame, e dalla vendita della legna. Dai noci che vi allignano assai bene si ricava un notevol guadagno. I terrazzani fanno il loro traffico colla città d'Aosta.
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| − | In questo territorio i cacciatori fanno buone prede di oche selvatiche, pernici, merli, lepri, marmotte, e rupi-capre.
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| − | L'antica chiesa del comune dedicata a s. Lorenzo essendo stata distrutta dalle escrescenze della Dora, ne fu edificata un'altra che ora s'intitola da s. Catterina.
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| − | Sonovi due pubbliche scuole, in cui nell'invernale stagione i fanciulli ricevono una qualche istruzione da periti maestri.
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| − | Nel territorio di questo comune trovansi: Ferro solforato, aurifero. Barite solfata, cristallizzata, con ferro solforato in piccoli cristalli ''dodecaedri'', e calce carbonata lenta, ''lenticolare''. Roccia quazzosa, bigia, naturalmente levigata.
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| − | Popolazione 577.
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