GUIDA Il Cimitero degli Eroi
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[[Immagine:Aquileia_-_Monumento_ai_Dieci_Militi_Ignoti.jpg|thumb|left|Monumento sepoltura dei Dieci Militi Ignoti]] | [[Immagine:Aquileia_-_Monumento_ai_Dieci_Militi_Ignoti.jpg|thumb|left|Monumento sepoltura dei Dieci Militi Ignoti]] | ||
| + | [[Immagine:Aquileia_-_Tomba_di_Maria_Bergamas.jpg|thumb|right|Tomba di Maria Bergamas - '''PER TUTTE LE MADRI''']] | ||
| + | [[Immagine:Aquileia_-_Il_rito_del_Milite_Ignoto.jpg|thumb|left|Pagina della Domenica del Corriere datata '''6-13 Novembre 1921''',dove Alchille Beltrame, rappresenta il Rito di Aquileia ]] | ||
'''Il Cimitero degli Eroi''' | '''Il Cimitero degli Eroi''' | ||
| − | Sono sepolti in questo luogo 150 giovani soldati quasi tutti caduti nel primo anno di guerra 1915, | + | Sono sepolti in questo luogo 150 giovani soldati quasi tutti caduti nel primo anno di guerra 1915, e inoltre sono tumulate le salme dei dieci Militi Ignoti; l’undicesima fu scelta proprio nella Basilica di Aquileia, da una madre addolorata, '''Maria Bergamas''' di [[Gradisca d'Isonzo]] e da allora riposa al Vittoriano di [[Roma]] monumento meglio conosciuto con il nome: “Altare della Patria“. |
E’ il colonnello '''Giulio Douhet''' a promuovere l’idea di riesumare undici salme dai relativi settori del fronte per scegliere fra queste il Milite Ignoto italiano. | E’ il colonnello '''Giulio Douhet''' a promuovere l’idea di riesumare undici salme dai relativi settori del fronte per scegliere fra queste il Milite Ignoto italiano. | ||
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Le rimanenti dieci verranno tumulate proprio in questo cimitero sul retro della Basilica, dove dopo la sua morte troverà riposo anche Maria Bergamas. | Le rimanenti dieci verranno tumulate proprio in questo cimitero sul retro della Basilica, dove dopo la sua morte troverà riposo anche Maria Bergamas. | ||
| − | Da segnalare nel cimitero due imponenti sculture: La Pietà di Edmondo Furlan e il Sacrificio di Ettore Ximen. | + | Da segnalare nel cimitero due imponenti sculture: La Pietà di '''Edmondo Furlan''' e il Sacrificio di '''Ettore Ximen'''. |
Una lapide scritta da d’Annunzio venne distrutta dopo la disfatta di Caporetto nel 1917 e il cimitero venne anche profanato. La lapide fu poi riscritta a fine guerra nel 1918. Ogni croce al centro riporta una targa: “'''Dulce Et Decorum Est Pro Patria Mori'''” | Una lapide scritta da d’Annunzio venne distrutta dopo la disfatta di Caporetto nel 1917 e il cimitero venne anche profanato. La lapide fu poi riscritta a fine guerra nel 1918. Ogni croce al centro riporta una targa: “'''Dulce Et Decorum Est Pro Patria Mori'''” | ||
| + | ==Galleria Foto== | ||
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| + | File:Aquileia - Lampada Votiva.jpg|La lampada Votiva vista dal muro esterno | ||
| + | File:Aquileia - La Lampada Votiva.jpg|Lampada Votiva | ||
| + | File:Aquileia - Non resta che il Nome.jpg|Sul bronzo a forma di libro incisi i nomi dei soldati tumulati | ||
| + | File:Aquileia - Tomba Monumento -.jpg|Tomba Monumento ai dieci Militi Ignoti | ||
| + | File:Aquileia - Ai Dieci Militi Ignoti.jpg|Dedicato ai Militi Ignoti | ||
| + | File:Aquileia - Maria Bergamas-.jpg|La Tomba di Maria Bergamas | ||
| + | File:Aquileia - MCMXV - MCMXVIII.jpg|1915-1918- Ai figli Eroi | ||
| + | File:Aquileia - Tomba Monumento - - Dettaglio 1.jpg|Dettaglio del Monumento | ||
| + | File:Aquileia - Tomba Monumento - Dettaglio 2.jpg|Dettaglio del Monumento | ||
| + | File:Aquileia - Il Sacrificio.jpg|Il Sacrificio: di Ettore Ximen | ||
| + | File:Aquileia - Il Sacrificio - Particolare.jpg|Particolare della scultura | ||
| + | File:Aquileia - La Pietà.jpg|La Pietà: di Edmondo Furlan | ||
| + | File:Aquileia - Una delle 150 Croci.jpg| Una delle centocinquanta Croci | ||
| + | File:Aquileia - Tre fratelli Sardi.jpg|Tre fratelli Sardi | ||
| + | File:Aquileia - Bruno Tofano - da Napoli - Maggiore di Artiglieria.jpg|Maggiore d'Artiglieria Bruno Tofano da Napoli | ||
