GUIDA  Lavarone/Cimitero austro-ungarico di Slaghenaufi

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[[Immagine:Lavarone_-_Cimitero_di_Slaghenaufi_-_Cartello_turistico.jpg|thumb|right|Cartello turistico]]
 
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Nel cimitero Militare di '''Slaghenaufi'''  sono ancora sepolti  748 caduti austro-ungarici dei quali 198 ignoti. Le salme sono state deposte con rito funebre officiato dal cappellano militare a.u., nella piccola cappella in legno eretta ancora all’inizio delle ostilità.
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La chiesetta attuale è stata rifatta nell’anno 1954, nello stesso luogo e mantenendo la stessa forma.
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Il cimitero è intatto come all’indomani del primo conflitto mondiale, ed ha mantenuto le caratteristiche originali, in virtù di precisi accordi tra '''Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra''' e la '''Croce Nera Austriaca'''.
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Nella vicinanze si trovava il grande ospedale maltese denominato: “'''malga Belem'''”. L’ospedale assai esteso, per l’epoca era considerato un più che moderno ospedale, ed era gestito dal '''Sovrano Ordine Ospedaliero dei Cavalieri di Malta'''. Per il vicino fronte delle '''Vezzene''', l’ospedale militare fu di fondamentale importanza
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<em>Particolare gratitudine va al Comune ed alla popolazione di Lavarone che da molti anni curano questo cimitero in modo esemplare ed inoltre alla THW di Neunkirchen per l’esecuzione di continui lavori di restauro</em>:
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La Croce Nera Austriaca
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==Storia==
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Per le terre di confine come Lavarone il profugato iniziò già dai primo giorni del conflitto, con l'Italia.
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I profughi trentini furono circa '''75.000'''. Nella confusione delle destinazioni e viggi di trasferimento molte famiglie si dispersero. In un primo tempo in attesa che i campi profughi fossero ultimati, gli sfollati furono ospitati in vari paesi dell’Austria, superiore e inferiore presso contadini, edifici pubblici, fabbriche dismesse  e sistemazioni di fortuna.
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Dal 1915-1918 la maggior parte dei Lavaronesi furono raccolti nel modernissimo e attrezzato campo profughi  appositamente costruito di '''Braunau am Inn''' (Austria Superiore). Il rientro sull’altipiano comincio a partire dal Dicembre 1918.
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==Galleria Foto==
 
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File:Lavarone - Ringraziamenti - Croce Nera - Austriaca.jpg|Ringraziamento Croce Nera Austriaca
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File:Lavarone - Ospedale da campo.jpg|L'esteso e moderno ospedale militare da campo con il simbolo Maltese
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File:Lavarone - Indicazioni per il cimitero.jpg|Indicazioni per il Cimitero
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File:Lavarone - Cimitero di Slaghenaufi - Entrata.jpg|Entrata
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File:Lavarone - Cimitero di Slaghenaufi - Vista generale.jpg|Vista dalla Cappella
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File:Lavarone - Cimitero di Slaghenaufi 1.jpg|Le croci disposte....
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File:Lavarone - Cimitero di Slaghenaufi 2.jpg|....come una volta
 
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[[Categoria:Cimiteri]]
 
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Versione delle 22:43, 6 ott 2014

Cimitero di Slaghenaufi nel 1916
Cartello turistico

Nel cimitero Militare di Slaghenaufi sono ancora sepolti 748 caduti austro-ungarici dei quali 198 ignoti. Le salme sono state deposte con rito funebre officiato dal cappellano militare a.u., nella piccola cappella in legno eretta ancora all’inizio delle ostilità.

La chiesetta attuale è stata rifatta nell’anno 1954, nello stesso luogo e mantenendo la stessa forma. Il cimitero è intatto come all’indomani del primo conflitto mondiale, ed ha mantenuto le caratteristiche originali, in virtù di precisi accordi tra Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra e la Croce Nera Austriaca.

Nella vicinanze si trovava il grande ospedale maltese denominato: “malga Belem”. L’ospedale assai esteso, per l’epoca era considerato un più che moderno ospedale, ed era gestito dal Sovrano Ordine Ospedaliero dei Cavalieri di Malta. Per il vicino fronte delle Vezzene, l’ospedale militare fu di fondamentale importanza

Particolare gratitudine va al Comune ed alla popolazione di Lavarone che da molti anni curano questo cimitero in modo esemplare ed inoltre alla THW di Neunkirchen per l’esecuzione di continui lavori di restauro: La Croce Nera Austriaca

Storia

Per le terre di confine come Lavarone il profugato iniziò già dai primo giorni del conflitto, con l'Italia. I profughi trentini furono circa 75.000. Nella confusione delle destinazioni e viggi di trasferimento molte famiglie si dispersero. In un primo tempo in attesa che i campi profughi fossero ultimati, gli sfollati furono ospitati in vari paesi dell’Austria, superiore e inferiore presso contadini, edifici pubblici, fabbriche dismesse e sistemazioni di fortuna.

Dal 1915-1918 la maggior parte dei Lavaronesi furono raccolti nel modernissimo e attrezzato campo profughi appositamente costruito di Braunau am Inn (Austria Superiore). Il rientro sull’altipiano comincio a partire dal Dicembre 1918.




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