| + | File:Aquileia - Tomba Bruno Tofano - Dettaglio.jpg|Dettaglio Tomba Bruno Tofano | ||
| + | File:Aquileia - Una Tomba.jpg|Una Tomba, la scritta usurata dal tempo | ||
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| + | ==Giovanni Randaccio== | ||
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| + | Il Maggiore di fanteria '''Giovanni Randaccio''', dei "Lupi di Toscana", morì in battaglia a S.Giovanni al Timavo (28/5/1917), | ||
| + | '''Gabriele d'Annunzio''' che partecipò allo scontro (in quanto Randaccio era il Suo comandante) avvolse il suo corpo in una bandiera tricolore, ne raccolse gocce di sangue che in seguito vennero depositate all'interno di cristalli incastonati in una Croce, la Croce fu donata dallo stesso d'Annunzio alla Brigata Lupi di Toscana | ||
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| + | Giovanni Randaccio fu sepolto nel cimitero di Aquileia e d’Annunzio, nell’orazione funebre, narrò l’eroica morte dell’amico Medaglia Oro al V.M. | ||
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| + | File:Aquileia - Tomba di Giovanni Randaccio.jpg|Tomba di Giovanni Randaccio | ||
| + | File:Aquileia - Targa commemorativa.jpg|'''Targa commemorativa''': "Per la Bandiera che avvolta alla tua salma nell'apoteosi del Timavo, il Poeta votò alla Torre di San Giusto Trieste nel Santo Anniversario" | ||
| + | File:Aquileia - ...I Figli.jpg| I Figli: Vittorio Ottavio Ettore Gianfranco | ||
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Versione attuale delle 23:03, 4 feb 2015
Il Cimitero degli Eroi
Sono sepolti in questo luogo 150 giovani soldati quasi tutti caduti nel primo anno di guerra 1915, e inoltre sono tumulate le salme dei dieci Militi Ignoti; l’undicesima fu scelta proprio nella Basilica di Aquileia, da una madre addolorata, Maria Bergamas di Gradisca d'Isonzo e da allora riposa al Vittoriano di Roma monumento meglio conosciuto con il nome: “Altare della Patria“.
E’ il colonnello Giulio Douhet a promuovere l’idea di riesumare undici salme dai relativi settori del fronte per scegliere fra queste il Milite Ignoto italiano.
I lavori iniziarono il 3 Ottobre del 1921, il fronte del 1915-1918 viene ripercorso dagli autocarri del Regio Esercito che raccolgono 11 salme, radunate infine nell’antica Basilica di Aquileia, per procedere alla selezione. Il 28 Ottobre, Maria Bergamas, madre di Antonio sottotenente di fanteria isontino e fervente mazziniano, caduto sul Monte Cimone di Tonezza del Cimone e mai ritrovato, è fra il gruppo delle madri e vedove di guerra presenti in Basilica, sarà lei a scegliere la salma. La mamma friulana percorre la fila di bare e gridando il nome di “ANTONIO” si appoggia su una delle bare. Purtroppo dal settore del Monte Cimone, non venne riesumata nessuna salma.
Le rimanenti dieci verranno tumulate proprio in questo cimitero sul retro della Basilica, dove dopo la sua morte troverà riposo anche Maria Bergamas.
Da segnalare nel cimitero due imponenti sculture: La Pietà di Edmondo Furlan e il Sacrificio di Ettore Ximen.
Una lapide scritta da d’Annunzio venne distrutta dopo la disfatta di Caporetto nel 1917 e il cimitero venne anche profanato. La lapide fu poi riscritta a fine guerra nel 1918. Ogni croce al centro riporta una targa: “Dulce Et Decorum Est Pro Patria Mori”
Galleria Foto
Giovanni Randaccio
Il Maggiore di fanteria Giovanni Randaccio, dei "Lupi di Toscana", morì in battaglia a S.Giovanni al Timavo (28/5/1917), Gabriele d'Annunzio che partecipò allo scontro (in quanto Randaccio era il Suo comandante) avvolse il suo corpo in una bandiera tricolore, ne raccolse gocce di sangue che in seguito vennero depositate all'interno di cristalli incastonati in una Croce, la Croce fu donata dallo stesso d'Annunzio alla Brigata Lupi di Toscana
Giovanni Randaccio fu sepolto nel cimitero di Aquileia e d’Annunzio, nell’orazione funebre, narrò l’eroica morte dell’amico Medaglia Oro al V.M.
La stessa bandiera invece diventò poi un simbolo durante la spedizione di Fiume (1919).ed è ora conservata al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera






